Pov. Jungkook
Sto cercando di non mandare a fuoco la casa.
Pompieri, aiuto! La casa va a fuoco!
Taci! Pure di prima mattina no, cazzo! Perché mi sento osservato? Mi giro molto lentamente ritrovandomi davanti un Jimin a petto nudo in confusione che mi fissa. Ehm...
No, di prima mattina no! Per favore...
Stai giù, tu là sotto!
Ehm...ti ricordo che stai cucinando.
Oh, cristo! È vero! Mi giro e torno a cucinare i pancake cercando di fare l'indifferente. «Non mi fissare, anzi continua.» «Ma...io...io non ti sto...non ti sto fissando!» Mi giro appena guardandolo con la coda dell'occhio, è rosso come un peperone! Non arrossire, cazzo! Mi fai perdere la concentrazione! Ahi!
E ti sei bruciato! E c'ho piacere!
Fa un cazzo di male! Mi ritrovo Jimin con il mento poggiato sulla mia spalla che mi afferra il polso per vedermi la mano bruciata: «Ti sei fatto male? Cazzo...» «Dici le parolacce? Ma non sei troppo piccolo?» Gonfia le guance per fare l'offeso. Che carino!
Io non ti riconosco, anzi non ti ho mai conosciuto. Addio!
E chi ti vuole, stronza?! Comunque... «Hai delle bende? Così ti medico questa ferita» fa anche il premuroso! Mi farà andare fuori di testa!Pov. Jimin
Jimin, io mi preoccupo seriamente: stai dicendo una parolaccia dietro l'altra! Cosa ti è successo? Hai forte battuto la testa?
Uff, che palle! «Sì, sono in bagno» mi dice Jungkook. Lo trascino in bagno e mi faccio dare indicazioni su dove sono le bende. Le trovo e mi metto all'opera. Ogni tanto lo sento imprecare a bassa voce e vedo facce alquanto esilaranti che si dipingono sul suo volto. Arrossisco minuto dopo minuto.
L'hai fatto di tua spontanea volontà, quindi ora subirai l'imbarazzo!
Sempre gentile tu, eh? «Senti, Jungkook...ma puoi dirmi cosa è successo ieri?» «Non ricordi nulla?» «No, assolutamente nulla!» «Oh, beh...allora...appena finisci di bendarmi la mano, ti racconto quello che so».
Bene, tra poco penso che butterai malamente giù tutti i Santi che sono lassù.
Tu cosa sai?
Ehm...tante cose, ma non ti dirò nulla!
E perché? Sei la mia coscienza, dovresti aiutarmi!
Mi dispiace, non vengo pagata abbastanza per questo.
Ma tu non vieni pagata!
Appunto.
Ma...io basito proprio! Alzo lo sguardo verso Jungkook che mi sta fissando.
Rettifico al posto tuo: «Che mi sta mangiando con gli occhi.»
«Ehm...fa tanto male?» Domanda stupida! Idiota! Idiota! Idiota! «Non tanto...grazie a te che me la stai medicando». Non. Arrossire! Cazzo, sono un peperone!
Siamo a cinque? O a sei?
Taci! «Ehm...dovrai cambiare la benda ogni tanto» dico. Lui mi si avvicina fino a trovarsi a un soffio dal mio viso: «Me la cambierai tu, vero? Sai, non sono molto capace a mettere le cose, più che altro a toglierle».
Poco allusivo mi dicevano!
«Come...come vuoi, Jungkookie». Lui si allontana ghignando e io riprendo a respirare. Perché avevo trattenuto il respiro? Bah! «Vieni in salotto, chiariamo questi dubbi» e mi porge una mano. È come alla riunione, solo che questa volta l'accetto e lo seguo nell'enorme salotto. Qui è tutto enorme!
Anche qualcos'altro.
Che intendi?
Abbassa lo sguardo su quel boxer neri.
Oh...porca merda!
Sette o otto? Sto perdendo il conto!
«Siediti sul divano.» Obbedisco. «Bene...allora...è successo che...»
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50 Shades of Grey <Jikook>
FanfictionJimin, ingenuo ragazzo fidanzato con Nam da ben 3 anni, è felicemente gay. Un giorno per il suo lavoro incontra Jungkook, noto imprenditore anch'esso gay con delle fantasie molto particolari. Cosa succederà a Nam quando Jimin incontrerà Jungkook?Avr...