Pov. Jimin
Sono in questo fottuto ospedale da 3 ore e non ancora so nulla di Jungkook. È inutile dire che sto piangendo e sono peggio della fontana di Trevi a Roma.
Cristo, se Kookie muore, chi ti farà bestemmiare?
Ad un certo punto vedo una signora correre per i corridoi urlando il nome di Kookie. Mi passa accanto e io mi affretto a fermarla per le spalle. Mi urla contro: «Mi lasci, sto cercando mio figlio! LE HO DETTO DI LASCIARMI, BASTARDO!» La lascio sfogare cinque minuti e, quando smette di urlare, le chiedo: «Jeon Jungkook è suo figlio?» «Lo conosce?» mi chiede lei.
Minchia se lo conosciamo! Quante volte abbiamo scopato? 3 o...100?
«Sì, sono il suo fidanzato Park Jimin» dico lasciandola andare. Lei sbatte un paio di volte le palpebre e mi piega in fretta la mano: «Piacere, sono Yoolee!» La faccio sedere e gli racconto cosa è successo. Poi lei e suo marito, Leonardo direttore della White Bakery italiana, mi costringono a raccontare come ci siamo e conosciuti e le evoluzioni della nostra storia. Io racconto quasi tutto...
...tralasciando ovviamente tutte le volte che ti ha messo il cazzo in culo.
Poi finalmente arriva un dottore. «Siete i parenti del signor Jeon?» «Sì!» «Abbiamo tolto la pallottola. Sta bene, ma è entrato in coma. Non dovrebbe durare molto, nella percuote delle ipotesi una settimana...ma siamo ottimisti! Potete andarlo a visitare quando volete, la sua stanza è la 109.» Il medico se ne va e io mi rivolgo ai genitori di Jungkook: «Posso andare prima io? Sarò veloce!» Yoolee mi accarezza una guancia come farebbe una madre: «Certo, tesoro! Noi andiamo dopo!» Vado nella stanza di Jungkook e le lacrime cominciano a rigarmi le guance. Odio la vista del mio ragazzo tutto fasciato dalle bende e tubicini che lo aiutano nelle varie funzioni. Lui è così solo perché ha voluto proteggermi, è colpa mia e dovrei esserci io al posto suo! «Perdonami, non volevo che succedesse tutto questo! Volevo solo che noi vivessimo una vita tranquilla, perdonami! Ti amo, Jungkook!» Gli do un bacio sulle labbra e gli accarezzo il viso delicatamente con la paura di fargli male. Esco dalla stanza: «Io vado, non sopporto vederlo così!» Yoolee mi abbraccia e dice: «Sì, tranquillo! Vai a casa e riposati un po', ma prima lasciami il tuo numero.» Le lascio il mio numero e mi avvio verso la villa. Appena arrivò lì vedo che è tutto un disastro, tutto a causa mia!
Pulisci, schiavo, e ricompra tutto ciò che è rotto!
Beh, dovrei aprire un mutuo per ripagare tutta questa roba e nemmeno basterebbe! E poi tu sempre a rompere stai?
Always!2 giorni dopo...
Ci ho messo 2 giorni a mettere tutto apposto e ora sono in ospedale da Kookie. «Non mi ero mai accorto di quanto fosse grande casa nostra!» ridacchio. Mi stringe la mano e io mi alzo in piedi guardandolo. Dio, svegliati! Gli do un bacio sulle labbra e mi stringe di nuovo la mano. «Svegliati, per favore!» Niente. Sospiro e forzo un sorriso: «Vado a chiamare i medici, tu non ti muovere!»
Come se potesse andare alle a Miami!
Sto per uscire quando lo sento, sento la sua bellissima voce: «Jiminie...» Mi girò e lo vedo che mi sorride fievole per poi svenire di nuovo. A grandi falcate torno da lui: «Kookie, sorridimi di nuovo come un coniglietto, ti prego!» Gli do un altro bacio, ma niente. Entra il dottore e io sobbalzo. Lui mi guarda intenerito: «Jimin, quante volte ti devo dire di andare a casa a riposare?» Io ignoro ciò che ha detto e lo informo dell'accaduto. Lui annuisce: «Si sta risvegliando, tra qualche ora uscirà completamente dal coma. Avverti i suoi genitori!» Io faccio come mi ha ordinato e ora siamo tutti qui ad aspettare il suo risveglio: io, Yoolee, Leonardo, Jung Kay (suo fratello maggiore) e Desirée (sua sorella minore).
STAI LEGGENDO
50 Shades of Grey <Jikook>
Fiksi PenggemarJimin, ingenuo ragazzo fidanzato con Nam da ben 3 anni, è felicemente gay. Un giorno per il suo lavoro incontra Jungkook, noto imprenditore anch'esso gay con delle fantasie molto particolari. Cosa succederà a Nam quando Jimin incontrerà Jungkook?Avr...