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#Parolacceagogo

«No mamma!»urlo spiaccicando la faccia al finestrino.«Non puoi farmi questo!»

La vedo alzare gli occhi al cielo attraverso il vetro disperata per poi aprire la portiera con uno scatto. Per poco non cado sul marciapiede sporco!

Mi tiro su con una smorfia. «Simpatica come la fetta di pane che cade dalla parte della nutella, vedo.»

«Credo che prima o poi mi verrà un'ulcera al cervello.»sbuffa indicandomi con il mento.

Allargo le braccia. «Stai scherzando spero.»esclamo allibita. «Mi stai portando al patibolo!»

Si ferma improvvisamente e poggia una mano sulla mia spalla con sguardo annoiato. «Katny, stiamo andando a riprendere Mister Becco dalla clinica, non ti ho detto di farci una vacanza di un anno alle Bahamas.»sibila contenendo l'istinto omicida.

Fingo un sorriso e le do una pacca sulla mano. «Beh però se proprio insisti posso anche farla una vacanzina alle Bahamas.»

Gira sui tacchi fingendosi arrabbiata mentre a grandi passi raggiunge la struttura bianca davanti a noi. «Giuro che un giorno di questi ti disconosco.»

«Ma te mi hai detto che posso fare una vacanza...»

«Katniss.»dice passandosi una mano sul viso.

«Mamma.»

«Katniss.»

«Madre.»

«Katniss.»

«Mammina.»

«KATNISS.»

«OKAY.»alzo le mani. «La smetto.»ridacchio raggiungendola. Sbuffa un'ultima volta prima di premere velocemente il campanello dello studio, e mi lancia un'occhiata ammonitrice a cui rispondo con uno sguardo angelico.

Per fortuna dopo pochi secondi Ryan entra nel nostro campo visivo aprendo la porta a metà. Ci regala un sorriso gentile. «Oh, buon pomeriggio.»esordisce sistemandosi gli occhiali sul naso. Indossa il camice bianco, perciò oggi non posso vedere di che colore è la sua camicia da boscaiolo.

«Ciao Ryan.»saluta entusiasta mia madre sembrando una Spice Girls. «Come va?»

«Bene.»risponde educato. «Entrate pure.»e apre di più la porta per farci passare.

Lo studio è piccolo, la sala d'attesa quadrata è stracolma di vecchietti e bambini con animali domestici moribondi nelle gabbie. Sorrido tra me e me quando mi immagino quella sottospecie di foca verde con le ali al posto di un povero coniglietto con una fascia in testa.

Basterebbe solo un innocente e piccolo colpo...

«Katniss.»mi richiama mia madre stranita.«Non vieni?»chiede indicando una porta a vetri in fondo alla sala.

Mi ricompongo e annuisco svogliata. «mmm-mmm.»

Seguo i due piccioncini che si lanciano occhiate complici e sorrisini ebeti fino a che non entriamo in una stanza con un bancone lustro. È pulita e luminosa, è solo che c'è un'unica pecca.

Mister Becco sta camminando indisturbato lì sopra.

«Ti ricordavo più reattivo.»dico all'animale senza speranza.«Ah già!»esclamo poi fingendomi sorpresa.«Non hai un cervello. Ecco spiegato il tutto.»

In tutta risposta sbatte le ali indispettito. «Stronza!»gracchia venendo verso di me.«Stronza!»

Faccio un passo indietro andando a sbattere contro il petto di Ryan, che mi lancia un'occhiata sconsolata. «Mi dispiace, non ho potuto fare granché.»bisbiglia tossicchiando. «È sempre un po' fuori di testa.»

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