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#XFattoria





«Allora.»esordisco lisciandomi la coda. «Chi sono?»chiedo girando su me stessa.

Gab, spaparanzato su un cuscino lanciato sul pavimento, piega la testa verso sinistra e assottiglia lo sguardo, mettendomi un po' in imbarazzo. «Sei Rihanna?»

Poggio la mano sul fianco, e fingo uno sbuffo. «Nah.»lo snobbo, guadagnando una risata da parte del biondo che si stravacca ancora di più sul letto del riccio. Si mette a pancia in giù, e allunga una mano verso il cartone di pizza con il gelato al cioccolato sopra. «Sei per caso Selena Gomez?»

Alzo le braccia al cielo. «Andy, porco tombino straboccante di merda, ti ho già detto due minuti fa che non sono lei.»

«Ah.»aggrotta le sopracciglia. «Non me lo ricordavo.»biascica infilandosi in bocca una fetta di prelibato cibo da asporto. Appena aveva saputo della serata andata allo scatafascio si era avventato qui senza neanche controbattere, facendomi capire per l'ennesima volta quanto fosse importante la nostra amicizia.

«Certo.»borbotto infastidita. «Hai l'Alzheimer.»

«Ho capito!»urla Gab strabuzzando gli occhi. «Sei Amy Winehouse?»

Andy aggrotta le sopracciglia di nuovo. «Che c'entra ora la casa del vino?»

Ci giriamo entrambi e gli lanciamo un'occhiata di fuoco che lo zittisce subito, per poi tornare come prima.

Scuoto la testa con un sorrisetto. «No.»

Vedo quei ricci sobbalzare mentre i suoi occhi verdissimi mi osservano con più attenzione.

E pensare che neanche un'ora fa eravamo in questa stessa stanza, da soli. Il ricordo delle sue labbra sulle mie mi riempie la schiena di brividi, e sbatto le ciglia per riprendermi.

In realtà non so nemmeno se stiamo insieme, adesso.

Tecnicamente dopo che due persone si baciano dovrebbero essersi messe insieme, giusto? Oppure il maschio deve corteggiare la femmina fino a quando lei non dà il via libera?

No no aspetta, quello funziona solo per gli animali. Ma l'uomo è un animale, no?

Okay, il mio cervello sta andando a puttane.

«Mi arrendo.»farfuglia il biondo spiaccicando la faccia sul materasso. «È impossibile.»

Alzo le spalle compiaciuta, e mi liscio la coda. «Ma sono Ariana Grande, ovvio.»spiego vittoriosa. «Siete proprio delle schiappettine, tesori.»

«Ma dai!»ride di gusto il riccio. «Beh, in effetti, l'altezza è la stessa.»

Spalanco la bocca. «Come osi beffeggiarti della mia media statura?»

Continua a ridere tenendosi la pancia mentre mangiucchia le croste della pizza che avevo lasciato nel cartone, e il biondo si alza stiracchiandosi la schiena. «Adesso sta a me!»

«Oh si.»ribatte Gab smettendo di ridere. «Le parrucche e il resto però sono nello sgabuzzino.»

«Cosa?»sbarra gli occhi Andy risdraiandosi sul letto. «E io devo camminare quasi un minuto per prendere una misera parrucca?»chiede allibito. «No grazie.»

Mi tolgo l'elastico dai capelli e me li sistemo, ma rimangono comunque un nido di facoceri. «Tranquillo, nonna, ci vado io.»ed esco dalla stanza dirigendomi verso questo dannato sgabuzzino.

Appena apro la porticina in fondo al corridoio sgattaiolo dentro una piccola stanzetta dai muri scaffanalati e leggo le etichette incollate ai vari cassoni incastrati sopra le lastre di acciaio.

THE OUTLANDISH CLUB Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora