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Buongiornoo
Allora, questo capitolo non inizierà come i precedenti, ovvero "Quando meno te lo aspetti..", principalmente perchè non mi viene più in mente nulla, sono un po' priva di idee sotto questo aspetto. Però se a voi viene in mente qualcosa, ditemelo pure!
Avete visto la finale?? Ha vintoo, ma era ovvio che avrebbe vinto lui🤗
Spero vi stia piacendo la storia!
Baci😘🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹
Quando si può parlare di amore? Insomma, l’amore per un figlio si ha da quando senti che è dentro di te, ma l’amore verso un’altra persona?
Una persona che non è parte di te intendo. Come si fa a capire che provi amore per una persona? Magari qualcuno banalmente risponde che senti le farfalle nello stomaco, ma potrei dire che magari io abbia problemi intestinali e quindi non riuscirei a capire quale sia una delle due. Per carità, è così bello dire che senti le farfalle nello stomaco, ma è una cosa che si dice ai bambini, no? Io credo di essere abbastanza grande (purtroppo) e non mi accontento di una risposta del genere.La mattina successiva mi sveglio con queste domande che mi assillano, ma la cosa più preoccupante è: Perché sto pensando all’amore??
Però non posso fare finta di nulla e, non avendo nessuno con cui parlarne mi affido al web scrivendo esattamente “Quando si può parlare di amore?”. Apro il primo link.
“Non sei più tu che comandi… Quando sei innamorato… Quando il tuo cuore batte forte per un’altra persona… non sei più tu che comandi… è lui! Certe persone quando sono innamorate si trovano in difficoltà e hanno bisogno di aiuto. L’uomo non sa perché si innamora, l’uomo viene travolto e basta.”Il cuore è il motore di tutto, del tuo corpo, del tuo cervello e dell’amore.
Ma perché sto pensando a queste cose?
Forse sto iniziando a provare qualcosa di troppo nei confronti di Filippo?
Non lo so nemmeno io, ma qualcosa credo che si sia mosso dalla scorsa notte.Dicono che prima dell’amore ci sia l’innamoramento, un momento magico in cui accetti di tutto, pure i difetti. Bè, allora credo di non esserci ancora arrivata, dato che i difetti di Filippo non li ho mai accettati, ma criticati aspramente.
O forse da ieri sera è veramente cambiato qualcosa?Ma come potrei mai innamorarmi di un bipolare? Certo, mi ha detto che cambierà, ma come faccio ad esserne sicura? Mettiamo che ci proviamo e io mi buttassi completamente tra le sue braccia, se dovesse tornare come prima? Non lo so ancora cosa farei, ma di certo ho bisogno di più certezze da parte sua.
Ho letto che prima dell’innamoramento, però, c’è l’infatuazione, la cotta, fase in cui non si conosce tutto dell’altra persona. Probabilmente con l’infatuazione non si ama qualcuno ma qualcosa: ci attrae un insieme di qualità piuttosto che una persona concreta con i suoi pregi e soprattutto i suoi limiti.
Forse siamo ancora fermi qui.Sento la porta della camera aprirsi e prontamente blocco il telefono e faccio finta di dormire. Con quella poca luce che entra capisco subito che si tratta di Filippo. Mi chiama a bassa voce e si mette seduto sul mio letto.
<Ti ho preparato la colazione> dice sempre a bassa voce
<È presto> mormoro facendo la voce da finta addormentata
<Bè si, ma così possiamo andarci a fare un giro… Tua madre mi ha detto che c’è il mercato oggi, potresti portarmi in giro a farmi vedere la tua città> dice con una voce entusiasta
<Va bene, basta che la smetti di rompere> dico mettendomi seduta
<Ooh acidella stamattina, è la vecchiaia che ti porta ad essere così?> dice soffocando una risata, io gli tiro un cuscino per poi alzarmi e andare in bagno.Quando poi vado in cucina, lui è lì ad aspettarmi con tutta la sua bellezza.
Ah no, aspettate, mi ha dato dell’acida stamattina, quindi niente smancerie.
Facciamo colazione e poi ci prepariamo per uscire. Mentre siamo per strada e gli dico dove deve andare, rispondo ai vari messaggi di auguri che mi sono arrivati. Persone che si fanno sentire solo in momenti come questi.Facciamo un giro nel centro della mia città fermandoci alle bancarelle del mercato a vedere se ci fosse qualcosa di carino.
