Don't stop, please!
Kathleen's p.o.vQuel lunedì a scuola gli studenti sembravano dei morti viventi.
Nel più vero senso della parola.
Potevo vederli trascinarsi per terra o estrarre dagli armadietti cuscini da portarsi in classe!
«Ma cosa hanno tutti?» interrompe il flusso dei miei pensieri, Gween.
«E' lunedì.» faccio spallucce.
«Oh giusto.» fa ritornare il suo sguardo sul cellulare,a contornarle il viso un enorme sorriso a trentadue denti e sento che potrebbe venirle una paralisi facciale.
«Parli con Garry succhio cazzi?» le chiedo con nonchalance e la vedo spalancare gli occhi.
«Lo sai che dovresti essere una ragazza?»
Sempre la solita solfa.
«L'ultima volta che ho controllato non avevo un pene, adesso scusa ma devo andare.» sputo velenosa, sbattendo l'armadietto.
Odio quando la gente mi giudica.
Non sono nessuno per farlo.
Faccio quel che mi pare.
Mangio quel che mi pare e parlo come mi pare.
Sono una ragazza e allora?
Non posso dire merda, cazzo e stronzo?
E chi lo dice?
Solo perchè la società è abituata a seguire la massa e determinate regole non significa che ci siano eccezioni.
Perchè tanto la gente deve sempre etichettarti.
Pazza, maschiaccio, depressa, strana, problematica, troia.
Così, con uno schiocco di dita, senza conoscerti effettivamente.
Ma sapete che c'è? Io mi sono rotta.
Sono stufa di comportamenti ipocriti da parte della gente.
Stufa.
Entro in classe, pronta ad ascoltare - o forse dormire - l'ultima lezione, ovvero Letteratura Inglese e poi devo andare urgentemente dal preside.
Io e la mia squadra abbiamo parlato e deciso che ci servono ragazze nuove.
Le riserve che abbiamo fanno pena e la squadra junior, che è come se non esistesse non è pronta.
Ci servono giocatrici con grinta e voglia di vincere.
Abbiamo bisogno di novità.
La professoressa entra in classe e comincia con la sua tremenda lezione.
Oggi la classe è più piena del solito.
I primi banchi sono occupati dai soliti nerd.
Quelli più o meno centrali sono stati presi da quelli che vogliono seguire,ma ad un certo punto dormire.
E quelli infondo, dove ci sto io, be' ragazzi, sono stati creati per osservare e non fare nulla.
Zero.
Nada.
Però magari ci fossi solo io.
Almeno non rompo a nessuno.
Ma ancora più dietro di me vi si trovano giocatori di calcio,cheerleader e darkettoni.
«Oggi la piccola Darrison è stata abbandonata dalla sua cagnolina?» sussurra quella oca di Tiffany.
E' la persona più sleale che abbia mai conosciuto.
Fa di tutto per essere la migliore,e se non riesce bara o cerca gente per cercare di farti slittare.
E' un po' la tipica troietta delle scuole superiori, quella che va con tutti, è popolare e terrorizza ragazze e ragazzi.
Ovviamente non me.
Il primo anno di superiori, il primo giorno, me lo ricordo come se fosse ieri, eravamo in mensa io e Gween. Avevamo preso il cibo dalla signora Croods e avevamo scelto un tavolo, quello un po' più riservato e lontano da tutti.
La porta si aprì e le tre dell'ave Maria fecero il loro ingresso.
A capo c'era Tiffany.
Essendo il primo giorno la gente ancora non si conosceva e bla bla decisero di occupare la mensa e di conseguenza tutti i tavoli erano occupati.
Arrivarono verso di noi, con i loro vestiti striminziti che facevano invidia ad un filmino porno e la sopracitata ci disse espressamente «Le nullità non mangiano qui in mensa, adesso alzate il culo e lasciatemi il tavolo.»
Io stavo degustando il mio frullato,mi girai verso Gweenny e scoppiai a ridere per poi rivolgermi verso di lei.
Mi alzai e le risposi «Invece i barboni di solito mangiano all'aperto.»
Lei inizialmente non capì.
Quando le svuotai tutto il milkshake alla fragola comprese appieno.
Tutta la mensa era scoppiata in un boato ed è per questo che tutt'oggi ho il rispetto di tutti.
Perchè sanno che non sono una che subisce ma risponde, a volte anche con troppa cattiveria.
Ed è così che da quel giorno la cara Tiffany mi reputa la sua peggior nemica.
Vabbè ormai io ci ho perso pure le speranze.
Comunque sia mi giro verso di lei e con empatia le rispondo «Invece tu sei così attaccata a loro che le fai segnare anche ai corsi tuoi, disperata, non credi?»
Kathleen 1 Tiffany 0.
Finalmente la campanella suona e determina la fine delle lezioni.
Purtroppo oggi non ci sarà un allenamento perchè la Reyson si è data malata e non si fida di me per gestire un allenamento, dato gli ultimi eventi.
Come se poi fosse stata colpa mia.
Recupero il mio zaino ormai logoro e mi dirigo dal preside Peterson.
***
«Ma sei sicura? Tanto tra poco non ci sarà più questo problema!» ripete per l'ennesima volta, accarezzando..una nutria?
Ho perso le speranze anche con lui.
«Preside Peterson, almeno ci lasci fare le audizioni!» esclamo alzandomi dalla sedia «Mi permetta di dire che con queste avremo almeno una possibilità in più per battere la squadra maschile.»
«Ma io non voglio!»
«Non vuole cosa,scusi?»
«Non voglio che vinciate.»
Ehm? Mi sono persa qualcosa? «E perchè mai scusi?»
«Signorina Morrison per caso soffre di alzheimer?»
«Non che io sappia..» strascico già stanca di questa sceneggiata «Be' quindi? Mi vuole illuminare o cosa?»
Peterson mi lancia un occhiataccia ma poi sospira e «Vorrei che perdeste in modo tale da far perdere il lavoro alla vostra mister e di conseguenza farla assumere come mia segretaria personale,non so se capisci che intendo.» confuta sollevando ed abbassando le sopracciglia.
Io lo guardo corrucciata.
Mi ci fa o ci è?
«Scusi l'indiscrezione signor preside..ma ha mai provato a chiederle di uscire?»
Il sopracitato si accarezza il mento e «No.»
«Be' allora lo faccia porca miseria!»
«Linguaggio.»
«Scusi.» mi sistemo una ciocca di capelli dietro l'orecchio e «Quindi è un si?»
«Per cosa?» mi chiede facendomi sbuffare.
«Poi dice a me dell'alzheimer...delle audizioni!»
«Oh si certo, va benissimo, purtroppo.»
«La ringrazio Preside, non se ne pentirà!»
«Oh spero di si invece.» dice ma ormai sono già fuori il suo studio per ribattere.
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Buonpollo!
Oggi sono tristissima.
Comunque be' questo è un capitolo un po' di passaggio ed abbiamo capito che la nostra Kath soffre di Alzheimer ma okay.
La storia sta crescendo sempre di più e non posso che esserne entusiasta!
Continuate a votare e a stellinare!!
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A Fantastic Goal
ChickLitIn una scuola superiore prettamente maschile, una ragazza, Kathleen Chelsea Darrison, lotta per la sua squadra di calcio. Alexander Chanex, capitano della squadra, cerca in tutti i modi di convincere il coach a lasciare un unica squadra. Kathleen, d...