Come facevo? Si nutrono di questo povero ragazzo.
"Aiutami ti prego." disse in un sussurro.
"Basta che premi quel pulsante rosso della macchina e inizierà a restituirmi il mio sangue." Mi disse.
Segui le sue istruzione e lui pian piano inizio a riacquistare sia il colorito della faccia che le forze.
con un calcio ruppi la finestra che si trovava nella stanza dandogli l'opportunità di scappare.Quando tornai dagli altri venni attaccata di sorpresa da un vampiro che mi butto per terra facendomi sbattere con la fronte sul pavimento.
Aglia che male!
Perché lo scudo non ha funzionato?
Mi rialzai subito iniziando a combattere con lui.
Varie mosse per schivarmi pugni poi però lui mi bloccò le braccia e inizio a mordermi la stalla fino al gomito.
strappadomi la maglietta e portandomi un gran male, cercai di liberarmi, mi teneva stretta e stava per ripetere l'azione quando Jake apparve dietro di lui rompedogli il collo.
Non riuscivo a muovere il braccio, lo sentivo a pezzi.Vidi il vampiro di prima rompere una sedia di legno prendendo un paletto e dirigersi verso Jake e nonostante il mio braccio fuori uso.
Emano lo scudo proteggendo me e Jake, spazzando via il vampiro.
Jake mi tenne stretta per tutto il tempo
Quando tutto finí ci guardammo in torno, tutti i vampiri erano a terra svenuti, c'è l'abbiamo fatta.
Appena Jake mi lascio mi venne. Una fitta al braccio, dalla mia bocca uscì un gemito di dolore.
Senti la mia testa più leggera.
"Elis!" esclamo Jake accanto a me, appena scostò la mia maglietta strappata vide il mio braccio pieno di buchi e sangue e si allarmò subito.
"Cazzo Elis." disse mentre contraeva la mascella.
Iniziai a vedere tutto sfocato poi svenni sentendo solo le sue braccia prendermi.
"Che succede." Trevis arrivò allarmato.
"È stata morsa." disse a senti stretti Jake. Riuscì a sentir solo quello, poi buio."che facciamo? Se poi c'è del veleno?" sentivo delle voci non riuscivo a distinguerle bene...
Aprì gli occhi e un'altra fitta al braccio si fece sentire facendomi piegare in due.
Ero stesa su qualcosa di duro,
Quando Alexis mi scostò e capelli dalla spalla notarono che il, mio, la mia spalla stava iniziando ad essere viola.
"Cazzo! Cazzo!" esclamò Jake. Senti qualcosa sbattere per terra.
"Dobbiammo portarla all'ospedale, lei non guarisce come noi." concluse Jake
"Cosa? N-no" cercai di dire ma era difficile parlare.
"Shh non sforzarti, sei debole." disse Travis.Jake mi prese
in braccio per portarmi in macchina, veramente stavamo all'ospedale?
Mestre Trevis parti con la macchina ad alta velocità senti Jake dirmi qualcosa:
"Perché non hai chiesto aiuto?" chiese stringendomi tra le sue braccia
"Non c'è n'era bisogno." gli dissi.In ospedale con l'aiuto del padre di Jake, Jeff mi portarono in sala operatoria dove non c'era nessuno stava rischiando il suo lavoro.
"C'è del veleno e per rimuoverlo non posso farti l'anestesia, sei troppo debole." Mi disse il dottore.
"Non mi interessa, fate quel che dovete fare, non voglio diventare una sanguisuga." dissi ansimante, senti la mano di Jake prendere la mia, poi il dottore Collins inizio la rimozione del veleno, stringevo i denti il dolore era insopportabile, stringevo la mano di Jake e lui la mia ancora di più. Sentivo le stelle, al solo pensiero di un ago conficcato nella mia pelle rabbrividisco, dei gemiti di dolore si sparsero in tutta la stanza, questo durò 20 minuti interminabili.
"Okay il peggio è passato, devo solo ricucire e medicare." fece tutto questo con gran cautela mi infine disinfetto tutte le mie ferite e mi medicò.
