17.

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Jake pov's

"c'è l'hai fatta brontolo." dissi aprendo gli occhi, avanti a me c'era lei con quei occhi verdi pieni di lacrime, non vorrei dirlo ma Elis mi fa uno strano effetto.
Sento le me mie forze perse ritornare da me, mi sento improvvisamente bene, mi alzo in un colpo notando tutti intorno a me.
"Ragazzi cosa sono queste facce? Non sono mica morto." dissi per sdrammatizzare in po' la situazione.
"Posso avere del ghiaccio." disse Elis massaggiandosi la fronte, cosa aveva?
"Certo, è nel congelatore." mio padre fece passare Elis Per andare in cucina.
Mentre Elis si alzava lui venne vicino a me.
"Come stai figliolo?" disse mettendomi la mano sulla spalla, ora voleva fare il padre preoccupato?
"una favola." dissi seccato, poi mi alzai e mi diressi in cucina, guardando interrogativo gli altri.
Quando entro in cucina la vedo con il ghiaccio sulla fronte.
La guardo attentamente aveva un bernoccolo sulla tempia.
"Che hai combinato?" gli domando prendendo il ghiaccio posizionando bene sul bernoccolo.
"Per la tua vita, io e tuo fratello abbiamo fatto un volo da un ponte con la machina, semplicemente sono sbattuta con la tempia vicino al finestrino della macchina." disse spostando il ghiaccio è toccando la tempia.
Ucciderò mio fratello?
"Perfetto! Ora ho anche un bernoccolo." disse sbuffando
"Poi ti arrabbi se ti chiamo Brontolo." dissi alzandongli la testa con la mano sotto il mento
Gli misi una mano sul bernoccolo per usare il mio potere curativo, ma non funzionava.
Ma come? Perché non riuscivo a curare Elis?
"Che succede Jake?" mi domanda Elis che aveva uno sguardo fisso su di me.
"Non riesco a curarti." dissi pensieroso, forse ci vuole un po di tempo per riprendere i miei poteri.
"Jake fai illuminare gli occhi, fai qualcosa da lupo mannaro." cercai di far illuminare gli occhi ma non ci riuscì, presi un coltello e mi feci un taglio sulla mano.
"Ma sei matto?" urlò Elis prendendo un fazzoletto per il sangue.
"Guarda Elis non guarisco!" stavo iniziando a incazzarmi, perché non avevo i miei poteri? Merda.
Diedi un calcio nella sedia che di conseguenza si ruppe creando un forte rumore.
"Devi stare calmo, hai capito?" esclamò Elis.
"Ragazzi cosa succede?" sbucò Trevis dalla porta con tutto il branco.
"Non riesco a illuminare gli occhi, non riesco a guarire... Non riesco a fare un emerito cazzo da quando ho preso quello schifo." dissi in furia, mi dovevo calmare, la rabbia era l'ultima cosa che serviva in questo momento.
"Forse dovresti riposare un po', domani si vedrà, d'accordo?" Mi disse calmo Trevis,
"Se domani non riuscirò a riacquistare i miei potei che si fa?" domando tamponando la mia mano piena di sangue con un fazzoletto.
"Si va dalla Strega che vi ha dato qull'antidoto, solo lei sa cosa c'è in quella bottiglia."

Tutti se ne andarono io mi misi a letto cercando di dormire e non pensare a niente ma era letteralmente difficile, da dove sono usciti questi caccitori? Tutti  miei amici dovevano stare attenti, l'ultima volta che venirono qui a Londra ci fu una stage.
Tra pensieri e parole mi addormento senza neanche accorgermene.

Elis pov's

Una volta tornata a casa decisi per prina mettere una crema sul bernoccolo e poi mettermi a letto, ero molto stanca, in fondo erano solo le 8:30 strano non mi addormentavo  così presto, mi preparai un panino con insalata e pomodoro e mi misi a guardare le mie solite serie tv sul mio comodo divano.
Dopo un po' mi addormentai e mi feci prendere dal sonno profondo.

La mattina mi sveglio tutta dolorante, il divano è  scomodo cavolo, appena guardo l'orario mi viene un colpo, sono le 7:30 devo sbrigarmi.
Dopo avermi  preparato peggio di una rom vado a scuola con 10 minuti di ritardo, tutto vuoto nessuno tra il cortile e i corridoi, appena arrivo fuori la classe di Italiano busso ed entro.
"Buongiorno, scusate per il ritardo." dissi camminando tra i banchi per sedermi ma la prof con le sue parole mi bloccò.
"Non ammetto nessun ritardo, non l'ammetto in classe signorina William." disse la prof, e matta? Che si faccia fottere
Chiusi la porta sbattendola, decido di aspettare la fine Dell'ora in cortile su una panchina, con le cuffiette nell'orecchie.
Sulle note di Dua Lipa vedo 3 ragazze avvicinarsi a me, una di loro era Brianna, quando arrivo a me con uno scatto mi tolgono  le cuffiette, cosa voleva da me?
"Hei stavo ascoltando la musica se non te ne sei accorta." gli dissi rimetendimi le cuffie, ma le me le tolse di nuovo.
"Piaciuto lo scherzetto dell'acqua?" disse ridendo, da quando è diventata così? E soprattutto e stata lei? Lei sa dei lupi mannari?
"Cos? E tu che ne sai?" dissi alzandomi in piedi difronte a le.
"Ora so tutto, di te, dei vampiri, dei lupi mannari, faccio parte di lori ora sai." disse facendo illumi are gli occhi, cosa? Era un vampiro? La ragazza con cui ho passato quasi metà della mia vita e diventata un vampiro?
Ora sapevo che non erano stati i cacciatori
"Perché lo fate? non è stato divertente." dissi a tono duro.
"perché vi odiamo, ci siamo sempre stati noi a Londra, no voi." disse una delle due ragazze avvicinandosi.
"Perché venite a parlare di questo a me? Io un mese fa non sapevo niente di tutto questo." dissi facendo illuminare gli occhi.
"dove il tuo cagnolone? Aspetta come si chiama? Jake? Come mai non è con te?" disse Brianna, volevano farmi incazzare?
"Per quella roba schifosa che gli avete dato." dissi alzando la voce, tutto in un impatto Brianna si avvicino a me mi afferro il braccio stringendo la presa.
"Lui non è l'ultimo." disse spingendomi, presi lo zaino e dissi: "andate a fanculo" dissi andandomene, a pochi passi di distanza da quelle succhia sangue sentii una di loro avvicinarsi a me, istintivamente mi giro e una onda trasparente blocca la vampira e la fa cadere dritta a terra, cos'è sta cosa? L'ho emanata io? Forse è un tipo di scudo.

La campanella suonò, nei corridoi vedo tutto il branco parlare con Jake vicino al suo armadietto.
A proposito, come sta?
"Sono stati loro ad avvelenare Jake. " dico spuntando tra di loro interrompendo il loro parlare.
"Loro chi?" mi domando Jake contraendo la mascella.
"I Vampiri." dissi.
"Oggi ero in cortile e mi si è avvicinata Brianna e altre due ragazze, mi hanno detto che sono stati loro perché dicono che ci sono sempre stati loro a Londra, e che lui non è l'ultimo." dissi indicando Jake.
"State certi che li ammazzo uno per uno." disse Jake facendosi prendere dalla rabbia.
"Poi e successa una cosa stranissima, quando una delle tre mi voleva attaccare mi sono girata istintivamente verso di loro e ho creato un tipo di scudo, un onda che ha impedito alla vampira di venire verso di me." dissi più sbalordita di prima.

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