13.

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Sabato.

Per la festa mi misi una gonna nera stretta ma non aderente con una maglia corta nera ricamata sulla pancia, in fine i Dr. Martens neri, riguardo al trucco un semplice filo di eye-liner e del mascara, del rossetto, rosso Che tra l'altro adoro, si abbinava con i miei occhi, ritornati rossi già da stamattina.
Il suono di un clacson arrivò alle orecchie, probabilmente era Travis che doveva passare a prendere tutti, quando mi affaccio alla finestra e ho la conferma che era lui.
Scesi di sotto e salutai miei genitori, dopo le solite raccomandazioni mi dirigo verso la macchina di Trevis.

All'esterno della grande villa si sentiva già la puzza di alcool e si notavano tanti ragazzi già ubriachi.
Jake, Travis, Robert e Mike sono vestiti semplicemente con una camicia e dei jeans, dice Mary e Alexis Sono vestite con dei abiti neri con diverse fantasie, a differenza mia Loro portano i tacchi, Io sono troppo pigra per portare i tacchi.
Appena entrammo tutti andarono in diverse parti, Io rimasi con Alexis, subito ci buttammo a ballare per più di un'ora con diverse canzoni tra quella folla di persone, dopo un po decidemmo di farci un drink,
"Qualcosa di forte, grazie." dissi all'addetto del bancone.
Lui mi guardò e fece un lieve sorriso
Subito dopo ci pose due drink ovvero un tris di vodka e un altro con un contenuto blu, Alexis prese il tris di vodka e io presi quello altro drink di colore blu, appena ingeri quella sostanza mi pentì di averlo fatto, la gola bruciava e se per questo anche lo stomaco, mi presi un altro e subito sentì la testa più leggera
"Hei bambola vacci piano, questo è molto forte." disse il barrista se così si, può chiamare.
Non mi piace ubriacarmi, al massimo non volevo sembrare un ubriacona.
Ma volevo staccare un po' la spina.
Fanculo! Penso e ordino altri 2 bicchieri di quel drink.
Ora si che mi sentivo ubriaca.
Alexis invece diceva che essendo un lupo mannaro non si poteva ubriacare, per srordirla un po' c'era bisogno dello strozzalupo.

Dovevo andare in bagno, così  avviso Alexis che mi indica  il WC.
Cammino tra le persone, schivando un ragazzo più ubriaco di me, senza farlo apposta, mi scontro con qualcuno e quando finisco con la testa sul suo petto, una sensazione di male, di dolore mi attraversa, mi allontano subito alzando la testa.
"Attenta a dove vai." Anderson.
Lui provava Ad avvicinarsi ma io mi allontanavo sempre di più.
"Stammi lontano hai capito?" gli dissi sirpassandolo per andare in bagno, lui fece un ghigno e si fece altri qualche sorso dalla birra che aveva in mano.
Cosa voleva da me?!

Con la vista tutta offuscata e le mie gambe che non reggevano mi trascinavo tra la folla finché non riconobbi Jake.
"Heeiii, come butta la vita da lupo mannaro?" dissi prendendogli la bottiglia di birra che aveva in mano, mi feci qualche sorso.
"Cristo santo sei proprio andata." mi strappo la bottiglia da mano e la mise sul tavolo affianco.
"Non vuoi ballare un pò?" gli domandai prendendogli le braccia e oscillandole a destra e a sinistra.
"Elis, Elis, smettila! Sei ubriaca fracida, andiamo gli altri ci Stanno aspettando," disse questa volta serio, mi prese per un polso e mi trascinava verso l'uscita.
"Aiuto! aiuto! rapimento!" ma per caso mi era partito il cervello?
Arriviamo fuori, una scarica di brividi mi pervase quando la mia pelle percepì il freddo della notte.
"Oh fermati, non voglio andare a casa!" mi misi a urlare, facendo resistenza alla sua presa.
Lui mi lasciò e mi caricò sulle sue spalle.
"Mettimi giù! brutto stronzo!" mi dimeno per liberarmi con scarsi risultati.
Vicino alla macchina di Trevis c'erano tutti, tutti sobri, solo io ero ubriaca?

Come il solito Trevis accompagna tutti a casa, anche me, solo che insieme a me scese anche Jake.
"Perche sei sceso anche tu?" dissi barcollando leggermente.
"Non sei in grado di arrivare fino al tuo letto, ora dammi le chiavi di casa." disse porgendomi la mano.
Oddio, le chiavi...
"Oh le chiavi? Ahaha che nome buffo." un sorriso da ebete si impadronì della mia faccia.
"Jake guarda un cavallo!" forse sarà la prima ed ultima volta che bevo. Giuro.
"Come non detto, dormi a casa mia." affermò sospirando.
"Sono troppo fusa per oppormi." mi fece aggrappare sulla sua schiena e iniziò a Correre velocissimo.
Arriviamo a casa sua e in silenzio saliamo le scale e arriviamo in camera sua.
"Tu dormi sul letto, io mi accontento del sacco a pelo." disse prendendo una busta blu contenente il sacco a pelo.

Jake pov's

Perché mi importava così tanto di lei?
Cos'ha lei che le altre non hanno?
Si mise a 'danzare' per la camera mia, andai verso di lei e la ferami prendendola per i fianchi.
"Elis, l'alcol non lo reggi per niente." dissi quasi ridendo. Era buffo il suo sguardo.
"Perché ridi?" domandò mettendo il broncio.
"Perché...perche sei tu, unica e sola Elis." dissi mentre gli facevo delle carezze sul viso con mano, lei si appoggio sul mio petto e mi abbracciò, a primo impatto mi feci di pietra, poi mi rilassai e ricambiai l'abbraccio.
Domani non ricorderà niente.

Gli diedi una mia maglietta abbastanza grande per dormire, e appena si mise nel mio letto subito si addormentò.
Ed io nel guardare quella tranquillità che avvolgeva il suo viso mi feci abbracciare anche io da Morfeo.

Al risveglio mi faceva male la schiena, il pavimento non e tanto comodo.
Il mio letto era sistemato, dov'era finita?
Delle risate si udivano dal salone, scesi per vedere chi c'era,
C'era Brett e Elis che guardavano un programma in TV.
"Oddio ahahahaha hai visto?" Brett gli domandò tra una risata e l'altra.
"Sii, e disgusto." rispose, poi quello stupido di mio fratello si accorse di me.
"Notte da leoni e la mattina da coglioni?" mi disse il simpaticone.
"Il ciglione sei tu qui." gli risposi nonchalance.
"Bhe penso che si e fatto tardi, dovrei andare a casa mia madre mi ucciderà, ieri non l'ho chiam.." provò a dure Elis, ma io la precedetti.
"Le ho mandato un messaggio ieri notte dicendo che dormivi a casa di Alexis." lei si alzò e andò in camera mia e io la seguì.
"N-non ricordo niente di ieri sera, quindi c-come ci sono arrivata qui?" mi domandò quasi imbarazzata, okay ora mi diverto.
"Allora ti sei ubriacata come se non ci fosse un domani, poi sei salita su un tavolo e hai iniziato a ballare, un tizio sulla trentina d'anni ti ha notato e insieme siete andati in una camera solo voi, da soli." mi dovevo trattenere le risate, stava per svenire sul posto.
"C-cosa? Cioè io e quell'uomo...perché non l'hai fermato?" domandò un preda al panico.
"Perché stavo scherzando Elis." la sua espressione cambiò completamente.
"Eri troppo ubriaca per raggiungere da sola il tuo letto, ti eri dimenticata di prenderti le chiavi di casa e la finestra di camera tua era chiusa, quindi non sapevo da dove entrare, quindi siamo venuti qui." gli spiego.
"Bhe g-grazie, pero ora devo tornare a casa quindi vado." disse raccogliendo la sua roba e uscendo mia camera.
"Ti accompagno?" gli domando.
Mi sento ridicolo.
"No, c'è la faccio da sola, a domani." rispose per poi scomparire dietro la porta d'ingresso.
C'è la fa da sola.

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