28/01/2019
Domani sosterrò l’ultimo esame. Mi sono fatta un culo enorme in queste settimane per alzare la media, ma già so che non sarà altissima.
Filippo non l’ho più rivisto a causa della sessione, ma soprattutto prima che se ne andasse non mi ha fatto quella cazzo di domanda!
Cosa ci vuole??
Uomini.Tra due giorni verrà qui Matilde, dice di aver bisogno di staccare prima di ricominciare le lezioni universitarie e vuole andare a fare un giro al mare. Nel nostro posto.
A volte vorrei tantissimo che abitassimo più vicine, poterla vedere più spesso, uscire insieme, fare shopping, andare al cinema a vedere film strappalacrime, mangiare una pizza. Purtroppo, però, sono cose che non potremo mai fare.
Poi penso che l’amicizia vera non è essere inseparabili, ma separarsi e far si che nulla cambi. Ed è vero.È successo che non ci siamo viste per 3 anni, ma ovviamente ci si sentiva al telefono una volta al mese per parlare di quanto accaduto.
L’ho conosciuta al mare nell’agosto 2006, io avevo quasi 11 anni e lei 9. Ricordo che ero sul materassino assieme a mio fratello di 7 anni e mio padre che ci spingeva verso le onde, a causa delle quali ci scontravamo spesso con Matilde, pure lei su un materassino. Aveva queste due codine alte e un sorriso stampato in faccia.
Da lì è iniziato tutto.
<Ciao, vuoi essere mia amica?> chiese lei avvicinandosi poco dopo.
Solo a ripensarci mi viene da ridere. Ne abbiamo passate così tante.Tre anni dopo ci è successa una cosa troppo divertente: io ero rimasta da lei per 3/4 giorni e vicino al nostro ombrellone c’era una famiglia con tre figli maschi, due grandi quanto noi e uno piccolino. Sta di fatto che sti due ci seguivano sempre quando noi decidevamo di andare a fare il bagno e, quando tornavamo all’ombrellone, lo facevano pure loro. Un giorno, dopo pranzo, io e Mati ci dirigiamo in spiaggia e, quando stiamo per arrivare all’ombrellone ci passano a fianco sti due ragazzi e noto che sorridono, mi volto per guardarli e vedo che sono fermi sul lungomare a guardare dalla nostra parte. Ok. Arriviamo all’ombrellone e notiamo un foglietto con una conchiglia sopra, Matilde lo apre e scoppia letteralmente a urlare. Glielo prendo dalle mani e leggo: “Sono il ragazzo di fianco a voi. 333….”. Rimasi senza parole. Essendo molto curiosa, dopo qualche ora decisi di scrivergli, ma poi finì quello stesso giorno.
30/01/2019
Sono le 14 e sto tornando a casa assieme a Matilde e mi sta raccontando quanto successo con Lorenzo. Lui è andato a farle una sorpresa a casa sua il giorno del suo compleanno, il 16, e le ha regalato un bracciale in Swarovski. Hanno passato la giornata assieme e lui si è dichiarato, più o meno.
Sono così felice per lei, se lo merita tutta questa felicità.
<Domani mi porti assolutamente al mare! Non ho ricordi di averlo visto in inverno. Voglio assolutamente andarci!> esordisce Matilde distendendosi sul mio letto
<Ogni suo desiderio è un ordine, madame!> rispondo sarcastica e lei mi fulmina con lo sguardo.
<Allora per prima cosa, andiamo alla chiesetta, poi andiamo verso il centro e poi torniamo sul lungomare per andare fino al faro dall’altra parte> dice esultando
<Ok… anche se quel posto mi ricordo delle cose successe di recente…>
<Ah giusto… Vabbè dai, figurati se è di nuovo lì, sarebbe troppo strano… A proposito ti ha più scritto?>
<No, mette solo like a tutto ciò che pubblico su Instagram, prima non lo faceva. Mi fa innervosire e pure a Fil…> rispondo portando una mano davanti al viso.
<Che palle, proprio ora doveva tornare?!>
<Guarda ci mancherebbe solo che si facesse trovare qui..> dico andando verso il salotto
<Ma sei matta?! Non lo dire più che ti sente!> scoppia a ridere.Passiamo il pomeriggio a parlare e parlare e parlare, fin quando decidiamo di andare in centro a fare aperitivo.
Ci sediamo al bar e un cameriere ci raggiunge: <Sapete già cosa ordinare?>
<Ma ciao Matteo> dico guardandolo, è un amico di mio fratello
<Oddio! Proprio a te pensavo in sti giorni!> esclama dandomi due baci
<Perché?> chiedo titubante
<Parlando con tuo fratello, mi ha detto che stai cercando un lavoro e noi avremo bisogno di qualcuno che ci aiuti…>
<Ah si, ci verrei volentieri, solo che fino a domenica ospito lei, ed è venuta da Sondrio…>
<Guarda, non credo ci siano problemi, puoi venire un secondo dalla titolare?>.
Mi alzo e lo seguo dentro al bar. Mi presenta ad una donna dietro al bancone, giovane, capelli corti neri e pare molto simpatica, tant’è che mi ha detto che inizierò martedì.
Meglio di così!Torno al tavolo e ordiniamo.
<Non ti girare — dice Matilde guardando di nascosto dietro di me — Cazzo mi sa che mi ha riconosciuta>
<Chi è? Mi stai mettendo paura> dico a bassa voce
<Il tuo ex, merda si sta alzando>.
Mi si gela il sangue. Il cuore va a mille, credo che tra poco esca dal petto.