Non avendo trovato nulla lì, continuiamo il nostro giro dei negozi e decidiamo di entrare da Scout.
Dopo vari “che bello, oddio guarda questo” per tutti i maglioni che prendo in mano, Filippo dice:
<Dai provati questo, no?> indicando quello che ho in mano.
Vado in camerino e mi spoglio per provare il maglione bordeaux.
<Ti sta molto bene —dice Filippo guardandomi —e poi questo colore ti dona> continua sorridendo e squadrandomi, la mia faccia diventa come il maglione.
<Grazie, però costa troppo> ribatto facendogli segno di uscire dal camerino in quanto devo cambiarmi.
Tolto il maglione, lo passo a Fili poichè lo mettesse a posto. Mi vesto ed esco dal camerino e vedo Filippo alla cassa intento a pagare. Mette via il portafogli e girandosi verso di me dice:
<Tieni, è il mio regalo> sorride e mi porge il sacchetto
<Oh mio dio, non dovevi> dico entusiasta e abbracciandolo.
Continuiamo a fare il nostro giro per poi tornare a casa perché mia mamma ci sta aspettando per il pranzo, mentre mio padre e mio fratello sono a lavorare.Nel pomeriggio andiamo a prendere un gelato e ci raccontiamo un po’ di cose. Gli parlo dei miei e di quello che mi ricorda la gelateria in cui stiamo ora. Quel posto è pieno di ricordi per me. Sono successe un sacco di cose, ma cerco di ometterne alcune in quanto non sono ancora del tutto pronta a raccontargliele.
Stiamo parlando e ridendo quando vedo passare di fronte a noi una macchina, una Lancia Y beige e vedo perfettamente chi la sta guidando.
È ferma, davanti a noi, a causa del traffico. Io sono pietrificata, non riesco a proferire parola e sento Filippo che mi chiama, ma lo sento come se fosse lontano. Sento anche il mio cuore che accelera sempre più, ho la nausea e sento che sto tremando.È lui. Il mio ex. Il mio primo amore, il primo a spezzarmi il cuore in piccolissimi frammenti. Anche lui mi sta guardando, ma non riesco a reagire, non riesco ad alzarmi e andarmene, sono paralizzata.
Credo che Filippo lo abbia capito, in quanto si mette davanti a me in ginocchio.
<Ehi, guardami> mi prende il viso tra le sue mani, io distolgo lo sguardo e lo poso su di lui, sento gli occhi pieni di lacrime
<Mi sento male> dico con una voce flebile, a malapena mi ha sentita
<Ci sono io qui, non ti preoccupare>.
Mi prende e mi aiuta ad alzarmi per andarcene, ma noto con uno sguardo veloce che la macchina è parcheggiata dall’altra parte della strada e lui è dietro a noi.
<Ciao> la sua voce mi fa perdere dei colpi al cuore, Filippo mi guarda cercando di capire cosa avrei fatto.
Io deglutisco e cerco di calmarmi, non voglio fargli vedere che sto ancora così tanto male.
<Ciao…> rispondo io staccandomi da Filippo, il quale continua a tenere un braccio dietro la mia schiena.
<Volevo augurarti un buon compleanno> dice con un mezzo sorriso e avvicinandosi
<Grazie> rispondo senza esternare emozioni, non ci riesco.
Rimaniamo qualche secondo in silenzio e lui non riesce a distogliere lo sguardo da Filippo, credo volesse sapere chi fosse, così interrompo il silenzio.
<Lui è Filippo, è…> vengo interrotta proprio da lui che si avvicina al mio ex stringendogli la mano ed entrambi esordiscono con un: <Piacere>, ma non so quanto fosse “piacevole”.Poi il mio ex mi saluta facendomi di nuovo gli auguri e se ne va.
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Quando meno te lo aspetti || I R A M A ||
ChickLitE' una storia in cui sono mescolate realtà ed immaginazione. Caterina ha 22 anni, deve laurearsi ed è fidanzata da molti anni con un ragazzo, che però è costretta a lasciare per sempre. Successivamente conosce un ragazzo, famoso, il quale le cambie...