Capitolo 14

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Se quel giorno non ci fosse stato Filippo, non so come sarebbe andata a finire, ma sicuramente male. Per tutto il tragitto nessuno dei due osò dire qualcosa, ero ancora sotto choc.

È il 20 dicembre è il compleanno di Filippo e sono in treno diretta a Monza, in realtà mi fermo a Milano e Lorenzo verrà a prendermi in stazione e ovviamente Filippo non ne è a conoscenza.

Quella sera ha organizzato un'uscita con i suoi amici e ovviamente ci sarò anche io. Andrò a casa di Lori per darmi una sistemata e poi usciremo. Sono molto emozionata.

Sono le 17.15, scendo dal treno, esco dalla stazione e vedo Lorenzo venirmi incontro, ci salutiamo e dice:

<Sono così contento di vederti, non sai quanto abbia combattuto con Filippo in sti mesi per la cazzata che ha fatto al mare> mi prende la valigia e ci dirigiamo verso la macchina.

Ci mettiamo meno di un'ora per arrivare a Monza e lungo il tragitto mi ha parlato molto di Filippo, mi ha raccontato molte cose di cui non ero a conoscenza e che mi hanno fatto capire i motivi per cui lui sia così.

<Spero non si incazzi se verrà a sapere che ti ho raccontato queste cose> dice continuando a tenere gli occhi sulla strada.

<Tranquillo, farò finta di non sapere nulla se me le dirà, promesso> rispondo sorridendo e lui fa altrettanto.

Arrivati a casa sua, la madre rimane a bocca aperta a vedermi, ma lui la rassicura dicendo che sono lì per Filippo.

Mi fa appoggiare le mie cose e poi decido di andarmi a fare subito una doccia, così poi basta che mi trucco, in quanto i capelli li ho preparati la mattina prima di partire.

Quando esco dalla doccia sento delle voci provenire da fuori il bagno e poi vedo illuminarsi lo schermo del telefono:

-    Non uscire, lui è qui – mi scrive Lorenzo, merda e tutte le mie cose sono nella camera, penso portandomi una mano sulla fronte.

Rimango chiusa in bagno per 15 lunghissimi minuti, poi si illumina di nuovo lo schermo:

-    Puoi uscire, io sto andando via con lui, ci metto poco, promesso, tu fai come se fossi a casa tua

-    Va bene, grazie

Esco finalmente dal bagno e in quel momento arriva sua madre.

<Per fortuna ho avvisato subito Lorenzo che c'era Filippo di sotto e ha nascosto le tue cose nella mia camera, vieni> dice andando nella camera

<Grazie mille signora, gentilissima> dico sorridendo

<Sto preparando le cotolette con patate, spero ti piacciano> esorta la madre

<Tutto ciò che è fritto mi piace— rispondo ridendo —se vuole le do una mano, lo faccio volentieri> continuo

<Tranquilla cara, non vorrei che ti impuzzolentissi a causa dell'olio fritto> mi risponde in tono molto gentile

<Bè mi permetta allora di preparare il resto> la seguo in cucina e inizio ad apparecchiare.

Dopo 10 minuti circa ritorna Lorenzo, io sono in camera seduta sul letto a messaggiare con Filippo. Lori entra e si appoggia al muro.

<Quanto è rompicoglioni quel ragazzo> dice togliendosi il giubbotto e io scoppio a ridere

<Cos'è successo?> chiedo divertita dalla sua espressione

<Non posso dirtelo— dice sedendosi di fianco a me —stai messaggiando con lui?>

<Si, ma perché non puoi dirmelo?> chiedo incuriosita

Quando meno te lo aspetti || I R A M A ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora