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#Cocacolapepsicola



«Mamma non ho voglia.»

«E invece sì, ne hai molta.»ribatte fermando la macchina.«Su su, io alla tua età scalavo i grattacieli con il mignolo del piede destro!»

Alzo un sopracciglio e apro la portiera con uno sbuffo. «Impessionante.»esclamo ironica.«E poi cosa succedeva? Ti svegliavi e ti accorgevi che era un sogno?»

Sospira e si passa una mano sul viso. «Non potevo comprare le caramelle a sedici anni invece di procreare un mostro del sarcasmo?»borbotta fra sé e sé.

Sorrido angelica e le lancio un bacio prima di chiudere la portiera e avviarmi verso la casa-famiglia Roden.

Ma appena sento suonare il clacson mi volto e ritrovo la macchina parcheggiata come prima.

Allargo le braccia, confusa.«Dovrebbe essere uno scherzo?»

Abbassa il finestrino e mi lancia un'occhiata divertita. «No, quelli me li serbo per la sveglia mattutina.»shignazza.«Comunque mi ero dimenticata di dirti che la cena con i figli di Ryan è stasera.»

Sbarro gli occhi.«E me lo dici così?»chiedo allibita.«Lo sai che il mio cuore è molto delicato?»

«Certo.»sbuffa premendo un bottone sul cruscotto.«Com'è andata ieri sera con Gab?»

Mi gratto la pancia, un po' a disagio.«Bene madre.»

«Sono felice che stia con lui sai?»sorride distogliendo lo sguardo dal mio.«Io lo sapevo che gli piacevi.»

«Cosa!?»urlo con la mascella a terra.«Tra poco lo sapeva anche il postino gobbo e con la barba pulciosa!»

Si lascia andare ad una risata liberatoria.«Infatti ciò è molto divertente.»

«No non lo è!»esclamo infuriata avvicinandomi alla macchina.«Quando te l'ha detto? Esigo sapere...»

«Okay allora ti passo a prendere più tardi ciao!»e sgomma via senza darmi il tempo di concludere la frase.

Che fottuta bastarda!

Sospiro pesantemente e suono il campanello della struttura, aspettandomi un'altra scenata di Raya, ma ad aprirmi la porta è inaspettatamente Rachel, che mi regala il suo solito sguardo di sufficienza.

Mi squadra da capo a piedi, e si limita ad un sorriso tirato.«Ciao nana.»

«Ciao rossa.»

Mi lascia entrare dentro il salotto e si richiude la porta alle spalle. «Ti ho cercata, questa mattina a scuola.»dice indifferente.«Ma stai sempre con i tuoi due amiconi inseparabili e la ragazza con i piercing.»

La osservo stranita. «Perchè mi hai cercato?»

Si guarda intorno furtiva, e si avvicina sfiorandomi il braccio.«Volevo chiederti una cosa.»

Mi esce dalle labbra un sorrisetto spontaneo. «Non ce l'ho la droga oggi, mi dispiace. Magari prova domani.»

Stringe le labbra e le sue dita attorno al mio avambraccio. «Non è divertente.»sibila innervosita.«Si tratta di Vincent.»

«Oh.»assottiglio lo sguardo.«Vuoi dirmi che è un ragazzo bellissimo e simpaticissimo che assomiglia ad un Jon Travolta solo versione robot impeccabile?»

Alza gli occhi al cielo e stringe le labbra. «A parte quello.»sbuffa imperterrita.«Ma oggi non l'ho visto in giro e insomma... Sono un po' preoccupata.»

«É probabile che sia in ritardo.»faccio spallucce tranquilla.«Stai scialla amica.»

«Mmm.»fa una smorfia e si allontana.«Okay.»

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