Il giorno successivo, io e Matilde ci dirigiamo a Caorle verso le 10. Inutile dire cosa, o meglio, chi abbiamo ascoltato.
Ieri, ho richiamato Filippo dopo un paio di ore e dire che era infuriato è poco. Gli ho spiegato tutto ciò che è successo e arrivata sul punto in cui ho detto le ultime cose al mio ex, si è tranquillizzato.
Se, però, si decidesse ad ufficializzare ciò che siamo forse sarebbe meglio, no?
Sto guidando e sono un po’ in sovrappensiero. In questi mesi ho ripreso in mano la macchina dopo un anno di “non-guida”, principalmente perché sono sempre stata terrorizzata, però serve sempre qualcuno che guidi e quindi verso settembre ho ripreso a fare un po’ di pratica e ora eccomi qui.
Dopo aver parcheggiato, andiamo verso la chiesetta. C’è un lieve filo d’aria, ma non fa molto freddo, fortunatamente. Ci sono molte famiglie che passeggiano e guardo sorridendo i bambini.
Quanto vorrei averne uno.Arrivate alla chiesetta, Matilde propone di andarci a sedere sul piccolo molo, in fondo. Così facciamo.
Stiamo in silenzio per qualche minuto, ma ciò viene interrotto dalla suoneria del suo telefono.
<Scusa, è mia madre. Stai qui, arrivo subito> dice alzandosi e andandosene.Rimango seduta a guardare il mare calmo e ripenso all’ultima volta che ci sono venuta con Filippo.
Che poi… il mare ti inganna, perché in realtà è anonimo, rispecchia il cielo. È una copia o riflette e basta? Non sapremo mai quale azione esso compi, è che quando siamo al mare, al silenzio, con qualcuno di speciale o da soli, senti le onde infrangersi sulla sabbia, magari i gabbiani in lontananza, l’odore del sale e vedi quell’immensità, vedi tutta quell’acqua che ti senti talmente piccolo e impotente.
Il mare, sia che copi o che rifletta, è spettacolare.Poi penso che, forse, l’amore è guardare il mare e vederci i suoi occhi. Sì, credo proprio di sì.
Mi manca così tanto.
<Ehi piccola>
Mi sembra persino di sentire la sua voce.
Quando però sento qualcuno sedersi accanto a me apro gli occhi e mi ritrovo proprio lui a fianco.
Lo abbraccio immediatamente.<Cosa ci fai qui?> chiedo entusiasta e guardando dove fosse finita quella disgraziata della mia migliore amica
<Una sorpresa, non ti piace?> chiede tirandomi a sé
<Diciamo che non ne vado matta per le sorprese, ma se riguardano te da me, allora le adoro> rispondo stampandogli un bacio sulla guancia.Si alza e mi aiuta a fare altrettanto.
<Senti…—inizia a dire prendendomi le mani— Io e te dobbiamo parlare…>
<Oddio, perché quando le persone dicono così mi viene l’ansia?> chiedo sarcastica e lui scoppia a ridere
<Io sono consapevole di essermi comportato male nei tuoi confronti…>
<Cos’è? Te ne stai per scomparire di nuovo?> chiedo interrompendolo
<Lasciami parlare… Allora, so di essere stato uno stronzo, di non aver mai fatto abbastanza per te e io non ti ho mai ringraziato per tutte le seconde possibilità che mi hai dato…— Si ferma e lo guardo col cuore in gola, ma senza proferire parola —Quindi… Mi concederesti l’onore di diventare il tuo fidanzato?>.Aiuto. Mi sento male.
Sto per svenire.
Aria, ho bisogno di aria!
Mi sta guardando perplesso, probabilmente perché mi sono ammutolita.
<Ehm… Fil… Diciamo che pure tu non ti sei risparmiato a farmi passare le pene dell’inferno… —giuro che ora lo faccio cagare sotto dalla paura di essere rifiutato— Ho passato 7 mesi di sofferenza… Per carità, ci sono stati anche momenti stupendi con te, non lo nego assolutamente, ma quanti? Tre…quattro?...> faccio un sospiro
<Non ci credo…> sbotta lui lasciando le mie mani e guardando altrove
<Fil… Io non voglio più stare male, mi capisci? Lo sai quello che ho passato…> dico mettendo una mano sul suo viso e girandolo verso di me noto i suoi occhi lucidi
<Non puoi farmi questo… Io lo so di aver fatto delle cazzate enormi, ma non posso stare senza di te, sento di essere migliore grazie a te> risponde mentre delle lacrime gli rigano il viso
<Dopo quello che ho passato col mio ex, mi sono ripromessa di non crearmi più illusioni se avessi avuto altre relazioni… Ed è per questo che voglio viverti giorno per giorno>.
Lui spalanca gli occhi e si fionda sulle mie labbra.
Nessun bacio è da paragonare a questo.
Un bacio sentito, desiderato. Il più bello in assoluto, nel posto in cui più adoro.
Mi ha baciata come se dovessimo diventare una cosa sola. Come le onde che sbattono contro gli scogli.Alla fine, l’amore puoi cercare di cacciarlo via, ma quando arriva ti travolge. Quando arriva ti butta a terra, ti fa sentire viva. E allora tu, che ti sei sentita sempre completamente persa, troverai il tuo posto accanto a lui e non ti pentirai di tutto quel tempo che hai passato ad aspettarlo.
***
Sono le 16 e, dato che è presente anche Lorenzo, quest’ultimo ha deciso di farci delle foto che pubblicheremo quando annunceremo la nostra relazione. Siamo sul bagnasciuga e Lorenzo ci propone di metterci uno di fronte all’altro, Fil che mi cinge in un abbraccio, le mie mani sul suo petto, fronte contro fronte mentre ci guardiamo negli occhi e sullo sfondo la chiesetta illuminata.
Le altre foto ritraggono me e Filippo che camminiamo mano nella mano, o lui che mi abbraccia da dietro e guardiamo il mare, o che mi bacia la fronte. Insomma, tutte foto sdolcinate. Infatti decidiamo di farne anche di divertenti: io sulle sue spalle o sulla sua schiena mentre facciamo la linguaccia.<Ah si, stanotte dormiamo qui> dice ad un certo punto Fil
<E dove??> chiedo io scettica
<Abbiamo prenotato due camere all’hotel che fa le tue brioche preferite> risponde il mio fidanzato dandomi un bacio a stampo.Oh cavolo. Il mio fidanzato. È così strano dirlo. Giuro che scoppierò di gioia da un momento all’altro.
Ci dirigiamo verso il ristorante per cenare e decido di pubblicare una storia scattando una foto alle nostre mani intrecciate, ma ovviamente senza taggarlo, metto solo una “F ”. Lui fa altrettanto, però scrivendo Finalmente sei mia.
Mi sento così fortunata. Spero abbia messo veramente la testa a posto.***
Credo sia inutile raccontare i particolari di quando siamo entrati nella camera d’hotel.
È stato più bello di capodanno, più bella della mattina seguente.
È stato diverso, lui è diverso.
Non era sesso, come probabilmente la seconda volta che è successo, era amore. I baci colmi di passione, sulle labbra, sul collo; le mani intrecciate, i respiri affannati, lingue che si incrociano e creano una danza, gli occhi persi gli uni negli altri, i cuori che battono all’unisono; pelle contro pelle, due corpi che creano un piacere ultraterreno, intrecciati; i sorrisi che nascono da dentro, le carezze leggere, le dita che sfiorano la pelle nuda, le mani che vogliono ancora scoprire.La mattina successiva mi sveglio con la testa appoggiata al suo petto e sento il suo cuore battere forte.
Sarei rimasta per sempre così.Cerco lentamente di voltarmi per poterlo guardare, ma è già sveglio. Mi guarda negli occhi e sorride e capisco che mai amerò altri occhi e altri sorrisi che non siano i suoi.
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Quando meno te lo aspetti || I R A M A ||
ChickLitE' una storia in cui sono mescolate realtà ed immaginazione. Caterina ha 22 anni, deve laurearsi ed è fidanzata da molti anni con un ragazzo, che però è costretta a lasciare per sempre. Successivamente conosce un ragazzo, famoso, il quale le cambie...