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Allison fu svegliata da uno squillo di tromba e le servì un attimo per ricordarsi dove fosse. New Orleans... la città delle parate senza fine, il posto dove tutto era un pretesto per festeggiare in pompa magna, persino un funerale. Sperava che sarebbero tornati presto a Los Angeles, in fondo che motivo avevano di rimanere lì ora che tutta quella follia di Inadu era stata risolta?

Lo era davvero però? Allison aveva una strana sensazione, nonostante le parole di Vincent. E doveva ad Hope un regalo, se lo era meritato per essere stata tanto coraggiosa nonostante avesse paura. Sì, era decisamente il caso di andarsene presto da lì... New Orleans era piena di troppi brutti ricordi e c'era il male nelle sue radici.

Voltandosi dall'altro lato di letto aprì gli occhi e si ritrovò davanti Hayley, stava sdraiata supina a fissare il soffitto.

"Buongiorno amore" le disse allungando la mano e afferrando la sua. "Sei parecchio cambiato in una notte. Com'è potuto accadere?"

Hayley rise scacciando la mano della sua amica e si mise a sedere sul letto. Allison la imitò. "Ce ne hai messo di tempo a svegliarti."

"Non ho dormito molto stanotte, sono rientrata parecchio tardi" la donna sospirò. "Marcel ha voluto mettere in chiaro alcune cose e visto che al momento sono l'essere più potente nei paraggi, ha pensato bene di parlarne con me. È stata una conversazione strana, ma ho fatto delle promesse che intendo mantenere."

"Del tipo?"

"Del tipo che non gli daremo fastidio fino a quando rimarremo qui e, detto tra te e me, spero che ce ne andremo il prima possibile. New Orleans è il passato e se mi guardo indietro vedo più cose brutte che belle. Non voglio vivere così, non più."

Hayley annuì. "Sono d'accordo con te e oltretutto Los Angeles è il posto che Hope chiama casa; ha delle amicizie, la sua routine. Il punto è che non credo che Klaus ed Elijah la pensino così."

Allison corrugò la fronte. "Che vuoi dire?"

"Vogliono dare una festa."

"Per festeggiare cosa esattamente?"

"Il nostro ritorno a casa. E nel caso non avessi capito, casa è qui a New Orleans per loro."

La cacciatrice, ora Nephilim, serrò le mascelle mettendosi in piedi. "Col cavolo!" esclamò uscendo dalla stanza. Hayley la seguì.

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"Noi non daremo una festa!"

Klaus scambiò un'occhiata con Elijah mentre la voce di Allison riecheggiava nell'atrio, calma ma decisa. Niente che loro due non avessero previsto. Sapevano che una volta a conoscenza dei loro programmi si sarebbe ribellata.

"Sì invece" disse voltandosi a guardarla. "I preparativi sono già in corso come puoi vedere."

Lei ridacchiò. "Beh dai una mancia extra a chi ha lavorato fino ad ora e disdici tutto, non ci sarà nessuna festa perché non c'è niente da festeggiare e Hope ha bisogno di tornare alla sua quotidianità. E la sua vita non è qui."

"Hope ha sette anni. La sua vita è dove siamo io e sua madre."

"Sbagliato!" urlò quasi Allison guardandolo. "Non è Hope che deve adattarsi alle tue follie, sei tu che devi adattarti a lei. Per cinque anni non ha fatto altro che chiedere di suo padre, dei suoi zii, del perché non potessimo stare tutti insieme. E ogni risposta faceva rima con New Orleans. Questo posto è maledetto."

"Questo posto è casa nostra."

"No Klaus, tua figlia è la tua casa. Non questa dannata villa" si voltò a guardare Elijah che rimaneva in silenzio. "E tu non dici nulla? Sei d'accordo con questa follia?"

The Family Business - Family Above AllDove le storie prendono vita. Scoprilo ora