#Campeggioconaggeggio
(Ho scritto a caso:-))Butto in terra con un ringhio il mio sacco a pelo e mi ci siedo sopra. «Questa deliziosa vacanza in famiglia è iniziata nel migliore dei modi.» commento ironica. «Adesso ci manca pure che un grizzly si unisca a noi a bruciacchiare i marshmallow riempiendoci di leccate affettuose e carezze animalesche.»
Ryan inspira con quel solito sorrisetto pacato che mi sta mandando in bestia, e apre il borsone che aveva issato sulla spalla. Ne tira fuori quattro bustone e ne passa una a ognuno. «Queste sono le vostre tende.»spiega riportando gli occhiali in cima al naso. «Sapete montarle?»
Alzo un sopracciglio e mi alzo sicura. «Pff, è un lavoro da ragazzi. Tutti sanno montare una tenda.»ribatto aprendo la busta e svuotandola. Un sacco di cianfrusaglie mai viste cadono a terra con un tonfo, e la mia sicurezza vacilla un po'.
Ma sì dai! Basta leggere le istruzioni, seguirle passo passo, e voilà. Non dovrebbe essere così difficile.
Raccatto il foglietto in cui dovrebbero esserci scritti i vari passaggi da attuare, ma osservo con una punta di astio che le parole sono incomprensibili alla mia mente eccellente. Poggio una mano sulla fronte, cercando in tutti i modi di darmi una calmata. «Spiegatemi perché compriamo roba cinese invece di affidarci al mercato americano.»
Mia madre si tira indietro i capelli scarruffati con un gommino e mi fa l'occhiolino. «Perchè costa meno.»
Reprimo un urlo e, con le ginocchia a terra, cerco di vedere quali oggetti riescono ad incastrarsi e quali no. Se non si incastrano sono pezzi in più. Sorrido tra me e me. Ragionamento perfetto.
«Ti serve una mano?»si avvicina Marta sfiorandomi la spalla. Guarda di sbieco la mia creazione che per ora assomiglia più a un frammento di arte moderna, che ad una tenda.
Le sorrido cercando di essere gentile. «Nah. Stavo solo giocando.»rispondo impettendomi. «Adesso inizio a montarla seriamente.»
Tre ore dopo
«Mi spieghi perché hai costruito un gabinetto di ferro?»chiede colei che mi ha messo al mondo con un'espressione concentrata e le mani sui fianchi. «Perchè dovevi costruire una tenda, non un gabinetto di ferro.»
Inclino leggermente la testa e incrocio le braccia al petto, osservando come ho artisticamente unito i pezzi che mi erano stati dati. «L'idea di partenza era di creare un fenicottero, ma grazie per il complimento.»
«Secondo me è un uomo seduto.»esordisce Marta picchiettando l'indice sul mento. «Ci sono le braccia, le gambe, e anche la testa è...»
«Okay.»taglio corto. «Grazie mille.»
Ryan mi regala un'occhiata compassionevole. «Non te la prendere.»mi bisbiglia nell'orecchio. «Se vuoi possiamo vendicarci portando Mister Becco alla clinica per un controllo più approfondito.»
«ODDIO SÌ!»urlo saltando, le braccia allargate e gli occhi fuori dalle orbite. «Sarebbe fantastico!»
Mia madre si gira verso di noi con una faccia sospettosa. «Cosa sta succedendo?»
Il mitico boscaiolo (in arte veterinario) si tira su le maniche della camicia di flanella, e le sorride divertito. «Oh niente, le ho proposto di andare a prendere della legna per il fuoco mentre io farò la sua tenda.»fa spallucce. «Niente di che.»
STAI LEGGENDO
THE OUTLANDISH CLUB
Teen FictionStoria vincitrice del Wattpad's Got Talent nella categoria Teen fiction. Storia vincitrice del Beautiful Contest nella categoria Romanzi Rosa. «Non riesco a capire se tu sia una hippie, una strana o una pazzoide con strani gusti in fatto di stile.» ...