#Amore
«Non respiro.»biascica Andy per la milionesima volta. «Raffreddore di merda.»
Lo osservo accasciarsi sulla sedia del tavolo e lanciare occhiate in giro per la mensa. Gli accarezzo i capelli. «Mi dispiace, ti è venuto per colpa mia»dico ripensando al casino di ieri sera.
«Oh, fa niente.»borbotta sbadigliando. «Alla fine è stato divertente vederti sfasciare un locale in meno di un minuto.»
Stringo le labbra cercando di trattenere il sarcasmo, e noto il riccio entrare in mensa con Avril. La stronza gli stampa un bacio sulla guancia e mi lancia un'occhiata di sbieco prima di raggiungere il suo tavolo con passo suadente, mettendo in mostra la sua camicetta rossa scollata. Proprio lei doveva scegliere per fare quella cosa, tra tutte le ragazze che ci sono?
«Calmati, baby.»esclama dolorante il biondo a bassa voce. «O mi strapperai tutti i capelli.»
Abbasso lo sguardo innervosita e mi accorgo che i ciuffi dorati di Andy sono martoriati dal mio pugno con forza. Allento la presa, totalmente confusa, e mi ricompongo sulla sedia. «Scusami.»
«Ciao ragazzi.»saluta Gab sedendosi accanto a me. «Come va?»
L'altro, ancora accasciato sul tavolo, alza un pollice. Io mi limito ad un «bene».
«Sei sicura?»mi scruta meglio. «Sembra che ti abbiano appena rubato un pacco di tortillas.»commenta tirando fuori dallo zaino il pranzo. «Hai la faccia da incazzata.»
«Non ho la faccia da incazzata.»ribatto incrociando le braccia. «Non sono incazzata.»
Lancia un'occhiata stranita al biondo davanti a noi, ma ha gli occhi chiusi e non sta prestando la minima attenzione al discorso. «E allora perché quella faccia?»
Caccio i pugni stretti nelle tasche della felpa, e sbuffo. «Questa è la mia faccia okay?»sbotto, facendo sobbalzare Andy. «Se non ti va bene, non la guardare.»
Aggrotta le sopracciglia e allarga le narici, segno che si sta arrabbiando. «Perchè non dovrei guardarti?»
«Ah, non so.»dico a denti stretti. «Chiedilo ad Avril, lei sicuramente saprà come aiutarti.»
«Si può sapere che cosa stai blaterando?»chiede avvicinandosi pericolosamente. Rimango un po' spiazzata per la sua troppa vicinanza, riesco a vedere il verde dei suoi occhi scurirsi lentamente e le iridi dilatarsi.
Deglutisco silenziosamente, le mani iniziano a tremare senza motivo. Ho assistito ad un semplice bacio sulla guancia tra lui e l'altra, e sono andata fuori di testa. Ma perché?
Non sto capendo niente.«Io... Devo andare.»sussurro, per poi alzarmi e correre via. Percepisco molti sguardi addosso, ma poco importa.
Appena svolto l'angolo mi appoggio ad un armadietto, ho il fiato corto e il cuore che viaggia senza sosta. Non era mai successo di litigare così, tra me e Gab. Di solito ci stuzzichiamo e basta, ma oggi è successo qualcosa, lo sento. È come se una parte di me si fosse svegliata improvvisamente da un lungo intorpidimento dopo aver osservato i suoi occhi verdi così da vicino. Eppure quegli occhi color prato ce li ho davanti ogni giorno, perché stavolta avrei dovuto vederli in modo diverso?
Sospiro ancora più confusa di prima, e appoggio la schiena all'armadietto chiudendo gli occhi. Com'è difficile la vita da adolescente.
«Q-quello sarebbe il mio armadietto.»
Sobbalzo sbattendo la nuca allo sportellino di metallo. «Aia.»sbuffo scocciata, ma appena noto la ragazza davanti a me strabuzzo gli occhi.
«Scusami.»dico spostandomi. Scuoto la testa, accorgendomi di aver chiesto scusa già tre volte. «Cioè, fa pure.»
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THE OUTLANDISH CLUB
Teen FictionStoria vincitrice del Wattpad's Got Talent nella categoria Teen fiction. Storia vincitrice del Beautiful Contest nella categoria Romanzi Rosa. «Non riesco a capire se tu sia una hippie, una strana o una pazzoide con strani gusti in fatto di stile.» ...