Quando meno te lo aspetti...
È il 15 novembre, domani è il mio compleanno. Il primo compleanno che passo totalmente sola, da single.
Stento ancora a crederci.
Nessuna festa, niente alcol, probabilmente mia mamma comprerà dei pasticcini da mangiare dopo cena, dopodiché finirà lì, loro andranno a dormire verso le 21.30/22 e io rimarrò sveglia a disperarmi o a guardare qualche serie tv.
Diventerò ancora più vecchia. Che poi odio dire quanti anni ho effettivamente. Ci sono molte donne che dicono di avere 35 anni quando è evidente che ne hanno di più. Io mi sono fatta più furba e mi sono fermata a 18 anni. E domani farò 18 anni+5. Oh mio dio, è tantissimo. Ricordo ancora quando dicevo 18+1.Sono vecchia e sola, chi mi prenderà mai adesso?? E io che volevo fare figli prima dei 30!
Ora che mi trovo qualcuno che non sia un caso umano, che ci si frequenti, ci si fidanzi, faccio prima a morire.
Ho capito. Rimarrò zitella.
È meglio se inizio a vedere qualche casa in cui andare a vivere sola con i 10 cani che avrò.La giornata passa stranamente velocemente e dopo che tutta la mia famiglia è andata a dormire, mi metto a guardare la tivù, distesa sul divano con la copertina in pile. Non avrei dovuto. Mi sono addormentata.
Mi sveglio di soprassalto a causa della suoneria e della vibrazione del telefono e noto l’ora: 00.01. Cerco di leggere con gli occhi socchiusi chi sia sto/a disgraziato/a… Filippo. Ma non aveva detto che non si sarebbe più fatto sentire?!- Pronto? — rispondo cercando di non avere la voce da addorrmentata
- Stavi dormendo? — chiede lui ridendo, ma che cazzo ha da ridere questo?
- No — secca
- Volevo augurarti buon compleanno — percepisco un tono quasi felice
- Ah già, grazie — impassibile
- Volevo dirti un’altra cosa…— qualche secondo di silenzio, probabilmente aspettava che dicessi qualcosa, ma evito —…mi dispiace per come ci siamo lasciati l’ultima volta, sono stato uno stronzo—
- Sai cosa mi fa incazzare di te?! Che prima fai tutte le tue cazzate e poi torni con la coda tra le gambe. Io non sono una persona paziente e non sono una che dice “va bene la prima, la seconda e la terza”, io sono una che già dopo la seconda mi fai girare il cazzo— cerco di dire con tono pacato dato che i miei stanno dormendo
- Hai ragione, ma io sono fatto così, sono uno stronzo e dico sempre le cose sbagliate —
- Non è colpa mia se sei così e non posso farci niente. Sappi che con me è un problema. Tra un mese fai anche tu 23 anni, credo sia arrivato il momento di maturare, no?! —
- Si hai ragione…—
- Certo che ho ragione, io ho sempre ragione — sbotto io
- Dove sei? — mi chiede lui cambiando completamente discorso
- A casa, dove vuoi che sia?! — quanto è imbecille
- Si ma dove?—
- Ma a te cosa frega scusa? — perché deve farmi perdere la pazienza? Come lo fa lui non lo fa nessuno.
- Devi uscire — non capisco se sia un consiglio o un’imposizione
- Io faccio quel cazzo che mi pare…— sbotto io —e ora me ne vado a dormire…—
- Aspetta! Esci, per favore— dice tutto d’un fiatoSbuffo, prendo la giacca ed esco.
C’è un mega cartellone attaccato al mio cancello: “Mi dispiace per tutto. Sono pronto a cambiare per poter stare con te, perché io voglio stare con te. Tanti auguri principessa”.Lui sbuca da dietro.
<Pensi che questo basti per farti perdonare?> dico avvicinandomi al cancello
<Non credo sia abbastanza, ma sono pronto a fare i salti mortali per te> dice passandosi una mano tra i capelli
<Immagino sia stata quella disgraziata a spifferarti la mia via…> dico con tono minaccioso
<Bè certo, mi pare ovvio> sorride. Merda.
Ci guardiamo per qualche secondo in silenzio.
<Dove hai intenzione di stare questa notte?> chiedo rompendo il silenzio e anche curiosa
<In macchina> risponde facendo dei cenni con la testa
<Sei così fortunato ad aver trovato una persona generosa e umana come me, ma sappi che nonostante abbia il letto matrimoniale, dormirai sul divano> dico nascondendo un sorriso. Lui ride.Lo faccio entrare dicendogli di non fare casino, gli faccio vedere dov’è il bagno e intanto gli procuro un cuscino e una coperta più grande; tolgo i cuscini del divano cosicchè possa stare più largo. Poi vado in cucina e scrivo un biglietto ai miei per quando si sveglieranno.
