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#Abbassolattivitafisica

«Buongiorno, mademoiselle.»il maggiordomo fece un inchino davanti alla mia possente figura su un trono fatto interamente di tortillas. «Cosa posso portarle per colazione?»

Posai l'indice sulle labbra in una precisa e acuta ricerca mentale, ma mi accorsi che il filo dei miei pensieri fosse ridotto al silenzio più assoluto. Alzai una mano in gesto regale, sovrastando lo sforzo fisico per gli anellazzi dorati che tempestavano le mie dita. «La regina desidera Kebab con aggiunta doppia di cipolle.»annunciai solenne. «Ah, e ovviamente come bevanda un succo alla pera.»

Il maggiordomo annuì mesto. «Subito, mia altezza.»si voltò e sparì dietro le colonne di goleador. Inspirai il profumo di cioccolato che permeava le finestre della mia sfarzosa reggia, la reggia di Ingozzailes.

Appena il maggiordomo dalla testa tonda e pelata giunse con un vassoio enorme in mano, sorrisi. «Bene, vedo che le dosi sono giuste.»

«Sì mia regina. Delizioso manzo intriso di cipolle, ketchup, salsa rosa, salsa yogurt, patatine, pomodori e insalata. Come piace a lei.»rispose poggiandolo sulle mie ginocchia fasciate da un vestito regale. «E ora assaggi.»

Passai la lingua sulle labbra, pronta a degustare quella rinomata prelibatezza, e addentai il mio pasto con forza. Avevo un buco nella pancia grande quanto la mia simpatia!

Aggrottai le sopracciglia però quando il kebab si rilevò più duro e compatto del solito. Strano, i miei denti erano potenti e distruttivi come gli addominali di Matthew Dustin!

«Aia.»

Sbuffai frustrata. «No Pierre, questo kebab è un po' duro... Non è che è andato a male?»biascico continuando a mordicchiare. «Spero che almeno il succo alla pera sia soddisfacente.»

«Mi stai facendo male.»

Stringo la presa della mandibola. «Mmm... Licenzia il cuoco Pierre, parla troppo...»

«Scricciolo.»

Balzo a sedere sentendo quella parola e con i capelli arruffati e gli occhi ridotti a due biglie rinsecchite fisso il ragazzo sdraiato accanto a me. «Quel kebab era terribile.»dico a bassa voce.

Edward alza un sopracciglio, mostrandomi il braccio sinistro. «Si dà il caso che il tuo kebab fosse la mia carne... Nessuna ragazza mi ha mai morso in questo modo.»

Alzo gli occhi al cielo. «Egocentrico.»

Le sue labbra si aprirono in un largo sorriso. «Forse un po'.»
Si passa una mano tra i capelli spettinati e si stiracchia come un gattino. Solo che i gattini sono molto più adorabili della sua faccia da schiaffi.

Strofino i palmi sulle palpebre per abituarmi alla luce del giorno, quando mi rendo conto di una cosa.

Io e Mister ciuffo di titanio abbiamo dormito insieme.
Abbracciati.
Cioè lui abbracciava me, sia chiaro, io l'ho solo morso.

Oh Santa Maria morta per un calo glicemico, oh mammina.

O. Mio. Dio.

Balzo in piedi in una frazione di secondo, ma dato che la mia fortuna è grande quanto una gomma da masticare, inciampo sul borsone di Ed.
E un momento dopo sono di nuovo sul materassino, in una posizione alquanto scomoda e grottesca che mi fa sbuffare. «A quanto pare il Karma non gira.»

Noto le spalle del mio fratellastro vibrare impercettibilmente, segno che sta trattenendo la risata del secolo. «C'è qualcosa che ti turba, scricciolo?»

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