17.Per andare bene a scuola sei comunque un idiota.

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A volte non c'è bisogno di una descrizione..

Kathleen's p.o.v

A volte la vita è difficile. Ci sembra che tutto quel che abbiamo intorno a noi ci vada contro. Sembra che le persone siano cattive con noi. Vi è anche questa repulsione per noi stessi, e non è bello.

Ma oggi è un nuovo giorno e tutto sommato non mi sento molto uno schifo, insomma, ci sono giorni peggiori.
Stamattina mi sono alzata prima del solito, ho preparato lo zaino, la scorsa sera ho studiato - si avete letto bene - scienze e mi sono lavata via di dosso tutte le preoccupazioni. Oggi mi vedrò con quello strano ragazzo che ho incontrato ieri al campetto e tutto andrà bene. Non vedrò quel coglione di Alexander e nel pomeriggio io e la mia squadra faremo un allenamento impeccabile.

E no,non lo sto sperando,deve essere così. Una cosa definitiva.

Ieri sera ho anche avvertito Gween, le farò conoscere Zack, perchè no, potremmo diventare un bel trio, abbiamo bisogno di un bel maschione marpione.

Mi guardo allo specchio e sorrido;
Oggi mi vedo carina. Ho contornato i miei occhi spenti con un filo di eyeliner e un po' di mascara. Mi sono fatta una coda alta, perchè non può mai mancare, ed ho indossato dei jeans un po' più stretti del solito con una camicetta color ocra.
Recupero quindi lo zaino, le chiavi della macchina e mi avvio fuori, non prima di salutare Rosa.

Noto fuori, accanto ad una macchina Zack, appena mi scorge mi sorride raggiante.
«Buongiorno fiorellino!» urla pimpante facendo sorridere e scuotere la testa.

«Odio i nomignoli,quindi se vuoi essere mio amico,aboliscili.» ribatto avvicinandomi.

«Come vuoi pasticcino!» risponde abbracciandomi di slancio causandomi delle risa.

«Posa le chiavi fragolina, oggi si viaggia con me, fidati posso fare invidia a Sebastian Vettel!»

«Allora stiamo messi bene..» alzo gli occhi al cielo, buttando le chiavi nello zaino e salendo nel posto davanti, accanto al lato del guidatore.

«Ehi, mi offendo così.» dice mettendosi una mano sul cuore.

«Metti in moto allora e affascinami con le tue doti, dato che stiamo già in ritardo e ti devo far conoscere anche Gween.» esordisco facendogli cenno con la mano «Ai tuoi ordini zuccherino.» 

Ci rinuncio.

Il percorso casa mia-scuola vola in un attimo tra varie performance di canto e battute squallide che la gente si dovrebbe anche vergognare di pronunciare e arrivando a scuola vedo la mia migliore amica occupata con Garreth in qualche discussione, suppongo.

Zack parcheggia e senza aspettarlo apro la portiera e mi dirigo da lei e nello stesso momento il sopracitato va via sbuffando.

«Gweenny tutto apposto?» le chiedo cingendola in un abbraccio «Si, è che a volte è così coglione.»

«Io te l'avevo detto che i coglioni girano a coppia.»

«Tu mi devi raccontare molte cose, lo sai?»

«Si si - gesticolo - ma adesso vorrei presentarti Zack.» dico indicandolo, lei fa cenno con la mano e «Ciao, piacere di conoscerti, sono Gween.»

«Uh salve mademoiselle.» le fa il baciamano ed io vorrei sbattere la testa ad un palo, tutto questo mentre lei ridacchia.

«Allora ragazzuoli, io direi di andare in classe mh? Zack che corsi hai?» gli chiedo, magari ancora non si è ambientato bene e vuole scrutare bene il territorio.

«In realtà credo di averli completamente diversi tra i vostri.»

«Come, perché?»

«Beh io sto ancora in terzo.»

«Ma scusa, quanti anni hai?» mi anticipa G.

«Tra poco ne compio diciassette, perchè che pensavate?» domanda verso di noi?
 
«Sembri..come si dice. Key, aiutami su.» alzò gli occhi al cielo come da rito.

«Sembri molto maturato,so che hai capito,non tirarla per le lunghe.» faccio tirandogli un pugno sul braccio facendogli fare un urlo veramente poco virile.

«Va bene va bene, allora ci vediamo a pranzo,ragazzacce.» ride e ci saluta, andandosene verso qualche aula a noi sconosciuta.

«Ma come l'hai conosciuto?» mi chiedo subito Gween, appena non è più nella nostra prospettiva.

«Stavo giocando a calcio...per scaricare un po' la rabbia e l'ho incontrato,» faccio spallucce «E' molto simpatico, aveva un ombrello e poi mi ha riaccompagnata a casa.»

«Cosa ma sei impazzita!Poteva essere un serial killer che voleva molestarti e ucciderti,cogliona!Come devo fare con te, non posso vivere così.» lo avevo detto che era una persona melodrammatica?No?

Adesso lo sapete.

«Lo so Gweendoline, ma non so,qualcosa mi ha spinta a fidarmi, chiamalo sesto senso.»

«Io la chiamo demenza. Kathleen,sei un incorreggibile.»

«Smettila di lamentarti e andiamo in classe..cosa abbiamo adesso?»

«Scienze, poi arte.»

«Il padre di Zack è il nuovo professore di arte, magari ci capita lui.» le comunico, lei mi fa spallucce.

Arte non le è mai andata molto a genio, la fa solamente perchè ci sono io e perchè reputa gli altri corsi una perdita di tempo, un po' come questo, ma io adoro disegnare anche se non sono una cima.
E' un po' uno sfogo come il pianoforte, ti fa fuggire dalla realtà anche se per poco.

Mentre camminiamo alla ricerca dell'aula di scienze comincio a raccontare del fantomatico appuntamento con Alex.
Le racconto tutto, dalla virgola al punto.
«Ma che fottuto stronzo.» esclama «C'è è tenero, ma anche stronzo. Santo cielo.» si mette le mani tra i capelli.
Io scrollo le spalle, stanca.Non è iniziato niente tra di noi che è già finita. Non che volessi, è per precisare.

«Buongiorno ragazzi e ragazze, oggi cominciamo questa bellissima giornata con un compito in classe a sorpresa!» prorompe il professor Gervin, apparentemente esaltato.

In classe c'è un ondata di sbuffi e imprecazioni, mentre io sorrido, per la prima volta;
Che bello essere secchione.

Batto il cinque a Gween e «Cazzo questa giornata comincia bene!» lei mi guarda stralunata e «Chi sei e cosa ne hai fatto di Kathleen Darrison!» ridacchio e le do una spallata, aspettando il foglio di domande di Gervin.
Quando mi si avvicina gli sorrido luminosa e mi rivolge lui la parola per primo «Darrison, il buco è stato tappato!» mi bisbiglia, in modo tale da non farsi sentire da nessuno,ma a quanto vedo sono tutti concentrati nel rispondere qualcosa al compito. Comunque inarco un sopracciglio abbastanza confusa.

«Cosa?»

Lui sbuffa e «Forse ho trovato un ragazzo, in conclusione, non mi serve più il tuo aiuto.»

«E il mio voto brillante?»

«Finito nel gabinetto come il preservativo di ieri» mi fa l'occhiolino ed io non sono disgustata, di più.

Mi prendo la testa tra le mani e cerco di non crollare, sospiro e mi guardo intorno, prendo un bel respiro e poi volgo il mio sguardo al compito.

Per fortuna so quasi tutto e non ci metto molto a rispondere, ma comunque perdo quell'accenno di sorriso poichè la maggior parte delle cose le so grazie ad Alexander..

***

«Credo di aver fatto schifo per la prima volta nella mia vita,» sbuffa la mia migliore amica «Nel senso, qualcosa sapevo ma comunque non credo prenderò più di C, i miei mi uccideranno.»

«Nah, tua madre è sempre stata tollerante con te, e poi hai avuto sempre una media impeccabile, in più tuo padre ti adora.» la voce neutra.

«Lasciamo perdere e andiamo ad arte.» dice disgustata ed io alzo gli occhi al cielo.
«Poi io sarei una persona vuota bla bla» la canzono facendola ridere

«Benvenuti al corso d'arte, io sono il professor David Carriage.» come pensavo,eccolo il padre di Zack.
Si presenta bene, è alto e magro, suo figlio ha lo stesso taglio d'occhi. Blu accecante,profondi. Sono due gocce d'acqua.

«E' il padre di Zackery.» dico piano a Gween e lei annuisce
«Certo che hanno il loro fascino.» bisbiglia ridendo ed io la colpisco azzittendola.

Il prof comunque è molto simpatico e come prima lezione ci fa fare una semplice sessione di pennellate. Tutto sommato l'ora passa velocemente tra una Gweenny sbuffante e schizzi di pittura.


Io e G ci dividiamo per seguire diversi corsi - noiosi - e ci rincontriamo in mensa, con l'aggiunta di Zack.

«E' stata una giornata di merda» asserisce sedendosi.

«Perchè?» chiedo.

«I corsi sono stati interessanti ma un ragazzo mi ha guardato male e poi dato una spallata, credo giochi nella squadra di calcio, era piuttosto robusto e..molto sexy.» spalanco gli occhi e wow.

«L'hai trovato sexy?» chiede Obsolon.

«Si, vi crea problemi?»

«Cosa, il fatto che tu sia gay? Perchè dovrebbe?!» ribatto io.

«Sh, non dirlo ad alta voce!» gli faccio cenno con la mano che indica 'si si, come vuoi' e poi torno a mangiare.

«Ma questo è fantastico invece!» esclama G per poi continuare «Ci serviva un amico gay, scusa Key ma stavi cominciando a diventare noiosa.» ridacchia la darkettona alla mia destra ed io le faccio un bel dito medio.

«Forza,» batto le mani per risvegliarla «Dobbiamo andare ad allenarci.»

«Eccomi capitano.» e cominciamo ad incamminarci.

«Io volevo fare un provino per entrare, ma non credo di farcela.» si unisce il nostro nuovo amico ed io corrugo lo sguardo «E perchè no?» lui semplicemente mi indica un gruppetto stanziato alla fine del corridoio che da ai campetti.Alexander, Garreth e il resto dei coglioni.

«O Gesù Cristo.» esordiamo io e Gweendoline, contemporaneamente. A volte ci facciamo paura.

«Li conoscete?» ci chiede innocentemente.

«Uno dovrebbe essere il mio ragazzo.» fa G mentre io «Lunga storia.»

«Okay, quindi cosa dovrei fare? Voglio giocare a calcio io.»

«Da quel che so io, la squadra è al completo ma le junior dovrebbero avere qualche posto, ancora.» lui annuisce e poi ci dividiamo.

Okay,posso farcela,devo solamente passare in mezzo a quattro coglioni. Testa alta,petto in dentro e spalle in fuori. Una passeggiata.
Cazzo sembro mia madre.
A proposito, forse dovrei chiamarla..per sapere se sta meglio o meno. Sto cercando di non fare la stronza plateale e cercare di ricostruire un rapporto. Ci sto riuscendo? No.

Ma ci sto provando.

«Andiamo G, altrimenti faremo tardi.»

«Hai già trovato un sostituto?» chiede quella voce.
Faccio una risatina isterica, quasi da psicopatica e «Per andare bene a scuola sei comunque un idiota.» e gli tiro una spallata.

«Sei stata fantastica.» urla la mia ancora ed io sorrido.

Vediamo chi si metterà ancora contro di me!

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Buonpollo!
Questo capitolo è scritto un po' troppo velocemente aka credo sia 'na merda.
Spero vi piaccia comunque!

Se avrò tempo cercherò di aggiustare qualcosa.

All the Love

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