6.

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Jake pov's.

"Ha chiamato Alexis, gli a detto che aveva tipo dei flashback di un signore, diceva che non sapeva niente di lui, stranamente conosceva solo il nome, ha visto che un lupo mannaro che gli infilzava gli artigli nel petto e poi vederlo cadere a terra in un bagno di sangue." disse serio Trevis.
"Ha visto un lupo mannaro, chi era?" riflette Bret, c'erano altri branchi di lupi mannari in queste zone, ma non si parlava mai di loro, non commettevano omicidi o cose del genere.
Mi avvicino e mi abbasso all'altezza del corpo, notai che sulla fronte  aveva un segno fatto con il suo stesso sangue, era una sorta di quadrato con tre linee curve sopra, tipi dei graffi, non so cosa significava, non l'ho mai visto.
"Trevis Guarda." dissi indicando il simbolo sulla fronte.
Trevis guardò attentente poi torno a guardare tutti noi.
"Forse so di cosa si tratta,ma ne riparliamo a mensa." affermò Trevis.
"I-io devo andare i-in bagno." disse Elis mantenendo lo sguardo basso, si avviò verso il bagno scomparendo dietro le porte dell'entrata.
"Lei è Elis? La ragazza non umana?" domanda Bret.
"Si è lei, ma noi pensiamo che lei sia una banshee, e questo mi da delle conferme." disse Trevis indicando il cadavere.
"Bisogna tenerla sott'occhio, proteggerla, così se prevede un'altra morte possiamo evitarla e sapere chi e che compie questi omicidi." afferma Trevis sicuro di se.
Se le cose andavano storte, oppure in assenza di Trevis io ero il suo sostituto, se lui dovesse morire io prenderei il suo posto, e sinceramente spero che non succeda mai.
"Cosa? Proteggere quello scherzo della natura? Pss voi siete pazzi!" sputò Mary, si vedeva da un miglio che era gelosa di Elis, si notava anche da come la guardava, ma in qualunque caso Elis era più carina di Mary.
"Sei la solita invidiosa Mary." disse Bret. Aveva ragione.

Elis pov's

Stava per scoppiarmi la testa, non capivo più niente, volevo stare da sola, almeno per 5 minuti.
Entro in bagno e mi chiudo dentro, mi appoggio sulla parete di piastrelle.
Flashback di quel signore, Paul, si fanno spazio davanti ai miei occhi, ho visto la morte, e non ho fatto niente, non ho potuto fare niente. Le lacrime solitarie scendono sul mio viso, ma le asciugo subito, devo essere forte, non devo mollare cosi, forse questo e solo l'inizio.
Esco dal bagno, mi do una sistemata allo specchio, che  sembra a momenti si spacchi.
Si notava che i miei occhi erano di nuovo rossi.
Cosa avevo che non andava?
Decisi di uscire dal bagno, ma appena varco da soglia del bagno sbatto contro qualcuno, alzai la testa ritrovandomi Jake davanti mi guardava con quei particolari occhi celesti.
potrei perdermi in quei occhi.
"Guardi dove cammini?" disse
Non gli risposi, al momento non avevo l'umore giusto per litigare.
"Cos'hai?" chiese tenendo lo sguardo puntato su di me.
"Come posso sentirmi dopo che ho visto la morte di un uomo avanti ai miei occhi e non poter fare niente? sentirti impotente, eh? Ah certo tu sei Jake Collins, il lupo mannaro invincibile, credi che il mondo giri solo intorno a te?" iniziai ad urlare ma allo stesso tempo buttai tutto fuori, lui continuava a guardarmi senza dire niente, senza far fuoriuscire nessuna emozione.
Tra qualche minuto suonava la campanella,decisi di ignorarlo cosi lo sorpasso e vado verso  l'aula di arte ma subito mi fermai, una voce metallica iniziava a spargersi per tutto il corridoio.
"A tutti gli studenti si avvisa che solo per oggi la scuola resterà chiusa, per rispetto del nostro Paul McCartney deceduto questa mattina. Buona giornata."
Apposto questa giornata la passerò
nel letto senza nessun disturbo.
"Ti accompagno a casa." mi si affiancò Jake, non avevo bisogno di un passaggio.
"No grazie, vado a casa a piedi." forse mi serviva un passaggio, ma volevo camminare a piedi.
"Non era una domanda, dai muoviti." disse jake, arriviamo vicino alla sua macchina, perché voleva a accompagnarmi a casa?
"Non ti preoccupare non ti stupro."disse aprendo la portiera della macchina per salire, infine accettai il passaggio, durante il tragitto ci fu silenzio fin quando il mio telefono iniziava a vibrare, era mia mamma.
" Mamma?" risposi al telefono.
"Ciao piccola, volevo dirti che io e tuo padre partiamo di nuovo per 3 giorni, affari di lavoro, le chiavi di casa sono sotto il tappeto fuori la porta, ti vogliamo bene." disse a telefono mia madre.
"Se vabbe, questa già lo sentita." staccai subito, non volevo sentire un altra parola.
Mi annoiavo stare a casa, si era grande ma era vuota, da un'altra parte  passerò la giornata sul divano con un piumone.
Jake ferma la macchina e io scendo, lo ringrazio e subito dopo lo sento partire ad alta velocità.
Così entro in casa che si mostra fredda e silenziosa, come il solito butto lo zaino per terra ed accendo le luci dopodiché mi preparo una fetta di pane con la nutella e accendo la TV mettendomi comoda sul divano.
I telegiornali non fanno altro che parlare di quel signore Paul, io devo sapere di più su tutto questo, un attimo prima ti stai preparando per andare a scuola, un attimo dopo ti ritrovi la morte davanti ai tuoi occhi.
Girai più e più canali, fin quando trovai una puntata di TVD e nel guardarla si chiusero gli occhi.

