Capitolo 11: Surriscaldamento
Connor vede che te ne vai, eri infuriata per qualche motivo, non è sorpreso dallo scoprire che stavi litigando con Gavin poco prima di andartene, Connor cattura la sua attenzione e Gavin gli si avvicina con il suo solito fare arrogante.
"La tua amichetta lì," Dice, facendo un cenno con la testa nella tua direzione, "ha un bel caratterino, o sbaglio?"
Connor lo guarda male, "Davvero? Normalmente ha un temperamento molto calmo. Cosa le stavi dicendo?"
"Oh, niente," Dice Gavin.
"[T/N] non è la tipa da dare in escandescenza per nulla."
Gavin alza un sopracciglio, sembra che qualcosa abbia catturato il suo interesse.
"No, ha fatto una scenata per nulla, non l'hai vista? Cielo, è proprio una stronza."
Connor si irrigidisce, "Non è una bella cosa da dire su di lei. Per favore, rimangiatelo."
Gavin fa un'alzata di spalle beffarda, "Che ti importa? Non è qui. E comunque, forse si comporta bene con le persone solo per... ricevere qualcosa in cambio."
"Cosa stai insinuando, Gavin?"
"Sto dicendo," Gli si avvicina guardandolo ad occhi stretti, come se volesse dire qualcosa ma poi lascia stare, scuotendo la testa.
"Nah, non è nulla. Sei un'androide detective, dovremmo rimetterci a lavoro."
Le dita di Connor hanno uno spasmo, a che cazzo di gioco stava giocando Gavin? Stava mentendo. Un pensiero invade la mente di Connor, è una strana sensazione – una curiosità innata forse. L'abilità degli umani di mentire è una forma di autodifesa e Connor ha l'abilità di toglierla a Gavin. All'improvviso torna in sé, no, non è giusto. A Connor Gavin non piaceva per niente, ma invadere così la sua mente gli sembrava sbagliato.
"Connor!" Lo chiama Hank, "Guarda un po' qui!"
Connor e Gavin si avvicinano ad Hank che sta tenendo un tablet, preme play sullo schermo, passano un paio di secondi con nulla di rilevante poi Hank indica nell'angolo in altro a destra. C'era un'ombra che si muoveva, Connor guarda nella direzione da cui proveniva, si erano arrampicati sul muro.
"Siamo stati fortunati che si siano scordati di questa telecamera," Dice Hank, "Erano troppo di corsa e sono andati solo per le principali."
Connor corre verso il muro per ispezionarlo, nota dei piccoli segni lasciati dal ladro ed alza lo sguardo, aveva bisogno di qualcosa per il filo spinato, Connor riesce a vedere che il filo spinato è leggermente piegato, ma non ci sono tracce di sangue. Ha usato una qualche stoffa per non farsi tagliare delle spine?
Vanno dall'altro lato del muro, è una camminata lunga fino all'entrata più vicina, non ci sono tracce di pezzi di stoffa ma ci sono segni di pneumatico nella terra.
Connor sorride, il sospetto aveva un complice.
Connor si concentra ad analizzare la traccia lasciata dagli pneumatici, stima che il veicolo sia andato verso la vicina spiaggia, sta per tornare da Hank quando tossisce. Gli androidi non hanno bisogno di respirare perciò il tossire è una cosa veramente rara, è solitamente un meccanismo d'emergenza, Connor alza di nuovo la mano sulla bocca e sente di nuovo del calore che esce. Si stava di nuovo surriscaldando. Sente delle fitte di dolore provenirgli dal petto, il che lo fa cadere a terra, non aveva mai sentito del dolore forte da che aveva aumentato il suo feedback neurale, e quel colpo di tosse aveva mandato ondate di dolore per tutto il suo sistema.
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Imparare ad essere umani
FanfictionCOMPLETA Gli androidi hanno vinto la loro libertà e Connor non prende più ordine dalla Cyberlife. Libero di fare ciò che vuole, resta al Dipartimento di Polizia di Detroit. L'essere un deviante è ancora un concetto nuovo per lui, e dopo averti incon...