GELOSIA O INSICUREZZA?

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Den non la smetteva di frignare, voleva passare un pomeriggio intero ad un maid-cafè qui vicino, mi ero opposta tante di quelle volte che per sfinimento, gliela diedi vinta, non avevo un ragazzo ma bensì un bambino.
Entrammo nella struttura dove sei bellissime cameriere vestite da scolarette ci diedero il benvenuto con la tipica frase :- okaerinasai mase, goshujin sama- ovvero "Bentornato a casa, onorevole signore" seguita da un rispettoso inchino, sbuffai guardandomi in torno: i tavolini pullulavano di ragazzetti arrapati che pur di fersi "coccolare" dalle Maid pagavano fior di quattrini, scossi la testa sospirando... mi sentivo fuori luogo e a disagio sapevo che dovevo uscire ma, non avrei lasciato il signorino da solo con quelle tipacce.
Una minuta ragazza orientale ci scortò fino ad un piccolo tavolino vuoto e ci offrì i menù (non sto nemmeno a dire che tutta la premura era per Daniel, che diciamocelo era un gran figo...il mio gran figo tengo a precisare) questa sorrise a Den e io la fulminai aprendo di scatto il menù alla ricerca di qualcosa di dolce che potesse allietare il mio umore nero.
Guardai con la coda dell'occhio Dan che si gongolava come un pervertito, allungai le gambe colpendo le sue... -Ops- mi scappò
-Ma ti senti normale? Mi hai fatto malissimo- protestò lui posando il menù
Io assunsi una faccia innocente -Strano io non ho sentito nulla-
-Spiritosa- rivolse il suo sguardo al trove... mi fumavano le orecchie da tanto ero imbufalita.
La piccola Maid arrivò da noi schiaffando le sue belle tette sul viso di Den... (questo manco si opponeva)
- cosa posso portarvi?- chiese ovviamente la cameriera aprendo un taquino per le ordinazioni
-per me un caffè e una torta alle fragole- risposi...
-anche per me- rispose dopo un pò Den... La cameriera annotò tutto e sparì dietro il bancone tagliando accuratamente una torta ricoperta di panna... il mio stomaco protestò... uffa potevo andarmene in un butler cafè in mezzo hai fighi? E invece no dovevo fare da "Balia" al mio ragazzo...che il cielo mi strafulmini...
La maid arrivò dopo pochi minuti con la nostra ordinazione soffermandosi su quella di Den che abbellì con il suo nome..
-Midori chan!- la ragazza si girò verso la voce e si allontanò facendo un inchino... ecco brava Midori vai prima che ti cambi i connotati mi strafogai di torta.
-Quanto sono fortunati questi Giapponesi- sospirò Dan sorseggiando il suo cafè...
-Ma a te! A voi in generale basta vedere le zinne per disconnettere il cervello?! Se non l'avessi notato sono ancora qui pezzo di idiota- mi alzai facendo cadere la sedia... il locale d'improvviso divenne muto e tutti si fermarono a guardarmi... pure Den rimase sconcertato, non so perchè reagii così presi la mia roba e uscii correndo dal locale... ero forse gelosa? Si ero gelosa di Daniel, e vederlo contemplare le Maid mi aveva fatto male, poteva dirlo se era da solo ma non in mia presenza: sentivo le lacrime premere e bruciare così le lasciai libere mentre correvo tra le strade affolate di shibuya annullando ogni suono, esisteva solo il senso di colpa per aver trattato così Daniel e la tristezza... io non andavo bene? Un sacco di paure mi invasero ma non smisi di correre.
-Lilith!- mi sentii afferrare per un braccio ritrovandomi contro un petto caldo che ben conoscevo.
-Ma che ti è preso?- Daniel mi incastrò dentro il suo sguardo, era preoccupato ma stavolta non l'avrebbe scampata con il suo dolce visino.
-Hai gia finito di ammirare le tette di Midori?- mi uscì quel nome come uno sputo e misi distanza fra noi, Dan mi guardò aggrottando le sopracciglia.
-Ma che stai...Lilith io non stavo ammirando nulla... solo mi piaceva l'ambiente- Disse lui e sembrava vagamente sincero.
- Peccato che da noi non esistano i maid cafè...proprio fortunati sti Giapponesi!- urlai furiosa... dentro di me sapevo che era sbagliato... ma mi sentivo di colpo insicura mentre vedevo Dan svanire.
-Ma ti ascolti? Non mi verrai a dire che sei gelosa?-Den si avvicinò ma io indietreggiai - Anche se fosse? Prova un pò a metterti nei mei panni Dan? Se non mi sentissi alla tua altezza? Se non fossi alla tua portata? Io non... - Singhiozzai portandomi le mani a coprire la faccia... ero gia abbastanza ridicola così, ma era vero, non so come spiegare era come se una piccola parte del mio cuore si fosse crepata, mai mi ero sentita così inadatta.
Sentii poco dopo due braccia forti che mi abbracciarono scaldandomi il cuore e placandomi l'animo... era questo l'effetto che Daniel aveva su di me, lo strinsi forte.
-Lilith mi dispiace se ti ho fatto credere una cosa del genere, ma voglio che tu sappia che tu sei e rimarrai la mia portata- mi baciò i capelli spostandomi una ciocca dal viso... vidi i suoi occhi blu e subito mi persi in un labirinto di emozioni.
-Scusami tu mi sono comportata come una bambina- risposi sentendomi una scema colossale -Il fatto è che mi ha dato fastidio- nascosi il viso nel suo petto beandomi del suo profumo.
Poi mi staccai quel tanto che bastava per vedere il suo viso, mi alzai sulle punte e lo baciai, credevo di non essere gelosa o insicura, ma per Den sarei stata questo e altro.

(DEN)

Lily mi aveva preso alla sprovvista mi avevava spaventato, era uscita dal locale correndo e mentre si richiudeva la porta alle spalle intravidi l'ombra di una lacrima, mai si era comportata a quel modo, così le corsi subito dietro, avevo capito che qualcosa l'aveva ferita, e quando fermandola mi accorsi che la causa ero io cercai di farla ragionare...la strinsi forte e lei mi baciò...un bacio caldo e profondo che mi riscaldò il petto, sentire il suo sapore sulle labbra per me era come ristorarmi, Lily per me era come l'aria... indispensabile per vivere...
-Aishiteru Lily chan- le sussurai dolcemente al suo orecchio... la sentii ridere, e il mio cuore perse un battito quando lei avvicinò le sue labbra rosse sul mio orecchio e sussurò - ti amo anch'io-
Questa era la mia Lily.
Questa era la Lily che amavo.

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Nuovo capitolo fatemi sapere ♡♡♡

pazzamente follemente innamorata del mio peggior nemicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora