Capitolo 2 : Chiacchiere

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Capitolo 2: Chiacchiere

Lavori alla stazione di polizia di Detroit da un mese ormai. L'ondata di casi è diminuita. Il tenente Anderson e Connor sono in ufficio più spesso ora rispetto a quando avevi appena iniziato. Ti senti di dover ridare la scrivania a Connor, ma a lui non importa. Tutto ciò di cui ha bisogno è un'interfaccia per accedere al database, perciò ha fatto mettere una piccola scrivania tra la tua e quella di Anderson.

Voi tre siete solitamente impegnati, ma oggi è una giornata abbastanza lenta. Stai finendo di riempire le scartoffie quando senti Connor che sistema la sua scrivania.

"Hai degli hobby, [T/N]?" Chiede Connor.

"Uhm... alcuni?" Rispondi. La domanda è uscita fuori dal nulla e non sapevi come rispondere.

"Ottimo. Gli hobby sono una parte importante per la salute mentale degli umani," Dice. Ad Anderson va di traverso il caffè.

"Giusto... Grazie?"

Eri confusa. Appena Anderson finisce di tossire mette la mano sulla spalla di Connor.

"Andiamo, Connor. Devi imparare a chiacchierare con le persone. È stato anche peggio di quella volta che hai provato ad imparare qualcosa su di me," Anderson ti guarda. "Che ne dici di provare a chiedere qualcosa su Connor?"

"Sicuro," Dici. Non hai comunque nulla di meglio da fare, potresti pure insegnare all'androide come si chiacchiera. "Connor, tu hai qualche hobby?"

Il suo LED diventa giallo. "Sì. Quando non sono a lavoro mi piace scaricare studi e rapporti per aiutarmi con le investigazioni future."

"Interessante. Fai qualcos'altro?" Riesci già a percepire che questa conversazione sta andando verso un vicolo cieco e capisci che anche Anderson ha la stessa sensazione.

Il suo LED si illumina di giallo di nuovo, questa volta con dei spiragli di rosso. Connor deve essere molto concentrato.

"Io... mi riparo da solo ogni tanto e..."

"Sumo, Connor." Lo interrompe Anderson. "Ti piace prenderti cura del mio cane ogni tanto."

"Oh, è vero. Conta come hobby?" Chiede Connor, il suo LED torna blu. Anderson fa le spallucce.

"Che cosa carina." Dici. Era interessante sapere che un'androide aveva una passione per i cani. "Ti piacciono altri animali Connor?"

"Io... non ho conosciuto molti altri animali. Ho visto degli uccelli di fuori, ma non ho abbastanza dati per sapere se mi piaccia o meno la loro presenza."

"Giusto." Non sembrava la giusta domanda. "Perché ti piacciono i cani?"

"Perché mi piacciono?" Connor rimugina ad alta voce. Resta in silenzio per un po' le sue sopracciglia che si aggrottano mentre pensa. "Perché... sono sempre felici? E sembrano sempre essere amichevoli con me."

"Questo è il punto in cui-" Si intromette Anderson. "-continui la conversazione facendo tu una domanda. Un amichevole scambio finché uno dei due non ha qualcosa di meglio da fare."

"Oh, ovviamente." Connor si gira di nuovo verso di te. "[T/N], un argomento popolare per le persone è speculare sul significato della vita. Hai qualche teoria?"

Anderson si risiede sulla sua sedia con un lungo sospiro, strofinandosi le tempie.

"Questa non è- ohh 'sti cazzi."

Tu fai le spallucce. "Dai è andata piuttosto bene."

Connor sorride soddisfatto di sé stesso, e senti le tue guance che arrossiscono di nuovo. Ti sei calmata immediatamente prima che Connor potesse notare il tuo battito accelerato. È un'androide. Lo hanno costruito per essere attraente santo cielo. Voi tre tornate alla vostra lenta giornata di lavoro.

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