<Ehi ciao> sento la sua voce dietro di me, Matilde lo saluta e io mi giro lentamente.
<Ciao…>
Non capisco tutto questo entusiasmo nel suo saluto.
<Come state? Volete unirvi a noi?> chiede indicando il tavolo dietro.
Mi volto e vedo tutti i suoi amici che mi salutano, io faccio altrettanto.
<Io…> non so che dire, guardo Matilde ma credo nemmeno lei sappia come rifiutare
<Dai su, venite!> dice un suo amico.
Bene.
Faccio un enorme respiro e mi alzo.Aggiungono due sedie e, ovviamente, capito proprio vicino a lui, ma per fortuna vicino a me ho la mia amica.
Mi chiedono come sto, come sta andando con l’università e lo stesso chiedono a Matilde.
<Sapete, si sta frequentando con un altro ragazzo— esordisce il mio ex— Ed è proprio quello per cui lei impazziva…>
Non ci credo, questo è impazzito.
<Senti bello, se ti dà tanto fastidio avresti potuto scegliere me una buona volta> dico guardandolo fisso negli occhi, non so dove abbia preso tutto questo coraggio.Nel frattempo è calato il silenzio.
Prendo il mio bicchiere di spritz e bevo un lungo sorso.Qualcuno cerca di sviare la conversazione in qualcos’altro, ma sento il suo sguardo bruciare su di me e sto facendo tremare la gamba destra in un tic nervoso fino a quando Matilde non appoggia la sua mano sopra per farmi calmare e io la guardo abbozzando un sorriso.
Stanno tutti parlando, ma non so di cosa, la mia stupida mente mi sta facendo ripercorrere quelle due battute tra me e il mio ex.
Cosa ho fatto per meritarmi tutto questo??Decido di andare in bagno e avviso sottovoce Matilde, la quale fa un cenno con la testa.
Mi guardo allo specchio e sento gli occhi che da un momento all’altro scoppieranno. Mi porto le mani davanti al viso e cerco di fare dei respiri profondi.
Suona il telefono. Filippo. Benone.
— Ehi piccola — dice, mi sciolgo
— Ehi, finalmente, ti stavo dando per disperso — rispondo ironica
— Hahaha, no scusa è che sto lavorando molto in questi giorni, ma ti penso sempre —
— Bè per fortuna— dico ridacchiando
— Che succede? — chiede cambiando tono di voce
— Niente niente — merda, riesce a capire sempre tutto pur stando al telefono, nel frattempo esco dal bagno e chi mi ritrovo davanti? Ovviamente il mio ex.
<Dobbiamo parlare> mi dice guardandomi negli occhi
<Non ho niente da dirti> rispondo io
— Chi è? — chiede Filippo dall’altra parte del telefono
— Nessuno — so che non mi crederà mai
<Lo so che mi ami ancora> urla il mio ex dietro di me mentre io cerco di uscire dal bar
— Sei con lui??? — chiede Filippo irritato
— Non sono con lui, l’ho incontrato al bar —
— Che cosa vuole? — chiede
— Non lo so —
<Lui è solo un ripiego> dice il mio ex avvicinandosi
— Io lo ammazzo — ribatte Filippo
— Fil, devo andare, ci sentiamo dopo — dico
— NO! — lo sento urlare ma chiudo la chiamata.<Senti, brutto deficiente! Ci siamo lasciati a causa tua, perché tutto l’amore che professavi nei miei confronti sembra essere svanito nel nulla nel momento esatto in cui ti ho chiesto di scegliere tra me o tua madre e tu, ovviamente, hai scelto lei perché sei un bambino e povera quella ragazza che riuscirà a sposarti e dovrà subirsi quella donna costantemente! Se ci fosse la possibilità di scrivere recensioni su tripadvisor sugli ex fidanzati scriverei di stare molto attente a tua madre!> dico quasi urlando
<Io…>
<Tu un cazzo! Mi hai fatto passare l’inferno, esisteva solo lei, dovevamo fare solo quello che voleva lei. Tu hai fatto la tua scelta? Bene. Ora lasciami vivere la mia vita, perché sono stufa di stare male, di piangere, finalmente sono felice e non voglio che tu ti metta in mezzo. Avresti dovuto pensarci prima…> sento delle lacrime rigarmi il volto, ma cerco di asciugarle velocemente.Mi volto e vedo Matilde che mi fa cenno di andarcene.
Forse sono stata troppo dura. Non voglio che lui stia male, non l’ho mai voluto, però deve capire cosa mi ha fatto passare.🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹
Buongiorno!
Chiedo perdono per non aver più aggiornato, ma sono molto presa con il grest e lo studio che non ho molto tempo, poi ieri sono andata a vederlo! Stamattina, mi sono svegliata e mi son detta "Ma è successo per davvero??", vi giuro che non riesco ancora realizzare di averlo visto, toccato, baciato. E' stato bellissimo.
Fare la fila per 9 ore, stare ammassate, il sudore, la puzza, ne è valsa assolutamente la pena.
Rifarei tutto quanto solo per rivederlo ancora.
Prossima settimana vedo se riesco ad aggiornare due volte, altrimenti solo una.
Ho notato che le stelline sono diminuite. Fatemi sapere cosa ne pensate!
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Quando meno te lo aspetti || I R A M A ||
ChickLitE' una storia in cui sono mescolate realtà ed immaginazione. Caterina ha 22 anni, deve laurearsi ed è fidanzata da molti anni con un ragazzo, che però è costretta a lasciare per sempre. Successivamente conosce un ragazzo, famoso, il quale le cambie...