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Allison mise le ultime cose in valigia e si guardò intorno respirando a fondo. New Orleans non le sarebbe mancata particolarmente, anche se doveva ammettere che oramai era un po' come casa, ma tutto il resto le mancava già e non era neppure partita ancora. L'appuntamento era alle dieci nell'atrio: avrebbe messo le sue cose sull'Impala e si sarebbe seduta sul sedile posteriore insieme a Castiel e Jack per andare fino a Lebanon, Kansas, il posto più sicuro in cui Castiel le avrebbe potuto insegnare a usare le sue abilità. A lei e anche a Jack.

Da quello che aveva potuto notare, il ragazzo se la cavava già abbastanza bene a dire il vero, meglio di lei per certi versi, e questo un po' la metteva a disagio. Era contenta che lui sapesse gestirsi, che sapesse controllarsi, ma la infastidiva non essere in grado di fare lo stesso. Forse nemmeno Cass sarebbe riuscito ad aiutarla, ma doveva provarci, anche se farlo lontano da Elijah le faceva male.

"Hey" le sussurrò proprio lui entrando nella stanza. E lei si sforzò di sorridergli. "Hai preso tutto?"

Allison annuì. "Credo di sì" respirò a fondo chiudendo la valigia e si girò per essere completamente di fronte ad Elijah. "Ti prego, dimmi che andrà tutto bene."

L'Originale le si avvicinò, le accarezzò le braccia, poi le prese il viso tra le mani. "Andrà tutto benissimo. Lo credo davvero, Allison. Vorrei che mi lasciassi venire con te però."

"Non è una buona idea El. Questa cosa è qualcosa che devo fare da sola."

"Lo so" lui annuì. "Però vorrei comunque venire con te."

"Tornerò presto. Nel frattempo ci sentiremo tutti i giorni e mi aggiornerai qualunque cosa accada. Voglio sapere tutto, così da poter tornare se servisse."

"Promesso."

La donna sospirò, giocherellò con la sua cravatta e poi si sollevò sulla punta dei piedi per baciarlo, sorridendo contro le sue labbra quando lui la strinse forte avvolgendola con entrambe le braccia. "Ti amo. Sempre e per sempre."

"Ti amo anche io. Sempre e per sempre e anche dopo di allora."

Lei sorrise, poi il suo viso si fece triste. "Sarà meglio che vada a salutare Hope adesso."

"Vengo con te" Elijah le prese la mano, con l'altra libera afferrò la valigia e insieme uscirono dalla stanza. Hope li aspettava nella sua camera, Hayley e Klaus erano con lei. Piangeva e ad Allison venne da piangere a sua volta.

"Hey petite peintre" le disse cercando di non farlo. "Perchè piangi?"

La bambina corse da lei per stringerla in un abbraccio che Allison accolse piegandosi sulle ginocchia per essere alla sua altezza. "Zia Allison non voglio che tu te ne vada."

"Sarà solo per un po' e poi tornerò."

"E che succede se non torni invece? Ho paura che non ti rivedrò mai più e mi dispiace, so che non devo avere paura."

"Hey no" Allison la guardò. "Guardami tesoro. Cosa diciamo sempre sulla paura?"

"Che non c'è niente di sbagliato ad avere paura, perchè avere paura significa che stai per fare qualcosa di davvero molto coraggioso" Hope singhiozzò.

"Esatto!" la donna sorrise. "Anche io ho paura. Ma tutto andrà bene, te lo prometto."

"Come fai a saperlo?"

"Lo zio Elijah lo ha promesso a me, e lui mantiene sempre le sue promesse."

Hope guardò suo zio che annuì impercettibilmente sorridendole. Infine guardò di nuovo Allison e le accarezzò la guancia. "Ti voglio tanto bene. Mi telefonerai ogni giorno vero?"

The Family Business - Family Above AllDove le storie prendono vita. Scoprilo ora