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Hayley e Matt erano rientrati da circa dieci minuti quando Allison scese di corsa giù per le scale, il muso lungo e gli occhi stanchi. Indossava un abbigliamento casual, i capelli sciolti che le arrivavano alle spalle e un'aria per nulla felice sul viso. L'orologio segnava quasi le due e i rimasugli della festa erano ancora sparsi lungo tutto il grande atrio. Lei e Matt erano seduti ad un tavolo pieno di ciò che era rimasto del dessert.

"Hey" la salutò Hayley quando la vide. "Come sono andati i due party a cui hai partecipato stasera?"

"Che faccia, sorellina" aggiunse Matt scambiando una rapida occhiata con l'ibrida. "Va tutto bene?"

Allison fece un grosso respiro. "Sono le due del mattino e sto per uscire a fare una passeggiata. Tu che ne dici?"

"Oh-oh" mormorò suo fratello. "Problemi in paradiso credo."

"Questo posto non ha assolutamente nulla di paradisiaco, credimi." La donna si diresse verso l'uscita, Hayley decise che l'avrebbe seguita. Diede un rapido bacio a Matt e le corse dietro, raggiungendola fuori di casa.

"Ally, aspetta. Vengo con te."

"Non ho voglia di parlarne, Hayley. Quindi, se è per questo che vuoi accompagnarmi, ti consiglio di risparmiarti la passeggiata notturna."

"Non vuoi parlare, ricevuto" la sua amica mise le mani nelle tasche della giacca. "Hai voglia di ascoltare almeno?"

"Che cosa? I dettagli del tuo appuntamento con mio fratello?" le due svoltarono a sinistra, dirette – Hayley suppose – al punto più in alto della città. "Purché tu non scenda troppo nei dettagli, se capisci cosa intendo."

L'Ibrida rise. "Non ci sono ancora quel tipo di dettagli, era solo il primo appuntamento. Allison" sospirò. "Matt è davvero fantastico; è brillante, divertente, è gentile e amorevole. Non mi sentivo così bene da tanto tempo."

Allison non poté fare a meno di sorridere, nonostante la serata terribile che aveva passato; prima Will, poi Elijah e la sua sfuriata. Non era così che aveva immaginato il futuro in quei cinque anni in cui aveva lottato per riportarlo indietro.

"Sono contenta che almeno una di noi abbia avuto una bella serata" le disse sincera. "E sì, mio fratello è un brav'uomo, nonostante tutto."

Hayley respirò a fondo. "Ti vuole molto bene. Quello che ha fatto ai... ai vostri genitori gli pesa al centro del petto. Crede che tu non l'abbia ancora perdonato. Ne è così convinto..."

"È perché è anche molto intelligente." Allison si fermò e respirò a fondo perdendosi nella vista della città illuminata che si apriva sotto i loro occhi. "So che non era in sé quando ha fatto quello che ha fatto e so che questo in qualche modo lo giustifica, forse, ma ha ragione a dire che non l'ho perdonato. Non del tutto almeno" la cacciatrice si mise a sedere per terra, le gambe incrociate. Hayley la imitò. "Credo che una parte di me non lo perdonerà mai e credo che in fondo sia comprensibile; ha ucciso i nostri genitori e per anni tutto quello che ha provato a fare è stato uccidere me. Ha ucciso la fidanzata di Victor e la loro figlia non ha mai conosciuto questo mondo per colpa sua. So che sta cercando di redimersi e sta andando benissimo, ma non posso dimenticare il passato. Non se è così ingombrante."

Hayley annuì. "Sì, penso di capire." Disse soltanto. E per i dieci minuti successivi calò il silenzio. Fino a quando Allison non si schiarì la voce.

"Will ha provato a baciarmi" raccontò. "L'ho fermato prima che ci riuscisse, quindi non è successo, ma... ci ha provato e non è stato perché era ubriaco o trasportato dal momento, lo ha fatto perché voleva farlo."

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