Quando meno te lo aspetti tutto torna come mesi prima... Anzi no, me lo aspettavo...
Arriva settembre e con esso la tanto temuta sessione autunnale.
Da quando sono tornata dal mare non sono più uscita perché:
1. Dovevo preparare gli esami
2. Comunque non ho nessuno con cui uscire e quindi forever alone.Filippo, come promesso, non si è più fatto sentire.
Da Matilde non ci sono più tornata perché i miei si sono arrabbiati dei troppi soldi spesi.
Do i due esami che mi mancano, ma so già che non mi andranno bene gli esiti e che, quindi, dovrò ridarli entrambi a gennaio o uno dei due. Dopodiché mi concentro sulla tesi e sull'idoneità di B2 di inglese.Inoltre, credo mi iscriverò in palestra così occupo tutto il mio tempo ed evito di fermarmi a pensare, anche se purtroppo alcune volte capita lo stesso, soprattutto prima di addormentarmi, ovvero ora.
Ripenso all'ultimo giorno in cui l'ho visto e forse doveva finire così, qualsiasi cosa fosse iniziato, senza un addio degno di quello che eravamo, qualsiasi cosa fossimo. Se prima eravamo qualcosa, ora siamo il nulla totale, due sconosciuti. Però non dimenticherò la prima volta che ci siamo parlati, i salti mortali che ha fatto per conoscermi. In un primo momento non mi fidavo molto, però poi mi ha fatto cambiare idea e ho deciso che sarebbe potuto restare nei miei giorni, tra i miei casini, tra le mie speranze. So che non dimenticherò il male che mi ha fatto quel giorno. Non dimenticherò le notti passate a sognarlo, le mattine passate con la nausea perché lui non c'era, le lacrime impossibili da trattenere. Non dimenticherò che tutto ciò che avevamo costruito piano piano non ci sarà più, che è tutto finito, che non tornerà. Non dimenticherò niente. Perché anche se breve è stato meraviglioso. Grazie a lui mi sono rialzata, ho sconfitto il dolore lancinante che provavo per aver perso l'amore mio più grande. Lui sarà sempre con me. Non devo e non voglio dimenticare, devo far entrare il dolore e farlo scorrere nelle vene, fare in modo che bruci così tanto da farmi rinascere dalle mie ceneri.
Però si va avanti. Magari con qualche pezzo in meno, magari con qualche cicatrice in più, ma l'importante è guardare sempre avanti.***
La mattina successiva vado ad iscrivermi in palestra e decido di andarci tutti i giorni prima di cena, ma ovviamente dosando i vari esercizi per evitare di affaticarmi troppo.
Torno a casa e mi metto a fare un po' di tesi.
Dopo un'ora mi arriva una mail riguardante la verbalizzazione di uno dei due esami. 29. Grazie stronza, ti faceva schifo mettermi 30 già che c'eri?! Bon accettiamo, sicuramente rifarò l'altro.Verso le 17 decido di dirigermi in palestra.
Ed ecco che ritorna indirettamente, ho notizie di lui attraverso Instagram e vedo come è diventato. Inconsciamente lo penso e mi riappare in mente, di sfuggita e creo inconsciamente, o forse no, una fantasia su un ipotetico rincontro. Vorrei far finta che lui sia una persona come tante altre sulla terra, ma invece è la persona che, come poche altre, ha arricchito la mia vita.
Sembrerò un po' contradditora, ma io ci devo provare con tutta me stessa a cancellare ogni minima cosa che riguarda lui, ma purtroppo a distanza di giorni so che lui rimarrà dentro me e magari quando, un giorno, riuscirò a dimenticarlo lui ritornerà o forse non se ne sarà mai andato, ma sono io ad aver finto che non ci fosse più.E mentre sono in sovrappensiero, nella mia playlist arriva Ultimo con Peter Pan e dice "Intanto volo e c'è un fiume qui sotto, mi porta verso il tuo atteso ritorno, ti segue e tu sei già pronta a volare, ti prendo siamo parte del mare. Vuoi volare con me? Vuoi volare con me? Vuoi volare con me? Vuoi volare con me? Come Peter Pan, Peter Pan, Peter Pan, Peter Pan, come Peter Pan". Chissà come mai mi viene in mente Filippo.
Tutte le mie giornate, per circa un mese, si svolgono esattamente così: mi alzo dal letto, colazione, sistemazione della camera, tesi/studio, pranzo, relax, tesi/studio, palestra, doccia, cena, tivù.
Bello eh?
È così brutto essere soli. Non avere nessuno che ti cerchi, che quando stai male si precipiti a casa tua. Zero. Nessuno.
Poi succede che giro su Tumblr alla ricerca di frasi deprimenti solo per peggiorare la mia situazioni emotiva. Trovo questa: "Nessuno comprende quello che soffro io / è tale che non riesco nemmeno a singhiozzare / solo e tremante d'ansia / tutti mi guardano e se ne vanno."
A pensarci bene, mi sento proprio così. È assurdo come ci siano persone, in giro per l'Italia, che provino le stesse emozioni che provi tu.Che poi quando sei in giro vedi gente lamentarsi mentre aspetta un treno o un autobus in ritardo, ma è ovvio che prima o poi arrivino, poi c'è gente come me che aspetta in eterno qualcosa o qualcuno che non arriverà. È davvero triste.
Perché tutti abbiamo bisogno di qualcuno.
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Ciao a tutte/i,
Perdonate il capitolo breve, ma è solo un capitolo riflessivo diciamo, spero vi piaccia lo stesso.
Mi farò perdonare con quello successivo che è molto più lungo, però dovrete aspettare lunedì.
Vi ringrazio ancora per le belle parole e per le stelline, mi fanno molto contenta.
A lunedì!
Baciii 😘😘
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Quando meno te lo aspetti || I R A M A ||
ChickLitE' una storia in cui sono mescolate realtà ed immaginazione. Caterina ha 22 anni, deve laurearsi ed è fidanzata da molti anni con un ragazzo, che però è costretta a lasciare per sempre. Successivamente conosce un ragazzo, famoso, il quale le cambie...