Quando mi svegliai mi accorsi che la TV era spenta e avevo una coperta addosso, che io ricorda non avevo una coperta addosso prima che mi sono  addormentassi
Guardai l'ora erano le 15:30 avevo dormito così tanto? Ero troppo pigra per questo mondo.
Mi stavo per alzare quando un attimo dopo mi accorsi che c'era Jake appoggiato con le braccia conserte al muro che mi fissava con il suo sguardo vigile, da quanto era qui? Come facevo ad non accorgermi che lui era qui?
"D-da quanto sei qui?" mormoro con voce impastata di sonno.
"Non ti interessa, devi chiudere la finestra di camera tua" dice facendo cadere le braccia muscolose mettendole nelle tasche del jeans.
"Non mi interessa? Tu entri in casa mia dalla finestra della mia camera, per di più mentre io dormo!" dico piegando la coperta per metterla al suo posto, lui stava per ribattere ma un attimo dopo squillo il suo telefono.
"Mike?" rispose al telefono.
"Jake, tra 5 minuti Trevis vuole che ci vediamo al solito bar, vuole anche Elis con noi."
"Va bene dammi 2 mimiti."
"Okay brò ci vediamo tra poco." disse Mike al telefono, Jake chiuse la chiamata e subito dopo punto lo sguardo su di me.
"Trevis ci vuole." dice e su piazzò davanti alla porta.
"Il tempo di una sistemata e usciamo." dissi dirigendomi verso il bagno.
"Sai bene cosi, dai andiamo." disse.
Entro in bagno non dandolo ascolto, mi guardo allo specchio, mi sistemo un po il trucco, in fondo ero brutta Anche con il trucco, mi sistemai capelli ed uscì dal bagno e Io e Jake insieme andiamo al Bar.
"Non hai la macchina?" chiesi guardandomi intorno, non la vedevo.
"Ho qualcosa di meglio." disse con un mezzo sorriso.
Quanto poteva essere bello quel sorriso?
"Cosa inten.." non mi fece finire di parlare che improvvisamente con la sua forza mi prese per le braccia e mi fece salire sulla sua schiena appoggiandole intorno al suo collo, io mi aggrappai e lui inizio a correre verso la nostra destinazione.

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