Capitolo 20

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La mattina dopo, o meglio… Sette ore dopo, apro gli occhi e involontariamente compare un sorriso sul mio viso.

Giro lentamente la testa e Filippo sta beatamente dormendo tenendomi la mano. Gli scosto il ciuffo da davanti gli occhi e gli accarezzo leggermente il viso.

Cerco di alzarmi facendo il meno rumore possibile, mi rimetto il pigiama/vestito, prendo una felpa di Filippo ed esco dalla camera per dirigermi nell’altro bagno cosicché lui non si svegli.

Quando poi scendo di sotto noto Matilde e Lorenzo intenti a fare colazione nonostante sia mezzogiorno. Li saluto e con un cenno della testa dico alla mia amica di seguirmi in cucina.

Preparo la moka, cosicché poi possa portare del caffè a Fil. La mia amica si avvicina. Io la guardo e sorrido.
<Perché stai sorridendo? Fai paura…> dice lei con tono spaventato
<L’abbiamo fatto> rispondo a bassa voce per poi incrociare il suo sguardo pieno di felicità
<Oddio, sono così contenta per voi! —urla ma a bassa voce— Ma lui sa che è…>
<No, non lo sa> la interrompo e prendo delle tazzine dalla credenza
<Glielo dirai spero… Altrimenti va a finire come quella volta…>
<Si si, glielo dirò— dico sorridendo— Tu invece? È successo qualcosa?> chiedo ammiccando
<Nulla di importante, mi sono solo svegliata abbracciata a lui> risponde gesticolando
<Chiamalo poco!> esclamo versando il caffè nelle tazzine per poi metterle su un vassoio.

Ritorno in camera e lui sta ancora dormendo. Poggio il vassoio sul comodino, tolgo la felpa e mi distendo vicino a lui. Rimango ferma a fissare ogni suo piccolo particolare.
<Sei inquietante> dice ad un certo punto senza aprire gli occhi
<Perché?> chiedo trattenendo una risata
<Mi fissi —allunga il braccio e mi stringe a sè— Buongiorno> e mi stampa un bacio sulla fronte
<Buongiorno>.

Rimaniamo per qualche minuto in silenzio e fermi in quella posizione. Poco dopo lui si alza e si dirige nel piccolo bagno, non curante del fatto che fosse totalmente nudo.

Quando torna in camera, raccoglie i suoi boxer ai piedi del letto e li indossa.
<Per me potevi rimanere come mamma ti ha fatto> esclamo io facendo un occhiolino, lui ride
<Se dovessi rimanere “come mamma mi ha fatto” —dice mimando le virgolette— dovresti farlo anche tu, altrimenti non è giusto. Solo che poi saremo costretti a fare il secondo round> le ultime parole le dice avvicinandosi a me a “gattoni” per poi baciarmi.
<Mi sembra un’idea allettante> ribatto prendendo il suo viso tra le mie mani e continuandolo a baciare.

In men che non si dica me lo ritrovo sopra, mi sfila il vestito e io faccio altrettanto con i suoi boxer per poi ricominciare tutto da capo. Poco dopo la situazione si capovolge e mi metto sopra di lui. Fa scivolare le sue mani sui miei fianchi e me li stringe mentre con il bacino spinge sempre di più.
<Quanto mi fai impazzire> sussurra lui al culmine del piacere.
Non so per quanto siamo andati avanti, ma arrivati alla fine mi accascio su di lui stremata e con il respiro affannato e lui passa delicatamente le sue dita sulla mia schiena provocandomi dei brividi in tutto il corpo.
<Forse è meglio fare una doccia…> dico a bassa voce
<Si, ma forse è meglio se non la facciamo assieme, altrimenti non usciamo più> percepisco un tono malizioso e mi giro a guardarlo
<Forse hai ragione… sono già passate due ore da quando sono andata a prendere il caffè… Ci staranno dando per dispersi> dico afferrando il cellulare e guardando l’ora.
<Bon, allora tu falla qui, io vado nell’altro> mi stampa un bacio sulle labbra, si alza, prende i vestiti ed esce dalla camera.

Entro nella doccia e faccio scivolare sul mio corpo l’acqua calda e non posso fare a meno di ripensare a ciò che è successo nel giro di 10 ore. È vero che ci conosciamo solo da 5 mesi e, probabilmente, qualcuno penserà che sia stata una stupida, ma quello che lega me e Filippo è qualcosa di forte e spero vivamente che non si spezzi mai.

Quando meno te lo aspetti || I R A M A ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora