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"Dottor Marquez lei è molto gentile." Allison sorrise cordiale all'anziano signore, la pelle rugosa e i capelli grigi ma gli occhi ancora pieni di entusiasmo. Le ricordò suo padre, per un istante fu come rivederlo lì, così a suo agio a quegli eventi, capace di catalizzare l'attenzione. Le aveva fatto un complimento e anche il suo tono di voce le era sembrato paterno, era stato tenero.

"Non lo sono mi creda" scherzò lui guardandola. "Dico solo la verità; lei è una donna di straordinaria bellezza e intelligenza. Scommetto che nessun altro in questa stanza conosce il grande Juan Ramón Jiménez. Ma mi dica, qual è la poesia che preferisce?"

"Col nuovo mattino, il mondo mi bacia sulla tua bocca, donna." recitò Allison e il dottore si illuminò.

"Ah!" esclamò. "La mia preferita. Vogliate scusarmi adesso" disse subito dopo afferrando la mano di Allison e sfiorandola con le labbra. "Ma ho bisogno di bere qualcosa. A più tardi."

Li saluto e si allontanò con passo deciso, Will scosse il capo divertito.

"Incredibile" borbottò bevendo un sorso di vino. "Cos'era quella cosa che hai recitato?"

"Quella cosa" gli disse la donna. "Era una poesia, si intitola Fusione."

"E tu la conosci perché?"

"Perché ho preso la scuola molto seriamente da ragazza" Allison bevve dal suo bicchiere. "A ogni modo, Will, dovresti provare a socializzare di più."

"Non ci penso nemmeno. Sono venuto perché dovevano darmi un premio e me lo hanno dato. Sono rimasto solo perché il capo della polizia mi ha praticamente fulminato con lo sguardo quando ho detto che sarei andato via."

"Lo credo bene., sei l'ospite d'onore e vuoi lasciare la serata prima di tutti. Mi dispiace dirtelo, ma credo che sarai l'ultimo ad andartene e credo che stringerai parecchie mani prima di farlo. E visto che io tra poco dovrò andare via, perché non ti troviamo qualcuno che ti faccia compagnia" Allison si guardò intorno.

"Che ne dici di lui?" Will indicò con un gesto discreto della mano un tizio seduto ad una sedia vicino al palco. "È il detective Carl Morton. Quando aveva solo ventisei anni ed era ancora una recluta, catturò uno dei più pericolosi serial killer che New Orleans abbia mai conosciuto."

"Interessante, ma che ne dici di lei?" la cacciatrice indicò col capo una bella donna dai capelli lunghi e biondi. Aveva grandi occhi verdi che di tanto in tanto si posavano su Kinney. Era interessata ma chissà perché non si era avvicinata.

"Non so nemmeno chi sia." sussurrò Will dopo averle dato un rapido sguardo.

"È proprio questo il bello Will, il brivido della scoperta. E poi è molto carina e ti guarda ogni dieci minuti circa."

"Non sono interessato a una relazione."

"Relazione?" Allison sgranò gli occhi. "E chi ha parlato di una relazione? Potrebbe di certo diventarlo ma io al momento ti sto solo suggerendo di fare amicizia."

Lui sembrò rifletterci un attimo, bevve l'ultimo sorso di vino e le si avvicinò. "Salve" le disse. "Sono Will Kinney."

"Vanessa Ross."

"Ross come il capitano Ross?"

Vanessa sorrise. "Sì, è mio padre. Sta poco bene e ha mandato me in rappresentanza, per così dire."

"Capisco" Will guardò Allison che gli fece una specie di smorfia. Poi guardò di nuovo la sua nuova amica. "Allora, Vanessa... posso offrirti qualcosa da bere? Magari un bicchiere di acqua, visto che forse hai bevuto abbastanza per questa sera."

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