(Lily)
Mi svegliai con un mal di testa tremendo... A giorni sarei ritornata finalmente a casa, guardai il telefono con la speranza di trovare un qualche messaggio da Den... vidi che sulla casellina dei messaggi era spuntato un pallino che segnava 20 messaggi non letti... mi precipitai ad aprirli e li scorsi uno ad uno... nulla tutti messaggi di Lis e alcuni di compagne di classe che volevano sapere come stessi...gettai il telefono lontano maledicendomi, io volevo Den! Volevo stringerlo dirgli che era stato suo fratello a farmi venire quell'idea malsana, che avevo fatto tutto ciò per proteggerlo, provai a chiamarlo mordicchiandomi le unghie (sintomo che ero nervosa e tesa)
-Andiamo Dan rispondi maledizione- imprecai appena sentii la voce metallica della segreteria telefonica.
Risi folle mentre deponevo il telefono sul ripiano del letto... Lui non avrebbe più rispisto, sorrisi amara, certo che non avrebbe più risposto... l'avevo mollato così senza una spiegazione...in malo modo.
Mi incamminai verso la porta e con l'asta della flebo uscii fuori in giardino: faceva caldo per essere Marzo, il cielo era terso, mi strinsi nel maglione e mi sedetti sopra una panchina e pensai, non mi accorsi nemmeno che avevo le guance umide, mi mancava terribilmente Den, mi sentivo così vuota, così stramaledettamente sola, mi mancava una parte importante di me... "Den" sussurai mentre mi portai le mani sugli occhi e iniziai a singhiozzare, avevo fatto una cazzata colossale...(Den)
Mi sveglia,
Mi sentivo leggermente strano come se una parte mancante di me stesse piangendo, mi faceva male il petto, presi il cellulare e lo accesi ritrovandomi 16 messaggi nella casella di posta e ben 20 chiamte di Lily, chiamate a cui non avevo risposto, capii immediatamente perchè mi sentivo così: mi vestii veloce presi la moto e tornai in ospedale, più veloce che potevo, dovevo dirle tutto, dirle di Gabriel , dirle di noi, dirle che sensa di lei sare stato perso un inutile inetto sulla terra fatoccio di me stesso, Lilith era riuscita a vedere oltre le mie maschere, era stata l'unica in grado di amarmi e di accettarmi per quello che sono, noi siamo ed eravamo destinati, dur facce della solita medaglia.
Arrivai poco dopo in ospedale e parcheggiai frettolossmente la moto, mi tolsi il casco e iniziai a correre più che potevo, dovevo trovarla, spalancai la porta della sua camera ma di lei nessuna traccia, mi rigirai in cerca di lei, ma nulla, provai a fermare persone e infermiere ma neppure loro sapevano o chi era e dove fosse, mi stavo per arrendere quando il caso mi fece sporgere da una finestra sul tetto e la vidi, piccola e fragile su una panchina sotto un cigliegio in fiore, albero che tra l'altro lei amava perchè le ricordava il Giappone, sapevo di per certo che stava piangendo anche da lì,si vedevano le spalle che si muovevano, sapevo di per certo come stava perchè lo vivevo su di me, scesi oer raggiungerla e le toccai la punta del piede con la mia scarpa... lei alzò il viso e io mi beai della bellezza dei suoi occhi verdi.(Lily)
Qualcuno mi riscosse dal mio tepore, vidi un ombra che mi copriva la luce, e la cosa mi diede fastidio non volevo essere disturbata non oggi, la fugura mi tocco più volte la punta del piede così scocciata alzai il volto...quello che vidi mi fece battere forte il cuore, Den, il mio Den era li e mi sorrideva tendendomi una mano...mi stropicciai gli occhi, doveva essere un sogno, lui non poteva essere realmente qui, non era possibile, con un gesto meccanico gli sfiorai il palmo caldo poi come scottata ritrassi la mano... e lo fissai imbambolata, i miei occhi sgorgavano lacrime e la mia bocca che si muoveva non emetteva nessun suono...se era un sono non mi impirtava mi alzai di getto e lo abbracciai possessiva -Non andartene- riuscii a dire tra i singhiozzi -Resta con me, non andartene- ripetevi mentre gli inzuppavo la maglia di lacrime calde e disperate.
-Quello che ti ho detto dimenticalo, io voglio stare con te- sentii la sua mano gentile stringermi i fianchi
- So tutto Lily so che non è colpa tua che lo hai fatto solo per proteggermi da Gab, ti amo Lilith e non voglio perderti- la sua calda voce mi fece sciogliere come semore e mi aggrappai a lui disperata
- mi sono sentita così sola senza di te non voglio perderti mai più- dossi tra i singhiozzi.
-Lilith basta piangere adesso...baciami- le dita di Den mi alzarono il mento e mi avvicinarono alle sue labbra, mi aggrappai a lui mentre salivo sulle punte e lo baciavo appassionatamente. Aver ritrovato Den per me fu come respirare du nuovo. Era il mio ossigeno e senza di lui non potevo vivere, lui era il mio per sempre.(Den)
Introdussi nel bacio piano piano la lingua che toccò quella di Lily, e insieme danzarono.
Lily mi era mancata tantissimo più di quello che volevo ammettere, l'avvicinai a me reggendola per i fianchi possessivo, lei era mia guai a chi l'avesse sfiorata, lei era il mio ossigeno la mia aria...indispensabile per vivere, lei era il mio per sempre, e da oggi me ne sarei preso cura..
************************************
Colgo l'occadione per ringraziarvi tutte per i commenti bellissimi e i mi piace che mettete sempre *>///<*
Grazie a tutte per il sostegno e agrazue a chi mi scrive pure in privato nn sto aggiornando molto perchè mi sono flippata con l'attacco dei giganti scusate le lunghe attese.... mando a tt un abbraccione
STAI LEGGENDO
pazzamente follemente innamorata del mio peggior nemico
RomansaLilith studentessa diciottenne Americana, si ritrova a traslocare lasciando la sua migliore amica Enny... per raggiungere la Toscana, ma chi incontrerà nella nuova scuola la nostra piccola amica?