In fine scopri che li padre di Jake sapeva ipotizzare le persone, questo era il suo potere da lupo mannaro....
Si fece dare una stanza ipotizzando una dottoressa.
"Ora che il peggio è passato potresti Anche andare a casa e riposarti." dissi a Jake sapendo già la risposta.
"Non ti lascio sola neanche un secondo." disse sicuro si se, inizio a battermi forte il cuore.
In stanza c'erano tutti, Jake Travis Alexis Mary Robert e Mike.
La stanchezza si fece sentire e pian piano si chiusero gli occhi.Jake pov's
Ero qui accanto a lei, dormiva tranquillamente, con me al suo fianco non gli succederà più niente, eppure questo lo pensavo anche qualche settimana e fa, e ora è qui su in letto d'ospedale.
"Travis vai a casa, ci sono io con lei." dissi guardando Travis, anche lui con alcune ferite che guarivano.
"La prossima volta non andrà così." disse e uscì dalla stanza.
La mamma di Elis sapeva che dormiva da Alexis, ma come spiegherà le medicazioni sulla pancia e sulla spalla?
il suo sangue non mi ha fatto alcun effetto. Ero arrabbiato, non so il motivo. Per Elis forse?Erano le 20:00 dormiva da quasi un'ora e mezza, sentivo il suo cuore battere tranquillamente, poi in stanza entro mio padre con un foglio tra le mani.
Annoto qualcosa sul foglio ma quando stava per uscire della stanza lo blocco.
"Papa, grazie." gli dissi, da quando ero un'ibrido non ero più incazzato con il mondo sovranaturale tanto meno con lui.
"Di niente figliolo." dice facendomi un occhiolino, poi uscì dalla stanza.
Quando tornai a sedermi vicino a Elis mi misi con la testa sul suo cuscino, volevo tenerla d'occhio.La mattina seguente, alcune dottoresse hanno portato la 'calazione', ma io sapevo già che lei non l'avrebbe toccata.
Dopo un po' arrivarono anche gli altri.
"Uho che brutta cera." disse Mike entrando in stanza.
"Oh passato la notte sveglio." dissi a bassa voce, non volevo svegliarla.
Alexis guardandomi fece un sorriso poi guardò Elis.
"Dorme da ieri sera?" mi domandò Alexis.
"Si" risposi alzandomi, mi vado a sedere sul letto affianco al suo, era vuoto c'erano solo le lenzuola.
"Dormi, tanto ci siamo noi." Mi disse Robert.
"No, chiuderò solo gli occhi per due minuti." dissi sdraiadomi sul letto, orrendo.Mi sveglio di sobbalzo.
Per quanto ho dormito? Menomale che dovevo solo chiudere un po' gli occhi.
Noto che era sveglia, con tutti intorno a lei, appena mi alzo mi fiondo subito vicino al suole letto.
"Jake." disse con voce debole appena entrai nel suo campo visivo.
"Stai bene?" che domanda inutile.
"abbastanza." disse guardando il suo ventre.
"Lo sapete? ho salvato una vita a casa dei vampiri?" continuo, cosa Intendeva?
"Chi?" chiese il branco.
"Un ragazzo che vidi in una delle mie visioni, lo dissanguavano, era il loro cibo in pratica. Mi ha supplicato di aiutarlo e così ho fatto." disse riportando lo sguardo avanti a se.
"Ma mia madre? Sa di tutto questo?" chiese dopo.
"Sa che tu hai dormito casa di Alexis, quindi no, non sa niente di tutto questo." disse Mary, si inizio a vedere preoccupazione nel suo volto.
"E come spiego questo? Io non sono mica come voi eh? Non guarisco in un batter d'occhio." e cola tornata acida.
"Troveremo una suluzione, ci siamo sempre riusciti." disse Trevis.
"Per il momento prova a riposati." gli disse Alexis sorridendo.

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Red.
VlkodlaciElis Williams una semplicissima ragazza che vive a Londra con la sua famiglia, non ha mai avuto problemi ad affezionarsi a qualcuno, e sempre stata una ragazza all'apparenza scontrosa e debole,a in realtà lei e molto forte e al suo 17° compleanno in...