39.

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*refusal*

È un no..

Come devo reagire?
Io me torno in Italia, cosa ci sto a fare qua?!

Non sono all'altezza, è inutile ritentare, sarebbe solo un'altra delusione in più.

Esco dalla stanza insieme alle altre e inizio a correre verso casa, non voglio stare un minuto di più qua.

Non ci faccio niente qua in Corea, se non posso ballare tanto vale ritornarmene a casa mia.

È vero, neanche in Italia ballavo, ma almeno là avevo la certezza di trovarmi un lavoro.
Qua so a malapena la lingua, non mi prenderebbe nessuno.
Non ho un futuro in Corea.

Entro in casa e vado verso la camera dove prendo al volo le valige e inizio a riempirle con le mie cose.

Sto per finire quando sento dei passi correre verso la camera.

"Cosa diavolo stai facendo?!" È Jungkook.

"Le valige, torno in Italia" rispondo in lacrime.

Lui inizia a disfare tutto quello che avevo preparato e a rimettere le cose al suo posto.
"Smettila, te non vai da nessuna parte." Si sta per mettere a piangere anche lui.

"Non sono in grado, l'hai visto anche te, non voglio passare la vita a fare provini nella quale non entrerò mai" sto urlando.

Mi blocca per le spalle, mi guarda dritto negli occhi e subito dopo mi abbraccia levandomi il respiro.

"Non andartene, non ce la farei senza di te. Riprovaci una sola volta, fallo per me e per noi. Rinunceresti così facilmente a noi due?!
Un ultima volta, ti chiedo solo questo, poi sarai libera di fare ciò che credi sia più giusto per te e io non ti tratterrò se è quello che vorrai" è in lacrime completamente.

"Un ultima volta, ma solo una..." dico io sconfortata.

"Proveremo di più, ti starò più dietro, farò di tutto.
Devi volerlo con tutta te stessa però.
Devi pensare che lo stai facendo per noi due e per il nostro futuro."

Non so come ci riesce, ma ogni volta è in grado farmi cambiare idea senza rendermene conto.
Ha sempre avuto un effetto strano su di me, è in grado di rendermi la speranza costantemente, mi influenza molto.

"Ti giuro, non voglio che pensi che quando hanno deciso di non prenderti io non abbia insistito.
A me sei piaciuta tanto e sono anche stato molto addosso a quegli uomini perché ti prendessero, ma non avevi convinto il capo , ha detto che ti mancava qualcosa e che ti sarebbe bastato solo un po' più di sicurezza per farti prendere."

"Lo so, sono insicura, ma sono arrivata la dentro ed erano tutte bellissime e fatte meglio di me, mi sono abbattuta già prima di iniziare.
So come vanno le cose nel mondo del ballo ed io non ho il fisico più adatto per farlo, non sono uno stecco alto due metri senza una forma, quindi ero già partita col fatto che non avrei di certo dato nell'occhio per la mia bellezza."

"Non è vero scema, io ho visto solo te ed eri mille volte più bella di tutte quelle che erano lì dentro.
Per me hai spiccato proprio perché eri diversa dalle altre."

*rientrano gli altri ragazzi in casa*

"Elettra, ci dispiace. Sarà per la prossima volta" viene a confortarmi Namjoon dandomi una pacca sulla spalla.

"Se ci sarà una prossima volta" rispondo triste.

Tutti guardano disorientati Jungkook che rispondo secco "Ci sarà una prossima volta, smettila subito"

"A noi sei piaciuta, ma purtroppo contiamo poco o nulla in queste decisioni.
Dipende tutto se sei piaci al coreografo o no. Secondo me è perché ha visto che insistevamo tanto e ha pensato male."dice Yoongi.

"Prossima volta tutti noi ti diamo una mano per prepararti.
Meriti tanto, per questo abbiamo insistito forse anche troppo.
Deve solo aprire gli occhi quel coreografo che secondo me è cieco. É nuovo e già non mi piace" finisce Jimin.

~~~

Aspetto che escano tutti per poter crollare seduta sul letto, buttando la faccia sulle ginocchia e iniziando a piangere.

Ne ho bisogno, è un piango liberatorio, non solo per l'audizioni, ma per tutto quello che é successo in queste due settimane che sono qua.

Una volta ogni tanto fa bene sfogarsi e far uscire tutto ciò che hai accumulato, che sia bello o brutto... sono pur sempre emozioni e vanno fatte uscire in qualche modo.

Vedo un ombra offuscata dalle lacrime accovacciarsi davanti a me e prendermi il viso tra le mani... è Tae. Dov'è Jungkook?

Non mi dice niente, mi guarda un attimo e mi abbraccia.

Sono un po' frastornata da questo abbraccio, non me l'aspettavo, è un abbraccio diverso da quelli che mi da Jungkook, é sempre confortante, però é più fraterno, si percepisce la differenza.

Sentendomi al sicuro, siccome non é un abbraccio dato con secondi fini, mi lascio andare appoggiando il viso sulla sua spalla e stringendo tra le dita la sua felpa, inizio a piangere ancora più forte.

Mi serviva una cosa così, perché Tae non é come Jungkook che mi confonde appena sento che mi sfiora.

Mi sento tranquilla accanto a Tae, per lui sono come una sorellina per questo ha capito immediatamente che non avevo bisogno di parole, ma solo di avere una spalla su cui piangere, letteralmente.

Mi sto sfogando aggrappata alla spalla di Taehyung fino a che non entra Jungkook..

Rimane sulla porta immobile.
"Esci immediatamente Tae" dice lui con un tono che mi ha fatto rabbrividire dalla paura.

*spazio supergalattico autrice*
Adoroooo i colpi di scena! Mi é venuto in mente ora e l'ho scritto lol

*you never dance alone*||JJKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora