Capitolo 13: Caos

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Capitolo 13: Caos


Nonostante la fretta, tu e Gavin siete riusciti in qualche modo ad organizzarvi. Vi siete nascosti vicino al paradiso degli androidi e vi date una mano a fare gli ultimi ritocchi nascondendo i dispositivi nel vostro travestimento. Lo trovi molto snervante come l'ultima volta ma non puoi farti sopraffare dall'ansia: lo hai già fatto una volta e puoi farlo di nuovo.

Connor d'altro canto è come un genitore super protettivo e controlla tutto due volte: il tuo travestimento? Il tuo dispositivo audio? La tua falsa identità? E' più nervoso di te. Controlli l'ora e ti accorgi che hai ancora un po' di tempo prima di dover iniziare.

Fai un cenno a Connor per farlo mettere a sedere.

"Dovremmo fare la manutenzione. Giusto per precauzione in caso non dovessi fare in tempo per la prossima" dici, mentre indossi il guanto. Connor fa il broncio e si sbottona la camicia.

"E' tutto apposto, è sicuro che tornerai in tempo."

Gli sorridi e ti inginocchi davanti a lui mettendogli la mano sul ventre. È rassicurante sapere che il 'perfetto androide detective' si fidava delle tue abilità.

"Sarebbe meglio se passassimo la notte li, ho mandato le istruzioni su come effettuare la tua manutenzione ad Hank, e se non dovesse riuscirci manda un messaggio a Chloe." Dici mentre inizi ad ispezionare i suoi filtri, stando attenta a non toccare i suoi cavi mentre pulisci l'ultimo lasciando l'androide stupito di non essersi accorto che la manutenzione sia già finita. Ti ricordi che non hai ancora fatto la revisione al suo occhio perciò avvicini una sedia alla sua mentre lui si riabbottona la camicia.

"Dobbiamo provare a ricontrollare il tuo occhio," dici. Connor tentenna ma ti si avvicina, sai che è nervoso, ma se il suo nervosismo crea problemi alla diagnostica devi fare qualcosa in proposito.

È un po' un salto nel vuoto ma invece di mettergli solo le dita sulla tempia, appoggi una mano sulla sua guancia. Connor si rilassa immediatamente appoggiandosi al palmo della tua mano e guardandoti profondamente. Il tuo cuore perde un battito quando mette la sua mano sulla tua: noti che oggi è addirittura più caldo del solito... come se stesse per bruciare.

Senti l'altra sua mano, quella aggiornata, che si appoggia sul tuo polso ed il suo pollice che ti accarezza la pelle.

"Per favore dimmi che starai bene." Dice Connor, la sua voce è bassa e rauca, ogni parola si porta dietro tanta preoccupazione. Sai che ha attivato il rivelatore di bugie, una mossa così innocente, ma lo fa per cercare un po' di speranza.

"Non posso essere onesta su qualcosa che non so." Dici, "Ma ti prometto che farò tutto ciò che posso per tornare sana e salva."

Connor sembra deluso, non riceve la rassicurazione che voleva ma realizza che è impossibile riceverne una.

"Hai ragione, ovviamente..."

Fai scorrere le tue dita sulla sua tempia e inizi la diagnostica, ci vuole un po' ma almeno questa volta viene completata, allontani la mano e lui apre gli occhi. La manutenzione è finita, giusto in tempo per iniziare l'operazione.

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Connor, Hank ed altri poliziotti si alternano per tenere sotto controllo l'operazione sotto copertura, Connor non ha bisogno di dormire perciò decide di seguire l'operazione per tutta la notte. Si sente sull'orlo dell'autodistruzione per colpa dello stress che continua a riverberare nel suo sistema, ma qualcosa nel tuo modo di fare azzera i suoi dubbi. Sei... fiduciosa, emani una strana calma appena inizia la tua missione sotto copertura e riesci ad infiltrarti senza problemi, Connor cerca di rilassarsi. Saresti stata bene.

Imparare ad essere umaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora