Capitolo 6: Cyberlife

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Capitolo 6: Cyberlife

Ritorni a lavoro dopo un paio di giorni, fisicamente ti sei sentita bene da subito, ma volevi essere sicura di esserlo anche mentalmente. Connor ti aveva sicuramente aiutato con quella parte di ripresa. Quando arrivi in ufficio trovi Hank e Connor nella sala break, Hank ti nota per primo e ti fa un sorriso -ci sono due bicchieri di caffè vuoti davanti a lui, ed è in procinto di bere il terzo, anche Connor ti sorride, ma ti sembra più agitato del solito e c'è una strana luce nei suoi occhi. Strano, è successo qualcosa?

Noti che Connor ha una nuova giacca, è simile a quella che ti ha dato ma di una sfumatura leggermente più chiara di grigio e senza scritte che richiamassero al suo essere un androide. Gli sta molto bene.

"Hank, sei sicuro che bere tutto questo caffè ti faccia bene?" Chiedi.

"Oh Cristo Santo, non ti ci mettere anche tu," Dice tossendo, "non pensi che ne senta già abbastanza da questo qui?" Dice indicando Connor.

"Ha ragione, tutta quella caffeina nel tuo sistema potrebbe esser-"

"Smettetela!" Dice ad entrambi. "Non voglio sentirvi."

Senti la porta dell'ufficio di Fowler che si apre, lui si affaccia e ti guarda.

"[T/N], può venire un attimo per favore?" Dice facendo un cenno in tua direzione. "Ed anche voi due"

Entrate tutti e tre nel suo ufficio, Connor che chiude educatamente la porta alle vostre spalle, Fowler si siede alla sua scrivania con un lungo sospiro.

"Come saprete, l'operazione contro il gruppo di anti-androidi è andata una merda, non solo un gruppo che ritenevamo innocuo ha dato fuoco ad una casa, ora anche tutte le prove riguardanti le armi sono state fatte sparire. Il sabotatore ha persino usato un apparecchio disturbante- tutto ciò che era stato raccolto dalla cimice sotto la maniglia è andato distrutto."

Sei sconvolta, non sapevi dell'ultima parte.

"[T/N], ricordi nulla della stanza dove erano le armi?"

"Sì," Dici mentre fai del tuo meglio per ricostruire la serata. "Mi ricordo che c'erano dei poster di carta scadente ovunque, nulla di troppo strano, c'erano dei tablet in giro ma non sono riuscita a dirgli un'occhiata approfondita e poi c'erano le casse con le armi... grandi e grigio scuro- di metallo, sembravano pesare una tonnellata. Riuscivo a capire dove si trovavano le targhette identificative ma la maggior parte era stata bruciata- forse con un laser ad alta potenza? Non ho avuto modo di osservarle meglio."

Fowler inizia a digitare qualcosa sul suo computer poi gira lo schermo con delle foto sopra verso di te.

"Qui ci sono una serie di casse per armi, ti sembrano familiari?"

Guardi le foto, non ti ci vuole molto per trovare quella che avevi visto e la indichi. Fowler sospira di nuovo.

"Che c'è che non va?" Chiede Hank.

"E' una delle nostre," Dice Fowler. Si alza dalla scrivania e si strofina gli occhi con fare frustrato. "Ci stanno rubando proprio da sotto al naso. Sapevamo già grazie al rapporto di Connor che erano armi in dotazione alla polizia, ma pensare che ci stanno rubando le fottute casse... Grazie per il chiarimento [T/N]"

Potrebbe esserci un traditore nella polizia? Riesci a vedere Fowler che fatica ad elaborare anche solo il pensiero.

"Tutto qui?" Chiedi.

"No, in realtà no. Ho anche ricevuto una chiamata dalla Cyberlife, sembra che Elijah Kamski abbia qualcosa che puo' aiutarci con le indagini." Dice Fowler guardando Connor. "Sembra che sia interessato al tuo stato, tecnicamente sei ancora in loro possesso, ma..."

Imparare ad essere umaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora