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Appena tornata da scuola ho mangiato un semplice panino, i miei genitori si stavano preparando la valigia perché tra tre giorni partono.
L'idea di rimanere sola in casa dopo aver scoperto che posso vedere i fantasmi Mi spaventa un po ma non ci do tanto peso ormai sono abituata.
Dopo aver fatto i compiti, la noia mi pervase, presi il telefono e mi misi a scorrere tra la home di Instagram, non amo stare sui social ma alcune volte e rilassante ed e un ottimo modo di passare il tempo.
Poi uno strano rumore mi distrae, mi alzo subito dal letto e istintivamente guardo fuori la finestra, strano c'era un crepa, prima non c'era, mi avvicino alla mia finestra e passo leggermente il dito sopra, ed ecco FI nuovo quelle sensazioni di odio e di dispersione che mi trapassano,mi sentivo in uno stato di trans nel guardare quella 6, poi successe tutto in un millesimo di secondo. Improvvisamente mi ritrovo nella scuola, QUESTA E UNA VISIONE! Anche le porte erano chiuse si sentiva un leggero venticello, poi due ombre, un ragazzo e una ragazza, passarono avanti ai miei occhi, lui con un braccio sulle spalle della ragazza, lei con un accenno di sorriso.
Il ragazzo morirà, e una sensazione che sento a pelle.
"No fermatevi!" urlo ma loro sembrano non sentirmi, infatti appena girano l'angolo un urlo mi levò il respiro.
Corsi subiti da loro e avanti a me c'era un vampiro che succhiava il collo al ragazzo, la ragazza invece piangeva presa dal panico.
Poi un uomo dietro di mi mise le mani intorno al collo strangolandomi per poi farmi cadere sul pavimento svenuta.
Mi sveglio dal mio stato di trans, questa e una visione, Ho previsto la morte di quel Ragazzo? Dovevo avvisare gli altri? Le mie domande non facevamo altro che aumentare il mio panico, avrei rovinato l'uscita a coppia di Robert e Jake...ma potrei chiamare Trevis!
Prendo il telefono e digito il numero di Trevis, dopo vari beep Trevis rispose:
"Elis."
"Trevis, h-ho avuto una visione o qualcosa del genere, credo che un ragazzo e una ragazza stiano per morire." gli dissi allarmata.
"OK calmati, dimmi dove sei."
"Sono a casa mia." gli dissi.
"Non ti muovere, arrivo." chiuse la chiamata. Il panico aumentava sempre di più, dissi ai miei genitori che andavo a casa di un'amica,
Poi uscii di casa e trovo Trevis avanti casa mia.
"Cosa hai visto?" mi chiese serio.
Gli spiego tutto quello che ho visto, lui sembrò pensarci su qualche minuto poi prese il telefono e digitò un numero.
"Le tue visioni possono cambiare, tutto dipende dalle azioni, comunque sia dobbiamo stare attenti li ci sono i vampiri." disse per poi prestare l'attenzione alla persona chiamata.
Dopo che avvisò tutto il branco, mi prese per le braccia e mi fece aggrappare alla sua schiena.
"Ti prego no.." mormorò scocciata, questa e la cosa Che odio di più.
In un attimo arriviamo fuori scuola dove tutti ci aspettavano.
"Allora?" chiese Mike, se dentro non ci sarà nessuno per primo ho rovinsto 2 appuntamenti, e ho fatto preoccupare tutti per niente.
Trevis ed io raccontiamo a tutti la mia visione, così insieme entriamo a scuola dall'entrata principale.
"Trevis ci sono i vampiri, si sente la puzza." informò Robert.
inizio a soffiare il leggero venticello che sentii prima, ora dovrebbe venire la parte dei due ragazzi.
"Ci sono due cuori che battono." disse Jake che si trovava avanti a me, sempre con la sua massima serietà e quella sua aria fredda.
Appena giriamo l'angolo non c'era nessuno, il pavimento era intatto,
"Tu hai visto che si trovavano qui dietro giusto?" mi domando Jake.
Gli risposi di si con un segno della testa.
C'era qualcosa che non quadrava, i vampiri c'erano, i ragazzi c'erano, ma la domanda e: dove?
Forse era una trappola?
"Non vorrei dirlo, ma credo che mi abbiano usato per farci venire qui." dissi con lo sguardo fisso sul pavimento.
"Cosa? Ma sei matta? Io avevo un appunt.." provo a insultarmi Mery ma Jake la zittì.
"Evita Mary. Comunque ha ragione, se volevano che noi venivamo qui un motivo ci sara, qual'è?" ragionò Jake,
"Cos'è questa puzza?" Alexis arricciò il naso per il disturbo della puzza.
"Sangue, viene dalla palestra, andiamo a vedere." ci disse Trevis.
E tutti insieme andiamo nella palestra.

Lo scenario che si presento avanti ai miei occhi era glaciale, il gruppo dei vampiri in una schiera di 7 persone, avanti a noi, con il corpo del ragazzo morto, e la ragazza?
"Oh, sapevo che così li attiravamo qui." disse un ragazzo sulla ventina d'anni.
Uno di loro si avvicino a noi e mise le mani nelle tasche, poi cacciò e sparse nell'aria una polvere bianca.
"Cazzo lo strozzalupo!" esclamò Mike, Jake mi prese per i fianchi e insieme cadiamo per terra.
Inizio a preoccuparmi tutti tossivano,  era un veleno.
Lo stesso vampiro di prima guardandomi negli occhi mi inietta nel collo con una siringa con quel liquido giallo, persi i sensi.

Mi sveglio tutta stordita, con un gran mal di testa, avanti a me mi ritrovo i miei amici su una sedia con le mani e i piedi legati, attaccati ad una macchina della corrente.
"Vuoi vedere cosa fa questa macchina?" mi disse un vampiro e con il dito alzo di un po una levetta, e i miei amici vennero pervasi da una scossa elettrica.
Oddio,dovevo fare qualcosa, ogni uno di loro emise un urlo.
"Se rispondi con sincerità alle domandae che ti farò, ai tuoi amici non succederà niente, se rispondi male avranno una scossa, ad assicurarci il tutto sarà Anderson, sai lui e una specie di macchina della verità." mi spiegò la sanguisuga.
Anderson si mise affianco a me, guardai prima Trevis che mi fece un segno di approvazione con la testa, poi Jake e vidi che la vena sul suo collo stava per esplodere.
"Allora, e vero che tu sei l'ultima banshee?" domandò
Io risposi di si con un segno della testa.
Anderson mi guardo per pochi minuti, poi fece un segno di approvazzione.
"sapevi della nuova banshee in città?" continuo con le domande.
Cosa? Una nuova banshee?
"No" dissi semplicemente.
"Sta mentendo." disse Anderson.
Cosa?, ma e matto?
I miei amici subirono una scossa, perché mi sentivo impotente?
"Stavo scherzando" disse Anderson ridendo come una papera, giuro che in questo momento lo prendo a pugni.
"Avrò il piacere di rompere quella faccia da culo che ti ritrovi." disse Robert riferendosi ad Anderson.

"Lo sapevi che abbiamo ucciso noi il fantasma che vedi?"
Cosa?
"E voi come sapete che io vedo un fantasma? " chiesi stupita.
"rispondi e zitta, capito?" disse
Anderson. ma come si permette?
"n-no." dissi balbettando
Lo stronzo affianco a me, rivolse uno sguardo a Jake e si giro verso di me, praticamente eravamo uno di fronte a l'altro e il panico inizio a salire piano piano.
"Aspettate, su questa risposta devo controllare meglio." disse per poi prendermi per un fianco e poi farmi avvicinare a lui finché i nostri corpi aderirono, io cercai di allontanarmi da lui, ma non ci riuscì mi teneva troppo stretta era troppo forte, mi fissava con occhi crudeli uguali a quelli dell'amico, con quel sorriso che metteva i brividi, fece spuntare i canini.
Due lacrime iniziarono a scendere sul mio volto, non volevo mostrarmi cosi debole a questo figlio di puttana, dovevo reagire.
Gli volevo dare un pugno in faccia ma lui ferma subito la mia mano e si avvicinò al mio collo stava per succhiarmi il sangue ma improvvisamente non lo senti più addosso. Jake si era liberato e si era scaraventato su di lui.
"Toccala di nuovo e sei morto." gli sussurrò all'orecchio Jake.
Ho sentito bene?
Stava perdendo il controllo, iniziò a combattere con lui, ma nonostante tutto Anderson sembrava non cedere, fin quando Jake gli mise le braccia al collo.
"Jake ti devi fermare! Tu non sei così!" gli urlo per cercare di calmarlo, infatti lui appena sentì la mia voce mi fissò per un tempo indefinito e ritornò a guardare il succhia sangue e finalmente decide di lasciar stare quel corpo mezzo morto.
"Andiamo ad aiutare gli altri." disse alzandosi.
Lui teneva occupati i vampiri combattendo con loro e io aiutavo i altri a liberarsi.
Infine tutti i vampiri erano a terra alcuni con grosse ferite altri svenuti per via del collo rotto.

Ecco io a questo portavo, io portavo alla morte.
"Andiamo, andiamocene." Alexis Mi prese per mano e mi fece uscire da quell'inferno.

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