7.

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Una volta arrivati al bar io e Jake entriamo e li troviamo tutti seduti vicini ad un tavolo che ci aspettavano.
Per caso incrociai il mio sguardo con quello Mary che emanava  solo odio, io l'ho sempre detto che quella ragazza dai capelli neri e gli occhi verde scuro mi odia, non e la prima volta che mi rivolge sguardi del genere.
Presi posto vicino ad Alexis che mi rivolse un sorriso caloroso, lei per esempio era l'unica che mi vedeva normale e no come la ragazza dagli occhi rossi da tenere 24h su 24h sott'occhio.
"Quello di stamattina e un simbolo creato da un branco, vengono chiamati I Nomadi perché si spostano sempre nelle città dove c'è disordine infatti loro vengono per mettere ordine." disse Trevis. Venivano per mettere ordine, perché qui a Londra c'era disordine?
"Loro mettono Ordine, allora perché uccidere un innocente?" dissi riflettendo.
"Per avvisare, per far capire che loro stanno arrivando." dice Trevis.
Assurdo, volevano far ordine iniziando con la morte?
"Ma Grazie ad Elis forse possiamo prevedere la prossima loro mossa, comunque, pensandoci potresti essere una banshee, hai previsto una morte ed e quello che fanno le banshee" continuò l'Alfa.
Cos'era una banshee?
"Non diciamo cazzate, e impossibile che lei sia l'ultima banshee." intervenì Jake, l'ultima banshee? Di cosa parlavano?
"Allora dimmi, chi altro prevede la morte oltre alle banshee?" disse Robert indicandomi e tutti iniziarono a battibeccare sul fatto che io sia 'l'ultima Banshee.'
"BASTA!" urlai per far tacere tutti.
"Cos'e una banshee?" dissi calma questa volta.
"La banshee e una creatura antica, come abbiamo detto prima prevede la morte, può leggere nel pensiero, può vedere i fantasmi e Altri poteri , ma sopratutto ha un potere speciale, l'urlo, le banshee sono capaci di emettere un urlo che può uccidere se e emesso per bene." mi spiegò Jake.
E Io dovrei essere quella cosa?
"Come posso sapere se sono una Banshee?" chiesi e subito dopo tutti si scambiarono un'occhiata, cosa avevano in mente?
"Andiamo a casa mia, lo scopriremo li, qui ci sono troppi occhi.." propone Trevis.
E così fu decidiamo di andare a casa di Trevis, usciamo dal retro del bar che spuntava nel bosco e tutti iniziarono a correre verso la casa di Trevis.
Sentii di nuovo Jake prendermi per le braccia e farmi aggrappare alla sua schiena per poi iniziare correre velocissimo, come faceva a correre così veloce con me sulla schiena?
"Ma come siamo lenti." disse Robert sorpassando me e Jake.
"Prova tu a correre con 80 chili sulla schiena." rispose Jake, ma come si permetteva? io peso meno di 60 kili.
"Brutto cane randagio io peso meno di 60 kili, hai capito?" gli risposi dandogli un calcio nel fianco.

Arrivati a destinazione scendo dalla sua schiena e di seguito lui mi rivolge uno sguardo di fuoco. La prossima volta si impara.
"Elis vieni qui" Alexis richiamò la mia attenzione, così la raggiunsi.
"Proviamo a vedere se riesci a leggere nel pensiero." disse Trevis avvicinandosi a me.
"Okay ora svuota la mente e guardami attentamente negli occhi." continuò e così feci, svuoto la mente e lo guardai fisso negli occhi, ma niente, non sentivo niente.
"I-io non sento niente." dissi.
"Proviamo con l'urlo." propone Brett il fratello di Jake.
"Bene, allora svuota di nuovo la mente, ed istintivamente urla." disse Trevis, in quel momento come ha detto Trevis svuoto la mente e mi giro istintivamente verso gli alberi, sentii i polmoni riempirsi di aria e in una frazione di secondo cacciai tutto fuori formando un urlo molto potente, sentii la mia voce farsi sempre più forte, vidi sul terreno formarsi una crepa, il mio urlo era davvero così forte? Senza più aria nei polmoni, fini tutto improvvisamente, presi si nuovo aria, e mi girai verso gli altri, che mi guardavano tra un mix di sciok e di felicità, un attimo dopo tutto inizio a girare e sentii le gambe e gli occhi più deboli, caddi a terra.
"Elis!" sentii la voce di Jake.
"Portiamola a casa mia, muoviamoci!" riuscii a sentire solo quello poi buio.

