- Finalmente siete arrivati. -
Sorrise la bambina, seduta a terra a gambe incrociate dando loro le spalle.
- Come hai fatto a capire che siamo proprio noi? -
Ribattè Jun strabuzzando gli occhi, mentre nel contempo notava la presenza di un secondo bambino di fianco a lei.
In un primo momento non ci aveva fatto caso dato che per qualche motivo si mimetizzava incredibilmente bene con l'oscurità ed essendo ormai le dieci di notte, di buio ce n'era in abbondanza.- Niente poteri speciali, mi dispiace deluderti. - Rise Mayu mentre il bambino le porgeva una mano per aiutarla ad alzarsi. - Semplicemente Betobeto-san mi ha avvisata non appena vi ha visti. -
Nel sentire quel nome l'adolescente sgranò gli occhi dalla sorpresa e stava quasi per chiedere all'amica se il bambino al suo fianco fosse davvero quel mostro, quando udì un ennesimo gemito di dolore da parte della volpe che teneva tra le braccia, ricordandosi così quale fosse il motivo per cui aveva passato le quattro ore precedenti a setacciare il santuario da cima a fondo proprio alla ricerca di quella bambina o di suo padre.
Ormai infatti si trovavano nell'ultimo tempio, quello situato sulla cima del monte, lo stesso nel quale Saya gli aveva detto di recarsi per le ventitré e cinquantacinque.- Non sembra stare in buone condizioni. -
Commentò la bionda nel sentire quel gemito, avvicinandosi poi ai due con l'aiuto di Betobeto-san, il quale la tenne per mano conducendola verso i due in silenzio.
Una volta arrivata davanti a loro, la bambina allungò lentamente la mano destra in direzione della kitsune, la tastò leggermente sul muso, quindi scese fino al suo petto.
Tenne la mano ferma lì dove doveva stare il suo cuore per alcuni istanti, poi la ritirò con un sospiro.- Temo che non si possa fare nulla, se non ritrova la sua anima al più presto, morirà nel giro di poche ore. -
- La sua anima? -
Replicò Jun osservandola con sguardo perplesso.
- Ah, giusto. Mi ero quasi dimenticata che ieri, quando sono venuta a casa tua, vi siete teletrasportati via prima che potessi spiegarvi. - Sospirò Mayu scuotendo leggermente il capo. - Ho una buona notizia e una cattiva. Quella buona è che la sfera dei desideri non è mai stata rubata, è sempre stata qui nel tempio, quindi se hai fatto tutte e mille le gru, entro un paio d'ore il tuo desiderio si realizzerà... -
- Un attimo, ma se la sfera è qui, allora cosa sono quei frammenti? -
- Quella cattiva... - Riprese la bambina. - È che i due frammenti che voi credevate essere la sfera dei desideri del dio Inari, in realtà appartengono alla "hoshi no tama" di Kiyomitsu, ovvero la sfera nella quale è racchiusa la sua anima, oltre alla maggior parte del suo potere magico. Tutte le kitsune ne possiedono una, può rivelarsi molto utile in alcuni casi separare la propria anima dal corpo, tuttavia se ne rimangono separate per troppo tempo è inevitabile che muoiano. -
~
- Ancora un paio d'ore. -
Commentò la Jorōgumo, sporgendosi oltre la spalla di Saya per vedere l'ora dallo schermo del suo cellulare.
La corvina annuì seccamente con il capo, i nervi a fior di pelle.
Non c'era più tempo, se non agiva in quel momento esatto, poi sarebbe stato troppo tardi e tutto il suo piano sarebbe andato a rotoli.- Gumo... - Chiamò, ma la voce le uscì così lieve e roca, quasi come uno squittio, che dovette mascherare il tentativo con un colpo di tosse e poi ritentare. - Gumo, tu non hai intenzione di uccidermi, giusto? Voglio dire, dopo che sarà passata la mezzanotte e che tu sarai al sicuro, rimarrà tutto come sempre... Giusto? -
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mille gru
FantasyAttenzione: in questa storia sono presenti relazioni omosessuali, eterosessuali e anche non meglio identificate. dal testo: - Ci tieni davvero così tanto? - - Certo che sì! Ma che domande fai? - - E allora dimostralo. - - Dimostrarlo? E come? - ...