Fred Weasley: Sembra Quasi Una Patata

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«Guarda com'è giovane, sembra quasi una patata con gli occhi!»

«E' del tuo primogenito che stai parlando, idiota»

«In effetti ti assomiglia».

T/n sbuffò sonoramente, stanca delle sue solite battute e desiderosa di silenzio e tranquillità. In effetti era da tempo ormai che non aveva avuto la possibilità di stare tranquilla.

La gravidanza, la guerra a cui non aveva potuto partecipare, l'ansia di sapere che Fred non era lì con lei. Poi le doglie, e la nascita di Arthur Jr con la sola compagnia delle infermiere e di Andromeda Tonks, che dovendosi prendere cura di suo nipote si era resa disponibile per aiutare t/n in un momento molto complicato che lei aveva già passato. T/n si ricordava il dolore indescrivibile, la sensazione di lacerazione che dal basso ventre raggiungeva l'anima, sentiva ancora nelle orecchie i suoi gridi disperati, nei quali malediva Fred perché non era lì con lei. Ma più di tutto si ricordava la gioia nel sentire il primo vagito del figlio.

Quando Fred era arrivato, sporco di sangue, di polvere e con gli occhi spiritati dai diversi giorni che passava insonne, i medimaghi non volevano neanche farlo entrare al San Mungo. Solo dopo aver spiegato per diversi minuti che lì c'era tutto ciò che gli stava a cuore, e che se non lo avessero fatto entrare avrebbe comunque trovato un modo per raggiungere il secondo piano, anche a costo di affatturare chiunque avesse ostacolato la sua squadra, gli fu dato il permesso di passare.

T/n stava dormendo sfinita, anche se si era ripromessa che non avrebbe chiuso gli occhi finchè non fosse stata tra le braccia rassicuranti del ragazzo di cui era innamorata. Però la stanchezza aveva avuto la meglio.

Fred entrò piano nella camera del reparto, lasciando sul pavimento grandi impronte di polvere, che non erano altro che la prova che lui era davvero lì, finalmente. Esisteva, e forse solo in quel momento se ne rendeva conto. Esisteva quando teneva tra le braccia la persona che amava, esisteva quando poteva baciarla, e si accorse di esistere solo quando finalmente poté prendere in braccio il frutto del loro amore.

Andromeda gli diede in braccio il bambino esitante, come se fosse un prezioso vaso di porcellana.

No, molto più prezioso.

«Tienigli la testa» sussurrò lei piano piano, per non svegliare t/n, «stai attento Fred».

«E' così piccolo...» mormorò il neo papà, concentrandosi per tenerlo nella posizione corretta. Arthur aprì gli occhietti curioso, e Fred si rese conto che aveva la stessa tonalità degli occhi di t/n, anche se aveva dei riconoscibili ciuffi di capelli rossi. Gli diede un bacio affettuoso sulla testa, per poi lasciare che Andromeda lo riprendesse e spostarsi sul letto vicino a t/n. Era pallida, più del normale, e respirava lentamente. Anche se addormentata, il suo non era un sonno ristoratore. Sotto le palpebre gli occhi si muovevano velocemente, e le labbra pronunciavano parole troppo lievi per essere sentite. La pelle brillava ancora di sudore.

Per Fred non era mai stata così bella. Neanche durante il loro primo appuntamento, neanche quando aveva indossato quel delizioso vestito al matrimonio di Bill.

«Fred...» si sentì chiamare, e il ragazzo abbassò il viso verso t/n, che lo guardava con gli occhi stanchi di chi non riusciva a dormire come avrebbe voluto.

«Ciao, puffola pigmea» la salutò lui con un vecchio nomignolo che le aveva dato. T/n arricciò il naso indignata, per poi arrendersi al fatto che era troppo stanca per replicare, e lasciarsi avvolgere dalle sue braccia. Guardò Fred negli occhi, in cerca di una risposta che aspettava da tante ore. «E' tutto finto» mormorò lui, «abbiamo vinto».

Sì, dopotutto, l'amore aveva vinto.

SPAZIO MEEE

No, non sono morta.
Si, sono sparita per un sacco di tempo.
No, non ho smesso di scrivere, più o meno.
Sì, ho perso un po' la mano nel fare gli immagina.

I'm so so so so so sorry!

Non mi dilungo più di tanto, volevo solo dirvi che gli immagina se arriveranno saranno molto più saltuari e randomici. Insomma, arrivano quando mi viene l'idea!

Accetto ancora richieste, se avete tempo di aspettare :)

Mettete una stellina se vi è piaciuto. So che è corto ma come detto devo riprendere un po' la mano. Vi prometto che andrà sempre meglio ahah

Un bacioooo

Immagina, puoi. /Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora