Feel Nothing
Kathleen's p.o.v
Sorrido istintivamente portandomi il cellulare al petto. Odio questa sensazione,non voglio dipendere da nessuno. Però d'altro canto lui mi sa prendere, mi fa sentire in pace con me stessa, come non accadeva da un po'. Sospiro stanca e mi ributto sotto le coperte, e per la prima volta posso dire che non vedo l'ora di andare a scuola domani, per vederlo...
La mattina come da routine scelgo dei vestiti comodi e un paio di scarpe da ginnastica per poi infilarmi subito in doccia e svegliarmi almeno un po'. Una volta fuori dal box asciugo rapidamente i miei lunghi capelli e li lascio sciolti. Applico un po' di mascara e mi vesto, tutto questo in una velocità assurda.
Recupero zaino, telefono e chiavi e mi catapulto al piano di sotto, ove proviene dell'odore non proprio gradevole.
«Buongiorno Kath! Vieni siediti con me, ho cucinato io stamattina.» mi saluta entusiasta mia mamma,dietro di lei tre piatti di pancakes non molto dal bel aspetto.
«Ma no mamma mi piacerebbe molto ma sai...sono in ritardo!» questa scusa funziona sempre,lei è molto rigida con la scuola, intanto dall'altro lato della cucina noto Rosa farmi il segno di tagliarmi la gola, questo sta ad indicare che dovrei rimanere qui per non far dispiacere mia madre, dovrei.
«Ma chissene importa della scuola ogni tanto! Dai facciamoci due chiacchiere e poi mi sono impegnata, non capisco perchè io non abbia cominciato a cucinare qualche tempo fa, sono fantastica Gordon Ramsey può accompagnare solamente!» certo, ti può accompagnare in gattabuia per l'orrore che hai creato.
«Ehm..io,» vedo il suo sguardo supplicante e alla fine cedo.Ehi questi sono punti aggiuntivi per la nostra ricostruzione rapporto madre-figlia. «Va bene,ma una cosa veloce!»
Lei batte le mani in approvazione «Si si tranquilla massimo dieci minuti.» detto questo lascio cadere il mio zaino a terra e faccio strisciare la sedia per poi buttarmici a peso morto «Ma papà?» chiedo masticando un pezzo di quel che mamma ha cucinato.
Fa schifo al cazzo.
Faccio fatica a buttarlo giù e mi aiuto con un sorso di tea «Tuo padre per ora è molto impegnato, sai scartoffie o non so, quindi ha bisogno del suo tempo...del suo tempo per concentrarsi?» la fa suonare più come una domanda e prima che io posso infierire mi domanda «Come sono i miei pancakes?»
Devo deluderla o le devo mentire a fin di bene?
Rosa, che è accanto a me, mi guarda in attesa di una risposta - credo - quindi mi affretto a risponderle «Sono disg-» un calcio da parte di quella strega accanto a me mi blocca, facendomi strozzare un gemito di dolore «Sono disgustosamente buoni!»
«Oh grazie figlia, tu si che mi dai delle gioie!»
«Già...bhe guarda che ora che si è fatta - mi guardo il polso,privo di orologio - è meglio che io vada.Grazie della colazione mamma! Rosa!» dico a mo di saluto.
«Di niente cara,stasera cucino di nuovo io, non vedo l'ora di mettermi ai fornelli.» porca zucchina.
«Ehm, ma stasera non ci sono!» dico di fretta, facendo corrugare lo sguardo alle due donne di fronte a me «E perchè no?»
«I-io devo uscire..con Alex, devo uscire con lui, si. Insieme, dobbiamo uscire io e lui, già.» porca paletta.
«Kath,credo sia il momento allora di parlare di cose serie.» mia madre si avvicina a me,la faccia impassibile,io che tremo forzando la presa sullo zaino «Cioè?» domando deglutendo.
«Sesso sicuro!» squittisce con un sorriso da svitati in volto, e santo cielo, capisco da chi ho preso l'essere importuna e sfacciata «La sicurezza prima di tutto. Non vorrei ritrovarmi con un nipotino già adesso, anche se la cosa mi alletta abbastanza e-»
«Mamma io dovrei andare.» le faccio sapere.«Si si, ma ricorda con me puoi parlare di tutto non ti devi vergogn-» e la lascio ai suoi sproloqui, sbattendo la porta di casa.
Caspita,non pensavo che passare del tempo con mia madre mi avrebbe fatta sentire più...libera. Con un senso di spensieratezza immane.
Certo, adesso con due risate non si risolve il conflitto di una vita, però le cose stanno andando per il verso giusto.
Il cortile di scuola e abbastanza pieno ed individuo immediatamente Zack parlare con un ragazzo dalla modesta bellezza.
Scrivo un messaggio a Gween per sapere a che punto sta ma mi risponde che nemmeno oggi verrà, così le rispondo che nel pomeriggio passerò da lei subito dopo gli allenamenti.
Bene, sono sola, di nuovo.Sospiro e mi giro per avventurarmi in classe. Prima ora scienze.
Gervin in teoria dovrebbe aver corretto i compiti a sorpresa dell'altra volta e sono davvero curiosa del voto. Spero di averlo fatto contento studiando, insomma, lui è stato uno dei primi che ha sempre creduto in me, almeno questo è quel che lui sostiene.
Entro nell'aula e prendo posto alla fila di centro, nel mezzo, ne troppo infondo ne troppo avanti.
Oggi inizia il mese di Dicembre e manca poco alla partita.
Fantastico, non posso dire di stare a buon punto con gli schemi della partita ma fanculo, adesso non è il momento di pensarci.
«Buongiorno cari amati alunni!» subentra il prof di scienze chiudendo la porta e salutando i dormienti scolari.
Un coro scoordinato di 'Buongiorno a lei' si innalza al cielo come gli occhi del Professore.
«Vedo che siete molto contenti di partecipare alla mia lezione, ne sono felice!» cerca di buttarlo sul sarcastico ma in questo momento ci starebbe benissimo la cicala che fa da sfondo.
«Noiosi ragazzini.» borbotta prendendo in mano un malloppo di fogli «Questi,» sbotta richiamando l'attenzione di tutti,tant'è che il ragazzo di fronte a me sobbalza e si gira attorno, forse l'avrà svegliato poverino «Sono i test di pochi giorni fa, e devo dire di essere molto molto deluso da molti di voi,» comincia a consegnare le verifiche e vi è più inchiostro rosso che nero, ciò mi spaventa «Ma devo anche dire che uno di voi mi ha sorpreso, prendendo il voto più alto della classe.» conclude facendomi l'occhiolino.
Io? Kathleen Chelsea Darrison che prende un voto alto a scienze?
In che cazzo di mondo parallelo sono finita?
Grazie Alexander per essere nato!
Il prof mi porge il foglio e noto che vi sono delle gocce, arcuo un sopracciglio e mi sporgo verso di lui «Scusi prof ma perchè il mio foglio è macchiato?» gli domando senza tante cerimonie.
«Perchè ho pianto non correggendolo.» risponde solamente per fare qualche altro commento sulle verifiche e poi cominciando la sua spiegazione, e per la prima volta con un sorriso increspato in viso prendo appunti..***
«Che cazzo significa che la Reyson si è presa una settima di vacanza?» sbraito contro la mia squadra, ingiustamente perchè loro non hanno colpa ma ho bisogno di sfogarmi.
Maud mi guarda e mi carezza un braccio «Fa niente K, ce la possiamo fare comunque! Non è una settimana di allenamenti che ci farà perdere contro quegli scimmioni.» mi fa per rallegrarmi, le sforzo un sorrisino.
«Non possiamo accedere ai campi senza un supervisore?» Johanna mi annuisce.
«Meraviglioso! Anzi,meraviglioso un corno,» faccio dei passi avanti e dietro giusto per fare mente locale «Bene, a questo punto ci vediamo direttamente la settima prossima.» articolo sbuffando e andandomene di fretta. Non voglio stare un minuto di più li.
Arrivo allo spogliatoio e in un battibaleno mi spoglio dalla mia divisa e sono pronta per rimettermi i vestiti ma un'altro particolare fiore mi fa bloccare.
Attaccato ad esso vi è un biglietto, come in quello precedente.
Questo raffinato ma semplice fiore ha il nome di Azalea, con i suoi caratteristici petali rosa pastello e qualche sprezzante fogliolina verde indica gioia,speranza e fortuna. Non essere sempre così cinica KeyKey, in fin dei conti mi hai incontrato, non puoi essere più fortunata di così!
-AMi porto il fiore al naso e aspiro il suo profumo, fragrante e fresco.Lo adoro.
Lo poso delicatamente sulla panchina, indosso i vestiti e prendo il telefono.
Ad Alex:
Non sapevo che nel tempo libero tu facessi il fioraio!
p.s. lo adoro,grazie x.La risposta non tarda ad arrivare.
Da Alex:
Non sai molte cose di me principessa.
Sono contento che ti piaccia, aspettatene altri. -AE questa mi suona tanto di promessa.
Arrivo a casa di Gween intorno al primo pomeriggio e l'avverto di essere arrivata. Non ci vuole molto che i suoi cancelli si aprano ed io mi fiondo dentro alla velocità della luce.
«Gweendoline, sono troppi giorni che non ti vedo cazzo!» l'abbraccio fortissima e lei ricambia. E' bianca in viso e sembra non dormire da giorni.
«Cosa è successo? Perchè non ti sei fatta più vedere?» le chiedo a raffica, lei mi conduce con se nella sua camera da letto.
«Non è facile da spiegare.» asserisce sedendosi sul letto,invitandomi a fare lo stesso.
«Sai che mi puoi dire tutto Gween, sono io! Non ci sono problemi.» le prendo le mani tra le mie e aiuto sto diventando melodrammatica.
Lei mi sorride stancamente e «Ho un ritardo.»
«Mentale? Quello già lo sospettavo. Dai qual'è il vero problema?»
«Poi sarei io ad avere il ritardo mentale eh. Non mi arrivano le mestruazioni, deficente!» mi spintona agitata «Ehi ehi ehi, tranquillizzati!»
«Come cazzo faccio a tranquillizzarmi?» si alza e si mette a girare a zonzo per la spaziosa camera «Questa cosa non va assolutamente bene i-io non posso permettermi di...non riesco nemmeno a dirlo dannazione!» sbotta ed io mi appresto a stringerla forte, per farle capire che io ci sono.
«Garreth sa di questo tuo ritardo?»
«No e non deve saperlo.» asserisce «Devo fare tutti gli accertamenti e..e ho bisogno di te Kathleen.» mi guarda,atona in volto.
«Certamente, sai che sono sempre a tua disposizione.» le dico incoraggiandola.
«Grazie Key. Non saprei che fare senza di te.» e comincia il suo pianto disperato sopra la mia spalla ed io invano cerco di rassicurarla «Che non ti ricordi? Kathleen e Gween contro il mondo, no?» le bisbiglio all'orecchio facendo calmare sempre di più le sue emozioni negative.
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Buonpollo!
I'm shocked 900 letture i'm dying.
Anyway,cosa ne pensate della storia fino a questo punto?
Ah si,mi dispiace se gli aggiornamenti non sono sempre puntuali ma ho una vita sociale anche io e purtroppo la scuola ha il suo ruolo negativo in questo periodo,cerco ugualmente di postare un capitolo alla settimana se non di AFG delle altre mie storie!
All the Love
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A Fantastic Goal
ChickLitIn una scuola superiore prettamente maschile, una ragazza, Kathleen Chelsea Darrison, lotta per la sua squadra di calcio. Alexander Chanex, capitano della squadra, cerca in tutti i modi di convincere il coach a lasciare un unica squadra. Kathleen, d...