3.

494 17 3
                                    

3.

Il contatto di Oliver era lì ad attenderli quando scesero dal jet privato della Strige; con espressione seria li osservò mentre avanzavano e si fermavano a pochi metri da lui. Allison dovette ammettere, ma lo fece tra sé e sé, che si aspettava un uomo totalmente diverso da quello che le si presentò davanti. Credeva che il Pakhan della Bratva fosse un tipo alto e capace di incutere timore con un solo sguardo, invece quel tizio era di statura normale e aveva un viso persino simpatico sotto quella barba lunga ma curata.

"Oliver Queen!" esclamò di improvviso. "Il mio ex americano preferito." Volse poi lo sguardo a Diggle e sorrise. "E John Diggle, il mio attuale americano preferito. E tu sei?" chiese infine guardando lei.

Allison lo osservò per qualche secondo, alzò gli occhiali da sole sulla testa e gli sorrise appena. "Io sono quella con i soldi."

Oliver e Diggle le riservarono un'occhiata perplessa mentre Anatoly, si chiamava così, le si avvicinava. Le mani ancora chiuse nelle tasche del capotto, la cravatta scura sul completo inamidato. Lei si ritrovò a pensare ad Elijah e ai suoi completi scuri, alle sue cravatte abbinate, ai fazzoletti nel taschino e al modo in cui li srotolava per ripulirsi le mani ogni volta che era necessario.

"Questo, mia cara ragazza" le disse Anatoly distogliendola dai suoi pensieri. "Trasforma John nel mio ex americano preferito e te in quello attuale." Rise ed Allison si sforzò di fare altrettanto.

"Possiamo fare in fretta? Non ho molto tempo" gli disse guardando rapidamente il suo orologio.

"Dritta al punto, mi piace" l'uomo fece loro cenno di seguirlo e li condusse fino ad un piccolo ufficio. Dentro c'era una guardia che si dileguò non appena li vide. "Oliver dice che hai bisogno di incontrare uno dei miei uomini."

Lei annuì poggiando il suo cellulare sul tavolo di metallo. "Carl Kostav" gli spiegò facendo un grosso respiro. "Ho bisogno di una fialetta del suo sangue e di un po' di veleno di lupo."

Anatoly la guardò confuso, poi volse lo sguardo ad Oliver. Parlò in russo ed Allison scosse il capo.

"Non sono pazza" disse al Pakhan. "E parlo russo. Vuoi forse venirmi a raccontare che non hai mai notato qualcosa di diverso in Kostav?"

"Qualcosa cosa?"

"È il più forte tra i tuoi uomini, si ferisce raramente e quando succede guarisce in fretta. Sparisce durante le notti di luna piena e il giorno dopo la sua sparizione, spunta fuori qualche cadavere."

L'uomo la guardò. "È un uomo un po' strano, è vero. Ma è un uomo, e nient'altro."

Allison allargò le braccia. "Come preferisci. Quando posso incontrarlo?"

Anatoly sembrò rifletterci. "Fra due giorni circa."

"Fra due giorni?" fece eco lei. "Ti pago tre milioni di dollari e devo aspettare due giorni?"

"Anatoly" intervenne Oliver. "È una questione della massima urgenza."

"Mi dispiace" l'altro si mise a sedere su una sedia. "Non posso andare più veloce di così."

La cacciatrice si passò una mano tra i capelli e andò avanti e indietro per il piccolo spazio. Perché doveva essere tutto così dannatamente complicato? Perché per una sola volta nella sua vita non poteva capitarle qualcosa di semplice? Ripensò al messaggio di Hayley di qualche ora prima; era una foto di lei, Hope e Matt. Fai attenzione, recitava la didascalia. Poi un'altra di Hope soltanto; torna presto zia Allison. Ti voglio bene.

"Ho bisogno di incontrare Kostav oggi stesso" disse senza guardare nessuno dei presenti. "Quanto vuoi per far sì che ciò avvenga?"

Anatoly ridacchiò. "Altri tre."

The Family Business - Family Above AllDove le storie prendono vita. Scoprilo ora