Do you need help?
Kathleen's p.o.v
Un'altra settimana noiosa era passata a Londra, ed io ancora mi ritrovavo a saldare quella punizione così umiliante e imbarazzante.
Ma mai mi sarei tirata indietro. E' una questione di principio.
Comunque, anche le ripetizioni stavano andando bene e la mia media in scienze aveva raggiunto un sei politico che ai miei occhi risultava un nove.
Si so che non è molto ma mi sto impegnando per far vedere al prof Gervin che io ce la posso fare. Io amo le sfide, e non sono di certo una che le perde, perciò.
Io e Alexander continuiamo ad avere - o per lo meno io - lo stesso comportamento dagli albori della nostra conoscenza - sempre io -.
Lui cerca sempre di strapparmi qualche parola in più o a farmi ridere con delle battute che non meriterebbero nemmeno di essere dette ad il peggiore dei criminali per torturarli.
Adoro le esagerazioni, non so se l'avete capito.
Anche Gween ha visto dei miglioramenti da parte mia e ne è davvero entusiasta.
Non sono abituata a tutta questa felicità, qualcuno mi riporti nella mia grotta.
E' impossibile, giusto, anche perchè proprio adesso mi trovo qui, in casa Obsolon a subirmi tutti i pettegolezzi del mondo ed a mangiare degli ottimi biscotti al burro.
Sono solita ad ingozzarmi, anche perchè il mio fisico me lo consente e non sono proprio una di quelle ragazze che conta le calorie su ogni fottuto alimento. Sto bene con me stessa.
Per non parlare poi de- «Mi ascolti Key? Dannazione basta pensare ad Alex!»
La voce irritante della mia migliore amica - ancora per poco - mi giunge alle orecchie e mi strappa dal flusso di pensieri che non sono poi così tanto vicini ad Alexander.
«In realtà stavo pensando a questi fantastici biscotti.» dico ingoiandone un altro.
«Si si, sicuro.» mi canzona, cercando di farmi perdere la poca pazienza che mi ritrovo.
«Senti non so che stai pensando in quella piccola testolina bacata che ti ritrovi, insieme a quell'altro coglione di Gerard, ma toglietelo dalla testa.» articolo incrociando le braccia al petto, indispettita.
«E' Garreth.»
«E'?»«Il ragazzo con cui sto uscendo si chiama Garreth, non Gerard. E comunque non sto pensando a niente in particolare. Ma credo ti possa piacere. Ti guarda in modo strano, lo sai?» dice fremendo e sono sempre più dell'idea che si sia fatta di ganja.
«Mi guarda implorante del mio perdono. Sa di aver fatto una cazzata e che ne rimetterà lui e la sua squadra di babbei.» rispondo determinata.
Per togliermi la squadra dovranno passare sul mio corpo. Mi legherò ai cancelli del campo se è necessario.
«No ti guarda con della luce negli occhi. Quando nomino il tuo nome comincia a brillare di luce propria.»
Povera piccola ingenua Gweenny.
E' sempre stata un inguaribile romantica.
«Ma non ti sembra di parlare troppo presto? Ci conosciamo da nemmeno un mese e perchè stiamo parlando di questo?»
«Garreth mi ha detto che è dal primo anno che ti osserva quasi come un maniaco.» dice per poi sigillarsi la bocca con le mani. Come se fosse un segreto. Ed io amo i segreti.
«Cosa? Ma se io l'ho visto solo ultimamente. Che come hobby si mimetizza come un camaleonte?» trillo ridendo.
«Guarda che non c'è nulla da ridere, la trovo una cosa molto dolce.» prende le sue difese,facendomi irritare tanto che «Da quando che lo difendi e siete diventati amichetti del cuore?» sbotto acida.
«Non siamo diventati 'amichetti del cuore' ne tanto meno lo difendo, ma dovresti imparare a conoscere una persona e non giudicarla dalla copertina. Quello che avrà fatto sarà stato pure sleale, ma non c'è bisogno di odiarlo inutilmente, avrà avuto le sue ragioni. E poi è simpatico ed ha aiutato il suo migliore amico a 'conquistarmi' perchè si, in caso tu te lo stessi chiedendo sono cotta come una fottuta pera, ma vedo che da un po' sei solo soffermata su lui.» mi sbatte in faccia la realtà.
«I-io sono davvero felice per te G. Davvero. Tu hai tutto. Ragazzi, una famiglia che ti ama, i voti a scuola eccellenti. Io non ho nulla se non te e il calcio.So di essere un acida bisbetica ed insolente, ma non lo faccio apposta. Io ti voglio bene, ricordatelo sempre.» l'abbraccio di getto.
E' più di un amica. E' mia sorella.
«Allora domani sera esci con me, Garreth e Alexander?» squittisce velocemente ma facendomi allo stesso tempo capire.
Passa un attimo di silenzio e «No!» urlo, presa in contropiede.
«Sei solo una ruffiana, sporca approfittatrice!» esordisco lanciandole un cuscino, che para.
«Per favore,per favore,per favore!»
«No.»
«Hai detto che mi vuoi bene. Se provi davvero quel sentimento a te così anomalo provalo, esci con noi.»
«Ti ho già detto che ti odio?»
«Poco fa hai affermato il contrario.» dice beffarda.
«E va bene!» strascico arrendendomi.
So già che sarà una serata da inferno.
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Buonpollo!
Allora,questo è - evidentemente - un capitolo di passaggio.
In realtà non ho proprio in mente una scaletta per questa storia,ma credo che non si allunghi più di 30 capitoli.
E se già ve lo stesse chiedendo non ci sarà un sequel perchè personalmente li odio ahaah.
Del resto in questo breve ma bel chapter osserviamo una Kathleen ancora agitata per la sua squadra,una Gween cotta ma esasperata e ce ne saranno delle belle.
Mi scuso se questo capitolo non faccia ridere come gli altri ma è necessario!
Stellinate e Commentate.
All the Love!
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A Fantastic Goal
ChickLitIn una scuola superiore prettamente maschile, una ragazza, Kathleen Chelsea Darrison, lotta per la sua squadra di calcio. Alexander Chanex, capitano della squadra, cerca in tutti i modi di convincere il coach a lasciare un unica squadra. Kathleen, d...