3.Sta Scherzando?

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Revenge or Revenge?!

Kathleen's p.o.v

«Non solo vi siete intrufolate negli spogliatoi maschili, ma ci rifilate anche la scusa del 'era un innocente scherzo'» urla il Preside Peterson, la vena gonfia che pulsa, potrebbe star avendo un aneurisma.

Comunque non l'ho mai visto più incazzato di così.
«Darrison.. carissima. Non è la prima volta che ti immischi in guai seri. Cosa dovrei fare con lei?» confuta, facendo avanti e dietro per l'ufficio. E' snervante.
Accanto a me Gween che mi stringe la mano. Forse è più preoccupata per me che per se.

Scrollo le spalle.

«Faccia quel che deve senza tante moine. Sono io l'autrice dello scherzo, quindi mi prendo tutte le responsabilità.» 

«Ed è qui che ti sbagli» subentra una voce. Quella voce. Quell'odiosa voce.

«Ancora qui Chanex? Perchè non continui la tua doccia? Non emani di certo un profumo alle rose e vaniglia.» lo sbeffeggio, aprendomi in un sorriso strafottente.

«Se tu non avessi interrotto la mia doccia, facendo meno casino, probabilmente non ti avrei vista, e di conseguenza con avrei richiamato Mr.Peterson»

Touché.

«Alexander ,è ovvia la ragione nei suoi confronti e quella dei suoi compagni di squadra, ma lasci a me il dovere di decidere la punizione adeguata per la signorina Darrison.»

Questo preside - nonostante mi stia punendo - merita un bel cinque da parte mia.

«Certamente, non volevo sembrarle un ingrato, pensavo solamente a qualche idea per la sua punizione» mi indica.

«Lo sai che indicare è maleducazione» non riesco a non dire.
Scusate è più forte di me.

Il preside annuisce alla mia esclamazione e Alexander mi guarda storto.

«Quindi - volge lo sguardo di nuovo verso il ragazzo - queste idee?» chiede con un sopracciglio alzato.

A me per poco non cade la mascella al pavimento.
Mi avvicino a Gweenny e le sussurro «Ma perchè sta ascoltando quel troglodita?» mi risponde facendo spallucce. Dannata Darkettona.

«Io puntavo per la sospensione» alzo la mano,attirando l'attenzione dei due.

Il preside mi guarda con un cipiglio aggiungendo «Beh si anche io»

«Invece io propongo altro.» snocciola.

Aspetta aspetta.
Che cazzo vuole questo dalla mia vita?

«Ma perché non ti fai gli affari tuoi stronzo?» 
Contegno Kathleen.

«Linguaggio signorina.»

Alzo le spalle.

«Come lei saprà già, Mr Peterson, la nostra Darrison è capitano della squadra di calcio femminile. Negli ultimi tempi ci hanno recato dei problemi. Purtroppo abbiamo a disposizione solamente due campi di calcio. L'uno adiacente all'altro. Siccome le sua compagne non sono in grado nemmeno di tenere la palla tra i piedi, io propongo di eliminare la squadra.» finisce il suo discorsetto da so tutto io, ed io mi sento mancare l'aria.

«Cosa!?» urlo «Tu non puoi fare questo. Preside, non accetterà a questa cosa, non sia ridicolo»

«Linguaggio signorina» ripete, facendomi sbuffare.

«Non me ne frega un accidenti del linguaggio. Qui si tratta delle nostre vite. C'è chi vive per il calcio. Potrà essere il suo passaporto per l'università. Lei non può farci questo. Non perdiamo un campionato da tre anni.» squittisco.

Non sento più l'aria.

Il pavimento sotto di me è come se non ci fosse più.
Mi sento cadere,svenire,viaggiare verso l'oltretomba.

«Non ha tutti i torti signor Alexander, ma vede temo di non poterlo fare, insomma ci sono troppi documenti burocratici da compilare e non ho lo sbatti, in più sto cercando di adescare la professoressa Reyson» ammicca verso di noi, io volto lo sguardo verso Alexander, trovandolo accigliato.

«O-kay» sentenzia - confuso - il ragazzo vicino a me.

«Ho un idea.» risuona la voce della mia migliore amica, dietro di me.

Anche il preside sembra averla percepita, visto che - con lentezza estenuante - si volge verso di lei, in attesa che cominci a parlare.

Istantaneamente alzo un sopracciglio,trepidante.
Spero per lei che non dica qualche stronzata altrimenti il brevetto di migliore amica lo può incendiare.

«Perché non facciamo una partita?» dice, tranquilla, come se non sapesse che potrebbe venirmi all'istante un ictus.

Ma il preside sembra molto interessato e quindi la lascia parlare.

«Beh a Natale, quando le squadre, femminile e maschile, si preparano al campionato. Potremmo prenderla come 'partita di allenamento' ma alla fine decreterà la squadra migliore e di conseguenza eliminerà l'altra.» esclama entusiasta, come se l'idea di perdere non le sfiorasse nemmeno l'anticamera del cervello.

Per un attimo lo sguardo del ragazzo vacilla, impaurito, ma non mette niente a ricomporsi.
Sta per aprir bocca ma Peterson lo interrompe, facendo un urlo tutto tranne che virile.

«Questa è un ottima idea signorina Obsolon! Così avrò tutto il tempo per compilare quelle scartoffie e dirvi ciao ciao, di conseguenza la Reyson finirà senza lavoro, ed io uomo di buon anima la assumerò come segretaria personale e finiremo per-» 

Il mio colpo di tosse lo ferma dal dire diavolerie.
Si aggiusta un attimo la cravatte e fa un colpetto di tosse.
«Lo riferirò a tutti comunque, questo è tutto.»

«Sta scherzando?» urlo come un assatanata.
Se crede che accetterò per portare le mie compagne al suicidio può anche sperare, invano.

«Che c'è, hai per caso paura che la tua squadra non abbia le capacità adatte?» confuta quel coglione.

«Credo che sia una pazzia il fatto di mettere in competizione due squadre, della stessa scuola!»

«Kathleen ho già deciso, per sua sfortuna. E lei dalla settimana prossima in poi dovrà pulire lo spogliatoio maschile, visto che le piace tanto, per un mese.»

L'ultima cosa che vedo prima di sbattere la porta, furiosa, è il ghigno di Alexander e lo sguardo preoccupato di Gween.

«Che la guerra abbia inizio» sussurro a me stessa, incominciando a correre verso casa.


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Spazio disagio:
Ehi gente,sto cercando di pubblicare le prime parti 'semplici' per poi sfociare nel complicato.
Spero vi stia piacendo,perchè a me gasa un casino,comunque wow 2 capitoli e già 35 letture,ne sono contenta.

Comunque qui possiamo notare un Alexander molto stronzo,ci sarà un motivo dietro o è lui che è un bastardo?

Alla prossima!

Stellinate e commentate 


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