Finally!
Kathleen's p.o.v
«Ti avverto però,» dico andandogli incontro non appena messo piede sul terreno scolastico «dopo la partita.» asserisco.Alexander mi guarda confuso «Buongiorno?» prova ed io sbuffo.
«Ci 'frequentiamo' io e te,dopo che tutto è finito.» intono meglio, facendogli capire che alcune delle mie insicurezze.Erano giorni che ci pensavo e non sapevo ne come e quando dirglielo, il rientro a scuola mi ha facilitato tutto.
Lui apre la bocca e «Ahh» esclama come se fosse un nonnulla io lo guardo circospetta. Okay non gli interessa davvero, per fortuna. Sospiro soddisfatta «Buongiorno.» gli sorrido e «Certo che sei proprio strana.» scoppiamo a ridere.
Effettivamente questa visione esterna di una ragazza che arriva e che ti punta il dito, arrabbiata, di prima mattina non è proprio il massimo, ma ahimè, per me era una cosa necessaria.
«Come vuoi,» scoppio in un altro risolino «Io vado in classe, ci si vede...» lo saluto,del tutto imbarazzata sotto il suo ghigno divertito.
«Certo che ci vediamo.» continua lui facendomi alzare gli occhi al cielo.
Leggera, questa è la sensazione che occupa il mio corpo.Stringo a me la cinghia dello zaino e mi avvio in classe. Oggi in prima ora ho la carissima lezione con il prof. Gervin, quell'uomo mi stupisce ogni giorno di più.E' schizzato perchè lo è, ma è anche la persona più saggia che io conosca.
Lui anche non ha vissuto una vita facile.Dopo aver detto ai suoi genitori del suo orientamento sessuale fu cacciato di casa, alla tenera età di sedici anni. Ma la cosa che più mi ha colpito nel suo racconto è che non solo non ha mai versato una lacrima per delle persone così meschine, anzi tutto il contrario, si è rimboccato le maniche ed ha finito scuola con i migliori dei voti e poi si è iscritto all'università dove ha conseguito la laurea breve per cominciare ad insegnare, ed è da lì che ha trovato la sua pace interiore.
Sorrido al pensiero e mi addentro all'interno della classe ancora vuota.Perchè sono sempre io la prima ad arrivare?
Scelgo il posto più coperto perchè oggi non mi va particolarmente di seguire la lezione, ma questo è solo un piccolo dettaglio.
«Buongiorno miei cari piccoli prodi!» saluta allegramente il prof, solo me ovviamente «Ah»
«Lo vedo felice oggi professore, tutta questa allegria è dovuta a..?» chiedo sfacciatamente e lui mi rivolge un sorriso «Signorina Darrison la ringrazio per l'interessamento,» si gira verso la lavagna e comincia a scrivere qualcosa che non mi interessa «Ma questo non è affar suo!» sbuffo e crollo sulla sedia.
«Che noioso»
«Ti sento!»
«E anche ciclato»
«Ho sentito anche questo!» impreco mentalmente.
La gente finalmente si degna di entrare in classe e tutti prendono posto.Gervin comincia a spiegare ed io mi metto a scarabocchiare il quaderno degli 'appunti',per modo di dire.Un messaggio mi fa vibrare la chiappa destra e sobbalzo impercettibilmente. E' Gween.
Da Gweenny:
E' positivo.
Porca Puttana.
Va bene, un bel respiro. Sta calma Kathleen.
A Gweenny:
Okay, stai calma G, risolveremo.Stai tranquilla, respira e non ti agitare.
La risposta non tarda ad arrivare.
Da Gweenny:
Ma io sono calmissima ehAh.
Visualizzo e le mando un 'Dtctvb' che sarebbe un 'Dopo ti chiamo ti voglio bene'
Inizialmente volevamo fare qualcosa di figo, come non lo so un codice o un numero che significasse qualcosa ma la nostra mente è creativa quanto una carota quindi abbiamo optato per questa sigla.
Funziona da sei anni.
La lezione finisce velocemente per mia fortuna e mi dirigo all'esterno pronta per saltare la prossima ora e cercare quel coglione di Garreth. Se può pensare di fare il coglione in questo momento se lo può proprio togliere dalla testa. Lo giuro sul mio cazzo di cognome.
Percorro i corridoi,ho necessariamente bisogno di parlare con lui. Per essere amico di Alex è proprio stupido. Si sono stupidi entrambi ma Alexander un po' di meno.
Appunto, si parla del diavolo e spuntano le corna.
«Ehi Key stavo vendendo a cercart-»
«Non una parola, se vuoi seguimi o lasciami in pace, ho delle cose da fare.» dico non fermandomi, aumentando addirittura il passo.Lui non dice niente ed immagino che sia rimasto lì. Scherzavo. E' di fianco a me e non dice una parola. Non sembra arrabbiato. Le sopracciglia aggrottate sono segno che il criceto che ha in testa sta correndo il più possibile sulla ruota.
Arriviamo al secondo piano e il mio sguardo inquisitore è pronto a catturare qualsiasi cosa.
Ed eccolo lì.
Lì a scambiarsi tanta di quella saliva che un lama a confronto si sente come il deserto del Sarah: arido.
«Tu brutto coglione!» sbotto andandogli in contro, Alex sgrana gli occhi ma non ho il tempo materiale per spiegargli.
E chi non poteva essere se non Tiffany?
I miei occhi si infuocano alla vista della sua persona e «Vai a farti un giro,» punto il dito verso il 'ragazzo' di Gween «Dobbiamo parlare di Gween.»
«Tu e quella puttana dovete aspettare il vostro turno.» le labbra corrucciate verso il fuori, posa le sue unghie laccate di un rosa acceso sulla mia spalla ed io la guardo con occhi sgranati.
Lurida bagascia.
«Ma io ti faccio nera.» la spingo al muro del cesso lendinoso,come lei.
Lei cerca di tirarmi i capelli ed io le tiro uno schiaffo «Non provare mai, e ripeto mai più a dare della puttana a Gweendoline, soprattutto in mia presenza, altrimenti no basterà solo un misero schiaffetto.» la spintono un ultima volta.
Garreth con occhi colpevoli ha il capo rivolto in basso, Alex ha una sorta di luce negli occhi mista a qualcosa che non riesco a decifrare e poi il prof Carriage che mi guarda con disappunto
«Darrison, nel mio ufficio.»
A testa alta non dico nient'altro che «Mi faccia strada.»
-------------------------------------
Buonpollo!
Scusate per il ritardo!
Taan Taaan Taaaan.
Omg allora partiamo col fatto che *Suonano le campane* 2000 LETTURE
Adoro,vi adoro.
Ringrazio tutti quelli che supportano la storia,non so come ringraziarvi.
P.S questo è un capitolo di passaggio ed il prossimo è davvero una bomba quindi tenetevi pronti!
All the Love xx
STAI LEGGENDO
A Fantastic Goal
ChickLitIn una scuola superiore prettamente maschile, una ragazza, Kathleen Chelsea Darrison, lotta per la sua squadra di calcio. Alexander Chanex, capitano della squadra, cerca in tutti i modi di convincere il coach a lasciare un unica squadra. Kathleen, d...