Non avevo chiuso occhio, le parole di Gab mi martellavano il cervello, Den era a pezzi e aveva smesso di sorridere, i suoi occhi si erano fatti vitrei, celati da quel dolere che era tornato ad attanagliarlo... si era addormentato dopo un bel po.
Mi alzai che non era ancora l'alba e lasciai Dan addormentaro sul dovano, lo coprii...Avevo ub cinto con Gab e stavolta gli avrei rifatto il setto nasale.
Mi vestii di fretta misi le converse e uscii guardai l'ora che segnava le 8:30 mi avviai verso il centro il bar doveva essere aperto e stavo pregando non so quali santi per farmelo trovare davanti, nessuno mi avrebbe fermata... scesi le gradinate e mi ritrovai di fronte al bar... ottimo, pensai mentre le mani gia mi prudevano, lui era fuori che come al solito puliva il vialetto, sentii l'adrenalina e la rabbia montare tanto che sentii le mie guance prendere fuoco.
I miei occhi si bloccarono omicidi sui suoi.
Lui mi sorrise con quella sua aria da sbruffone.
- Buongiorno sfigatella- disse lui a un soffio da me, lo afferrai per il colletto e con uno spintone lo feci cadere in mezzo alle sedie.
-Buongiorno un cazzo!- gli schiacciai con forza la mano.
- Alla tua età ti comporti ancora come un bambino, povero te quasi mi fai pena!- gli urlai, lui fece una smorfia di dolere e si tirò su
-Se non vuoi passare un brutto quarto d'ora non riprovare a toccarmi sgualdrinella- disse lui stringendomi il polso, in tutta risposta gli diedi un pugno in pieno viso e solo quando vidi il sangue gocciolare dal naso mi sentii pienamente soddosfatta.
-lasciami!- gli diedi un calcio e lo presi dritto dritto al linguine.
- e questo non è nulla in confronto al dolore che hai causato a tuo fratello, lui non ha colpe quella sera tu dovevi rincasare prima invece di ubriacarti, Dan doveva lasciarti in quel pub ma non l'ha fatto dovresti ringraziarlo anzichè aggredirlo sempre, mi fai schifo!- mi voltai e me ne andai.
(Gab)
Nussuno prima d'ora aveva osato sfiorarmi, quella ragazzina iniziava a darmi sui nervi se non voleva capirlo con le buone che non doveva stare con mio fratello...allora sarei passato alle cattive, tornai dentro grondante di sangue e mi tamponai il tutto mentre chiedevo un favore ad un amico che accettò molto volentieri, ghignai soddisfatto, tra meno di un ora Lily non avrebbe più rappresentato nulla.
Non doveva mettersi contro di me, non sapeva di cosa fossi capace... risi mentre pulivo il bancone aspettando i clienti.
(Lily)
Stavo tornando a casa, ora che l'avevo menato stavo meglio, mi fermai in un bar e feci colazione comprando anche una pasta al cioccolato per Den, misi le cuffie che collegai al telefono e iniziai a sentire un po di musica mentere mi avviavo verso casa, era proprio una bella giornata peccato però che Dan non la pensasse così, e come darli torto dopo quello che gli era stato rinfacciato? Ero immesa nei pensieri mentre camminavo per la città caotica e bellissima di Firenze.
Oggi era giorno di mercato e un via vai di gente arrivava da ogni dove, sorrisi, mi ricordava una New York in mignatura, una New York che non avrei più visto che non mi mancava più di tanto, qui avevo la mia ragione di vita.
(Den)
Mi svegliai e mi guardai intorno...Lily non c'era e io ero a casa sua da solo, misi le scarpe e uscii...
(Lily)
Ero quasi arrivata attraversai l'isolato quando vidi una macchina arrivare dritta verso di me ad alta veloceità, sentii solo le ruote stridere sull'asfalto e il dolore assordante poco dopo: qualcosa di caldo mi usciva dalla tempia bagnandomi i capelli, tutto il corpo grodava di dolore e pure parlare mi risultava difficile, avevo freddo e piano piano chiusi gli occhi rannicchiata chi sa dove.... Lily Lily oddio chiamate un ambulanza, che qualcuno mi aiuti, no Lily resisti ti prego non mi lasciare da solo... sentivo una voce ottavata che non riuscivo a cogliere perchè la bolla che mi avvolgeva non faceva entrare nulla al suo interno, non riuscivo a stare lucida e non riuscii neanche a mettere a fuoco la figura che mi parlava.
-A..........Aiutami- riuscii a dire prima di cadere nel buio.
(Den)
Urlavo aiuto ma sembrava che tutto andasse a rallentare, Lily stava tra le mie braccia bianca come un cadavere...no Dan che cazzo dici lei non è morta, chiamai il 118 e attesi, non sapevo cosa fare se non tamponare il più possibile la ferita.
Sentii l'ambulanza e mi sbracciai buttamdomi in mezzo alla strada, due medici scesero e misero il corpo di Lily sulla barella mi chiesero di entrare e iniziarono a fare manovre di primo soccorso, avevo una paura fottuta e non tolsi gli occhi da dosso a lei.
(Lily)
Sentivo il rumore assordante di una macchina che produceva un suono a dir poco fastidioso e ripetitivo, strano sentire un Bip del genere on una piscina deserta, non ricordavo il perchè mi trovassi li ma era come se mi sentissi in pace al sicuro... ora che guardavo meglio però qui manca qualcosa, Dan.
Mi voltai in ogni direzione ma di lui nessuna tracciai, eppure senfivo il riverbero della sua voce riecheggiare tra le pareti della piscina, lo chiamai ma era come se lui non mi sentisse, come se la mia voce sottile non riuscisse a penetrare quelle spesse barriere... aspetta ora che ci penso la mia bocca non si muoveva, era muta...perchè?...spaventata mi misi a piangere in un angolo della piscina.
Eppure sentivo la pressione della mano di Dan sulla mia, mi chiamava mi stringeva ma non riuscivo a vederlo ne a toccarlo.
Avrei più rivisti Dan?
(Dan)
I medici dicevano che le condizioni erano stabili ma non escludevano un lungo coma... la vista di quel corpo minuto pieno di fili mi fece effetto, presi la mano di Lily e la strinsi nelle mie, un infermiera molto gentile mi aveva detto di provarle a parlare, perchè lei può sentirmi e così feci, mi misi a parlare di cavolate per sdrammatizzare la situazione, avevo chiamato i suoi genitori, ma non rispondevano e nemmeno il cellulare di Drew prendeva... ero solo, non sapevo cosa fare, ero spaventato, molto spaventato...
Poggiai la testa sulla mano che stringevo mentre piangevo come un bambino singhiozzando.
- Torna da me ti prego, ti prego, ti prego, ti prego, ti prego non ti arrendere! - urlai tra i singhiozzi
-Non lasciarmi da solo- dissi con un filo di voce...
Sentii un dito muoversi, poi la sua mano strinse la mia.
Continuai a pregare, e a sperare non l'avrei lasciata sola, non lei, non la luce che aveva illuminato la mia ombra, rimasi con lei certo che si sarebbe ripresa perchè la mia Lily era una combattente.
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Prometto che a brevissimo vi pubblico il seguito l'ho spezzato perchè veniva troppo lungo e non volevo annoiarvi :-* grazie a tutte per i cintinui commenti e voti positivo ♡♡♡
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pazzamente follemente innamorata del mio peggior nemico
RomanceLilith studentessa diciottenne Americana, si ritrova a traslocare lasciando la sua migliore amica Enny... per raggiungere la Toscana, ma chi incontrerà nella nuova scuola la nostra piccola amica?