23 (giovedì)

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- Racconta. -

Esordì Saya puntando di getto i palmi delle mani sul banco dell'amico.

Kunio sussultò nel vedersela comparire davanti di punto in bianco e attonito sollevò lo sguardo verso di lei.

- Di che stai parlan... -

- Del coniglietto lunare, guarda... - Lo interruppe lei alzando lo sguardo al cielo con uno sbuffo. - Di quello che è successo ieri, no? -

- Ieri? - Ripetè lui osservandola sempre più confuso. - Che vuoi sapere esattamente? -

- Io non ce la posso fare. - Sospirò la corvina portandosi le mani al capo e iniziando a massaggiarsi nervosamente le tempie. - La sfera dei desideri ti dice niente? No? Il tuo bakeneko allora? Jun? Risparmiami quella faccia da pesce lesso e non rimanere a bocca aperta che ci entrano le mosche, adesso dimmi. -

- Ma... - Mormorò il moro, cercando ancora di realizzare ciò che Saya gli aveva appena detto. - Tu come fai a sapere tutte queste cose? -

- Perché sono nella tua stessa situazione. - Gli rispose lei osservandolo con aria grave. - Quindi ora smetti di perdere tempo con domande inutili e racconta. -

- Ma la campanella sta per suonare e qui c'è un sacco di gente... - Protestò il ragazzo iniziando a guardarsi intorno, temendo che i suoi compagni di classe potessero sentire qualcosa. - Non credo di riuscire ad essere così sintetico da concludere in due minuti scarsi. -

- Hai ragione. - Concordò Saya dando prima una rapida occhiata al suo orologio da polso e poi alla cattedra dell'insegnante ancora vuota. - Allora immagino che la possibilità sia una sola. -

- Rimandare alla ricreazione? -

Propose speranzoso il ragazzo.

Ma aveva appena finito la frase che l'altra lo afferrò per il polso, dandogli giusto il tempo di allungare la mano per agguantare lo zaino prima di trascinarlo con la forza fuori dalla classe, o meglio, dalla scuola.

- Marinare la scuola non ha mai fatto male nessuno, invece rimandare le conversazioni importanti sì. -

Fu la discutibile affermazione della ragazza mentre, trascinando l'amico per i corridoi, passava con la migliore faccia da poker possibile proprio di fianco all'insegnante che avrebbero dovuto avere in prima ora.

~

- Non ci ho capito molto. -

Ammise il ragazzo scuotendo stancamente il capo.

- Cosa c'è di complicato? - Replicò Saya con un'alzata di spalle. - Una delle kitsune del tempio di Fushimi Inari per atto di carità esprime, grazie alla sfera magica del dio Inari, il desiderio che tutti i desideri di chi fosse riuscito a fare mille gru di carta entro venerdì si sarebbero avverati, poi arriva Betobeto-san e ruba la sfera dei desideri, quindi una Jorōgumo la ruba a Betobeto-san, poi la kitsune la trova e prova a riprendersela, ma nella battaglia la sfera si spacca in due: una la tiene la Jorōgumo e l'altra finisce in un tombino, dove la trova il tuo gatto, che così diventa un bakeneko. Mi sembra tutto molto chiaro. -

- Molto... -

Replicò Kunio sarcasticamente.

- Ad ogni modo, se da un lato capisco perché quella kitsune abbia chiesto a Jun di recuperare le due parti della sfera, dall'altra invece ho paura... - Quindi, nel notare lo sguardo sorpreso del ragazzo, alzò lo sguardo al cielo esasperata. - Sì, ho paura, ok? Fammi una registrazione e regalala ad Akinari per il compleanno se ti fa piacere, ma in che altro modo potrei spiegarlo? Mi sento male quando penso che nel momento in cui quei due ruberanno a Gumo il suo pezzo di sfera, lei molto probabilmente morirà... -

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