"Ero in un bosco, immersa negli alberi, nella natura verde, feci qualche passo e subito dopo vidi una donna con una grande chioma nera dei occhi azzurri, si avvicinò a me e mi accarezzò la guancia, non avevo paura o cose del genere, perché lei trasmetteva tranquillità e serenità.
" Tu hai dei poteri speciali, molto speciali che altre banshee non  possiedono, ma tu si, perché sei l'ultima del genere Banshee. " mi disse guardandomi con occhi dolci e voce calma.
" non devi arrenderti, sei molto forte, non farlo mai." continuò, subito dopo si sentì una voce che la chiamava.
"Aliciaaa! Non puoi continuare a fuggire." disse una voce maschile.
"Adesso vai via da qui! svegliati." disse le sue ultime parole, perche gli si avvicinò un uomo la strangolò."

"Noo!" urlo svegliandomi,
Per un attimo la luce del lampadario in quella stanza calava, come un abbassamento di corrente.
Mi guardai intorno e infatti non era la mia stanza e neanche il letto.
"Incubo?" avanti alla mia vista apparve Jake con le solite braccia incrociate al petto.
"Avete ragione, io sono l'ultima banshe, ho sognato una donna di nome Alicia, diceva che io ero forte e che i poteri che avevo io erano speciali perché nessun'altra banshee li aveva." dissi e improvvisamente Jake si fece più serio.
"Cosa? Hai sognato Alicia?" domandò molto serio.
"S-si e allora?" dissi. Cosa c'è di strano a sognare quella donna?
"Lei era una banshee, la prima banshee, faceva parte dei Nomadi, ma dopo 6 anni fu condannata a morte perché forniva informazioni ad altri branchi." disse Trevis che spuntò dalla porta.
"Per quanto ho dormito?" domandai guardando tutt e due.
"3 ore." dissero all'unisono.
"Cosa?" non ci credevo, dovevo andare a casa, avevo bisogno di una doccia.
"Si, sei una dormigliona." disse Jake toccando la punta del mio naso.
"Cos'hai contro il mio naso?" dissi alzandomi dal letto ed infilai le scarpe.
"Niente, e carino." disse alzando le spalle.
Cosa? Ha detto che il mio naso e carino?
Erano le 22:00 era tardi dovevo andare a casa, uscì dalla stanza e mi diressi verso l'uscita.
"Aspetta vi do un passaggio." dice Trevis.
"Grazie mille ma.." provai a dire ma Jake mi precede.
"Non se ne parla, andiamo muoviti." affermò.
Senza fare storie accettai il passaggio di Trevis.
Si sentivano solo le canzoni che emanavano la radio della jeep, poi tutti zitti, una volta arrivati fuori casa mia, salutai tutti e scesi dall'auto e mi diressi verso casa mia, presi le chiavi dalla tasca e aprì la porta.
Mi fiondai subito in bagno, mi feci una doccia per far fuori tutti i pensieri di questa orribile giornata e mi misi nel letto in modo che Morfeo mi abbracci per farmi cadere nel sonno.

VOGLIO PRECISARE CHE TUTTI I CONTENUTI PRESENTI IN QUESTA STORIA, SONO TUTTO FRUTTO DELLA MIA IMMAGINAZIONE, NON MI SONO BASATA SU NIENTE, SOLO SU QUALCHE FILM OPPURE SERIE TV CHE PARLANO DI LUPI MANNARI, PER QUALCHE INFORMAZIONE.
DETTO QUESTO UN BACIO.❤

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