“A chiunque si svegli prima di me: il ragazzo che sta in sala è un mio amico, l’ho conosciuto quando ero da Matilde e mi ha fatto una sorpresa per il mio compleanno. Non ho voluto farlo dormire nella sua macchina e quindi l’ho messo sul divano”.Lui arriva in salotto.
<Ti ho preparato tutto, mia madre si sveglia verso le 5, quindi non prendere paura, mio padre invece verso le 6/6.30. Buonanotte…e grazie…> dico sottovoce
<Buonanotte> risponde lui sorridendo.
Mi distendo a letto e inizio a pensare.
Stranamente è tornato. Di nuovo.
Questa ragazzo mi farà impazzire prima o poi.
È bipolare, ma non ho mai visto nessuno così e, soprattutto, è incoerente ai massimi livelli.Ovviamente non riesco a dormire al solo pensiero di avere lui in salotto. Mi alzo piano piano e vado a vedere se stia dormendo.
È con il telefono in mano. Prendo coraggio e decido di sedermi sull’altro divano. Lui prende paura.
<Bel pigiama> ironizza lui. È veramente bello, il pigiama intendo, i pantaloni sono in pile e la maglia è con del pelo sofficioso, in più ci sono due occhi e un naso di un orsetto. Quindi è molto bello.
<È più bello di te sicuramente e lui non mi abbandona nel momento del bisogno, ovvero quando c’è freddo> cerchiamo di trattenere una risata.
<Non riesci a dormire?> chiede lui mettendosi seduto e facendomi segno di andare vicino a lui e così faccio.
<No… E tu?>
<Ho un po’ di pensieri per la testa> risponde abbozzando un sorriso, a mio parere falso
<Ah… tu hai dei pensieri? Io cosa dovrei dire dato che ti sei presentato a casa mia per il mio compleanno dopo il “litigio” che abbiamo avuto?— dico mimando le virgolette— Io non ne ho di pensieri…no…> ribatto io incrociando le braccia e lui mi da una piccola spinta con la spalla.In Ritornerai da me dice “Poi cercarsi di nuovo senza fine”, è esattamente quello che succede a noi. O meglio, che fa lui, perché è lui che se ne va e poi torna, quindi effettivamente fa bene a scrivere una canzone su di me e intitolarla Tornerò da te, è esattamente quello che fa e non capisco se lo stia facendo apposta per scrivere la canzone o è veramente così rincoglionito.
Mi risveglio dai miei pensieri e lui sta guardando il vuoto.
<A che pensi?> gli chiedo sottovoce
<A quante occasioni ho perso a causa del mio stupido carattere> risponde guardandomi
<Non posso non darti torto, effettivamente sei un po’ coglione, sì, mi dispiace ma è questa la realtà> dico con tono ironico, ma vero e lui non riesce a trattenere un sorriso
<Mi dispiace veramente tanto se ti ho fatto stare male, non l’ho fatto intenzionalmente>
<Bè! Ci mancherebbe che tu lo faccia apposta guarda! —sbotto nascondendo un sorriso, non posso non sorridere quando c’è lui— ora mi dici che ti è preso quel giorno?>
Mi prende la mano, <Avevo paura, ma in verità ce l’ho tuttora, di non riuscire a renderti felice e pensavo che allontanandoti e non facendomi più sentire, saresti potuta andare avanti con la tua vita e io con la mia… —mi guarda negli occhi nonostante nella stanza ci sia poca luce —Però poi ho pensato molto, ho continuato a scrivere quella canzone e mi sono reso conto di aver fatto la cazzata più grande di tutta la mia vita> sorride
<E…?> dico io aspettando con ansia quelle parole che volevo sentirmi dire
<E poi ho ripensato al nostro bacio e ogni volta che ci penso il mio cuore perde dei colpi tipo —sorride abbassando lo sguardo, mentre io non riesco a togliergli gli occhi d’addosso —Sono passati 4 mesi da quando ci siamo conosciuti, ma sono stati 4 mesi di alti e bassi, forse più bassi che alti, ma ho capito una cosa…> si ferma e sento il mio cuore andare velocissimo
<Cosa?> chiedo con una voce tremolante
Lui sorride con la lingua tra i denti, <Ho capito che non voglio perderti e che voglio conoscerti il più possibile… Come ho detto prima fuori, farò i salti mortali per te —porta la mia mano vicino alla sua bocca e ci stampa un bacio —Quindi… Piacere, io sono Filippo> dice sorridendo a 32 denti
<Caterina, piacere> non riesco a trattenere una risata.
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Quando meno te lo aspetti || I R A M A ||
ChickLitE' una storia in cui sono mescolate realtà ed immaginazione. Caterina ha 22 anni, deve laurearsi ed è fidanzata da molti anni con un ragazzo, che però è costretta a lasciare per sempre. Successivamente conosce un ragazzo, famoso, il quale le cambie...