22 (mercoledì)

151 37 6
                                    

Era stata questione di un istante.

Un attimo prima Kunio se ne stava in soggiorno a spremersi le meningi sui logaritmi, mentre Akinari lo prendeva in giro sostenendo che fossero la parte più semplice del programma.
L'attimo dopo ci fu un forte tonfo, proveniente dalla sua camera.

Subito il moro sollevò lo sguardo verso il corridoio, visibile grazie alla porta lasciata aperta, mentre in lui cresceva una strana agitazione.
Certo, poteva semplicemente essere caduto a terra un libro o un astuccio, o forse Yoichi era caduto con la sedia perchè si stava dondolando troppo, ma qualcosa gli diceva che la verità doveva essere ben diversa.

- Vado a vedere cos'è successo. -

Disse alzandosi in piedi di scatto.

- Kunio... - Lo riprese l'altro rivolgendogli un'occhiataccia e afferrandolo per il polso, facendolo ripiombare sulla sedia. - Abbiamo appena iniziato a studiare, possibile che non riesci a restare concentrato per più di cinque minuti? -

- Ma potrebbe essere successo qualcosa. -

Ribattè il ragazzo voltandosi preoccupato in direzione della propria stanza.

- Se fosse successo qualcosa di grave avremmo sentito un urlo o perlomeno uno dei due sarebbe uscito per avvertirci. Ora smettila di accampare scuse e mettiti a studiare. Quanto ci scommetto che a quest'ora Yoichi sarà già almeno cinque volte più bravo di te in matematica... -

Seppur riluttante, alla fine Kunio si arrese al biondo e con un sospiro chinò nuovamente lo sguardo sul libro.

Per un paio di minuti riuscì a rimanere concentrato e perfino a completare con successo un esercizio, poi però, mentre stava per iniziare il secondo, si udì un secondo tonfo, ben più forte del primo.
Come se per qualche motivo le ante della sua finestra fossero state sbattute violentemente.

- Vado a vedere. -

Disse alzandosi nuovamente in piedi, ma questa volta ben più determinato e preoccupato di prima.

- Se proprio non puoi farne a meno... - Sbuffò Akinari ruotando gli occhi. - Io allora vado un attimo in bagno, tu però vedi di non metterci troppo. -

Non aveva ancora detto "bagno", però, che l'altro era già corso fuori dal soggiorno.

- Ehi, aspetta! -

Aveva esclamato neanche un ora prima, allontanando l'altro da sè afferrandolo per le spalle.

O meglio, in realtà non l'aveva proprio esclamato, ma solo pensato.
Dai suoi gesti e dalla sua espressione impacciata e al tempo stesso impanicata era però chiaro che sarebbe stato proprio questo ciò che avrebbe detto se solo in quel momento avesse avuto un po' di fiato in gola.

Yoichi lo aveva osservato interdetto, senza dire nulla, in attesa.

Nel notare però che l'altro si limitava ad osservarlo con gli occhi sgranati, alla fine aveva preso la parola.

- Perchè? -

Kunio aveva strabuzzato gli occhi ancora una volta nel sentirsi rivolgere quella domanda.
Perchè?
Non sarebbe dovuto essere lui a porgergli quella domanda?

- Che... Che intendi dire? -

Aveva chiesto, la voce così flebile e roca che a malapena l'aveva riconosciuta come propria.

mille gru Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora