Mi svegliai nel momento in cui sentii la sveglia trillare con prepotenza, alzai con malavoglia un braccio e con la mano tastai il comodino alla ricerca di quell'odioso ammasso di ferraglia che nn la smetteva di torturarmi le orecchie.
guardai il display che segnava le 7 : 30 sgranai gli occhi e saltai giù dal letto, non volevo arrivare tardi anche al mio primo giorno di scuola, quindi mi precipitai in bagno e incomincia a vestirmi, raccolsi i capelli in una coda e tracciai una leggera striscia nera sotto gli occhi, applicando poi un velo di maschara.
scesi le scale due a due.
la cucina emanava un profumo di uova e pancetta affumicata... mi fiondai sul tavolo addentando la mia colazione.
Poi infilai le converse rosa e corsi alla fermata del bus.
-Fai attenzione tesoro! - mi gridò la mamma.
arrivai alla fermata alle 7 : 45 e in lontananza si intravedeva gia la figura del bus. infilai le cuffie nelle orecchie e feci partire un po di musica.
me ne stavo ferma lì immobile, quando una figura mi spintonò facendomi perdere l'equilibrio.
- Tappo, vedi di toglierti di mezzo intralci la fila - Un ragazzo molto più alto di me mi guardava schifato mentre mi superava entrando nel bus appena arrivato.
infilai le mani nella tasca dei pantaloni e salii anch'io.
l'autobuss non era pieno e mi sedetti in fondo.
- Senti nana togliti questo è il mio posto -
alzai lo sguardo il ragazzo di poco fa mi stava facendo cenno di spostarmi, mi tolsi una cuffia dall'orecchio - Mi pare che i posti non manchino, io da qui non mi muovo - gli risposi guardandolo storto.
- Spostati - ribadì lui spintonandomi.
mi alzai rifilandoli una gomitata sul fianco assicurandomi di avergli preso le costole, lui si contorse e mi guardò in cagnesco - Stronza - disse mentre mi afferrava un braccio e mi attirava verso di lui.
- lasciami - sibilai.
Lui mi spintonò verso il posto in cui ero seduta un attimo prima e si abbasso al mio livello : non avevo notato quanto fosse bello. .. i suoi capelli corvini gli ricadevano a ciocche sul viso abbronzato, i suo occhi azzurri mi scrutavano con odio, mai visto un colore così bello... peccato che tanta bellezza fosse sciupata da quel carattere di merda che si ritrovava.
-Senti tappo non metterti contro di me, se tieni al tuo bel faccino-
Dio solo sapeva quanto quel tizio mi faceva perdere le staffe. Ma chi cavolo si credeva di essere? Manco fosse stato Deamon Salvatore (ecco in tal caso poteva comportarsi come cacchio voleva... ma sfortuna per lui non lo era).
Mi alzai di scatto cercando il sostegno sulle punte cercando di sembrare un po più alta quando...
L'autobus si fermò bruscamente, persi l'equilibrio finendo a dosso al tipo.
Mi accorsi solo troppo tardi che le mie labbra erano finiti sulle sue...
Oh merda pensai.
-Hey Denny ti lasciamo solo e tu già limoni con una che manco conosci? - Il tipo che si chiamava Denny si staccò da me e si incamminò verso il gruppetto di ragazzi che stavano seduti nei posti centrali.
-Che cazzo vuoi Alex sei geloso? - rispose Denny dando un pugno sulla spalla dell'amico.
Denny mi guardò e mi strizzò l'occhio.
Cos' ero il giocattolo nuovo? mi incazzai come non mai, incamminandomi verso Denny rifilandoli un ceffone sonoro sulla guancia.
l'autobus si fermò e scesi come una furia maledicendo lui e il suo bel faccino da coglione.
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pazzamente follemente innamorata del mio peggior nemico
RomanceLilith studentessa diciottenne Americana, si ritrova a traslocare lasciando la sua migliore amica Enny... per raggiungere la Toscana, ma chi incontrerà nella nuova scuola la nostra piccola amica?