5.Sei ridicolo,lo sapevi?

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'Cause Darling i'm your nightmare dressed like your daydream!

Kathleen's p.o.v

«Lo odio! Lo odio! Lo odio!» ripeto per la milionesima volta, picchiettando la matita - ormai consumata - sul banco.
«Chi odi?» cinguetta G, con un elegante cipiglio in mezzo alla sua bassa fronte.

«Quel coglione di Alexander.» asserisco ovvia.

Mi guarda stralunata per poi annuire.

E' più fusa di me, ci rinuncio.

«Perchè mai dovresti odiarlo?» considera.

La guardo a bocca aperta e boccheggio.
«C-Ci sta sabotando! Ci vuole mandare a puttane la squadra. Dimmi un motivo per non odiarlo.»

Gweenny alza gli occhi al cielo e poi sbuffa «Non la starai prendendo troppo sul personale?»

Strabuzzo gli occhi e «Perchè tu no?Non ti interessa della squadra?»

«Be' si, ma credo che siano cose più importanti, tipo studiare, cosa che tu non stai facendo Key.Non ti sto giudicando, ma io voglio il meglio per te okay? Non ti dimenticare della nostra promessa, mai.»

Io non rispondo. Non trovo le parole.
La guardo e annuisco, poi rivolgo l'attenzione verso il professore che ha appena varcato la soglia.» 

Ho già detto che odio scienze?
No perchè odio scienze.

Comunque cerco di ascoltare e seguire.

Non capisco un cazzo.

Ma cosa mi può interessare degli acidi carbossilici e i polimeri.

Fisso l'orologio. Le lancette sembrano farmelo apposta a non muoversi.
Mi sporgo il più vicino possibile alla finestra cercando di non attirare l'attenzione del Prof. Gervin, che oggi è particolarmente calmo.

Credo - nonostante tutto - che sia uno dei professori più bravi nel suo campo, anche se io non me ne intendo.
Insomma, ha vinto per due anni di seguito il premio miglior insegnante dell'anno. E lui sta qui solamente da tre!

Insomma la pazienza non è il suo forte, ma almeno segue lo studente nel corso dello studio.
Poi che con me ci abbia perso le speranze è un conto.
Al pensiero dell'anno scorso mi viene da ridere - ma riesco a trattenermi -.
Stavamo lavorando al progetto da esporre a fine anno, ed io come mio solito non avevo portato nulla, quindi mi aveva fatto una strigliata da capo a piedi.

Quindi mi aveva dato il compito di trascrivere nome del progetto e del proprietario.
Quando mi avvicinai al possibile vincitore, che era un vulcano che in seguito doveva eruttare, la mia penna finì - accidentalmente - nel cratere.

Il vulcano invece di eruttare, esplose.

Gervin mi cacciò dalla palestra minacciandomi di bocciarmi.

Non lo feci apposta è solo che mi stavo sporgendo di più per vedere la lava e non avevo in programma di fare un sacrificio vudu.

Ma non andò tutto secondo i piani ecc- «Ma è possibile? Ma dico io è possibile?»
Il prof mi risveglia dal flusso di pensieri e - purtroppo - il suo sguardo è saettato sulla mia figura.

Merda.

«A cosa stava pensando signorina Darrison, questa volta?»

Pensa. Pensa. Pensa.

«S-stavo pensando se la lana è costituita da polimeri, si vero?» la butto lì.

Il suo broncio si rilassa,diventa cordiale e con calma risponde alla mia domanda «Finalmente qualcuno che ascolta in questa piccola classe di dementi. Si signorina Darrison, effettivamente ne fa parte ma è classificato in polimeri lineari, ovvero le catene costituite solamente da unità bifunzionali.» mi informa, fiero di se stesso.

Non faccio in tempo a fare la cocca della situazione e ringraziarlo che la campanella delimita la fine della lezione ed io non potrei che esserne più felice infondo.

Aspetto che la massa di studenti esca dall'aula e con Gween cerco di raggiungere la mia meta: l'armadietto.

Non guardarlo negli occhi Kath.
Testa bassa.

Ci sono quasi, vedo la luce.

«Non così in fretta Kathleen Chelsea.» 

Come non detto.
Faccio cenno a G di cominciare ad avviarsi e mi ritrovo da sola con Edward Gervin.

«Non ti salverai di certo così, con una domanda - giusta - su i polimeri.»

«Ah no?» chiedo sfacciata ma sembra che lui non si accorga del mio tono perchè mi guarda, assumendo un'espressione dolce e «Non voglio che una delle migliori giocatrici di calcio femminili si trovi degli assurdi ostacoli come la scienza. La tua media è sotto lo zero tra poco. Ti vuoi far rimandare così?» confuta serio.

«Io.. ho altri interessi. Non mi piace molto studiare.» confesso, presa in contropiede.

«Oh lo so. Sai, ti ho visto molte volte giocare. Sei un portento Kath, ma ci sono cose più importanti del calcio, adesso. Non dico di abbandonare, assolutamente no, sarei uno dei primi a prenderti a ceffoni se lasciassi, rischiando la galera. Ma dovresti concentrarti anche su altre materie.» articola, mettendo in piedi un discorso sensato, senza segno di giudizio o ancor peggio predica.

Parla con così tanta sincerità e dolcezza che mi viene voglia di abbracciarlo.
Mio padre non mi tratta così.
Mio padre non esiste.
«I-io cercherò di fare il mio meglio, lo prometto.» strombazzo solenne.

«Speravo lo dicessi! Perfetto a momenti arriverà il mio miglior alun- Oh eccolo, giusto in tempo»

Alzo lo sguardo per individuare la persona a me di fronte.

Alexander.

Chiudo gli occhi e conto fino a tre. Magari è solo un sogno.

Li riapro.
No c'è ancora.

Rido nervosa e passo lo sguardo tra il prof e il ragazzo.
«Dice sul serio?» dico indicando il diavolo.

«Guarda che non è che a me renda molto felice, ma mi servono crediti quindi» alza le spalle.

«Ed in più Chanex è il mio miglior studente. Vi conoscete già quindi, sono contento.»

«Io no! Non ha qualcun'altro?» imploro.

«Senta Darrison, ho anche io una vita sentimentale fuori di qui, si fa per dire, e di sicuro non posso stare qui a perdere tempo per una coppietta che si odia chissà per quali ragioni stupide. Ho bisogno di bere e trovarmi un ragazzo, quindi addio.» si taglia fuori, lasciando noi due a guardarci negli occhi,in cagnesco.

«Da te le ripetizioni?» mi domanda Alex.
«No, perchè non ci sto.»
«Che significa?»
«Che io con te non voglio avere a che fare!» sbotto con cattiveria. Vedo un lampo di tristezza attraversagli in quelle praterie che ha al posto degli occhi, e per un attimo mi sento in colpa. Per un attimo.

«Okay..in biblioteca?» rimbecca.

«Cosa del 'io non voglio avere nulla a che fare con te' non hai capito?» cammino per i corridoi, cercando di lasciarmelo alle spalle,ma sembra peggio di un venditore ambulante.

«Senti mi servono dei crediti e a te delle ripetizioni, mettiamo da parte il nostro astio e sigilliamo la nostra pace con una stretta di mano.» esclama,ed io mi giro.

«Non tocco le mani degli stronzi.» sbuffo.

«Bene, allora sigilliamo con un bacio?» dice sghignazzando.

«Nemmeno tra un milione di anni. Sei ridicolo, lo sapevi?»

«Okay okay, nessun patto della pace. Allora a quando le ripetizioni?» insiste.

Guardo le sue labbra carnose muoversi e per un istante penso alla sensazione che potrebbero rilasciare dopo un candito bacio.
Scuoto impercettibilmente la testa e ripenso alle parole del Prof. Gervin.
'Concentrati anche sulle altre materie'

«E va bene, ma non pensare che non ti odi ancora, domani dopo gli allenamenti a casa mia.» asserisco e fuggo verso Gween.

Non solo dovrò subirmelo per ancora un mese nello spogliatoio, ma adesso anche a casa mia.

Non sono pronta a tutto questo.

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Buonpollo!


In questo capitolo abbiamo visto una Gween un po' più matura che cerca di far aprire gli occhi alla piccola ma non innocente Kathleen.

E poi abbiamo trovato Alexander Coglione Chanex,e beh è disperato per quei crediti,secondo voi è una scusa?

Vi do carta bianca ahaahah

Ricordate di Stellinare e Commentare!



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