Capitolo 3: Note sull'aggiornamento

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Capitolo 3: Note sull'aggiornamento

"C'è un piccolo gruppo di anti-androidi in periferia. Voglio che poi tre ve ne occupiate"

Il capitano Fowler si siede alla sua scrivania mentre tu, Connor ed Anderson restate in silenzio ad ascoltare le sue istruzioni.Ti irrigidisci, da che i devianti avevano vinto la propria libertà con le manifestazioni pacifiche c'erano state persone che volevano che tornassero alla schiavitù. Non c'era dubbio che ci sarebbe voluto del tempo prima che la gente si abituasse alle nuove leggi e al nuovo stile di vita, ma è comunque deludente sentire che le persone non reagiscono bene a questa liberazione. Fowler si avvicina al monitor del suo computer e lo accende, sopra appaiono le facce dei sospettati.

"Queste persone sono i nostri obbiettivi. Hanno minacciato di morte ed aggredito qualunque androide gli sia capitato a tiro. Il numero di simpatizzanti del gruppo sembrerebbe in aumento perciò infiltratevi nel loro nascondiglio ed arrestateli il prima possibile. Oh, e non penso che Connor vada bene come infiltrato per questa missione - senza offesa. Il che ci lascia ad Hank o-"

"Col cazzo. Sono troppo vecchio per queste stronzate." Dice Anderson mentre incrocia le braccia.

Fowler sospira e si gira verso di te. "Te la senti [T/N]? Non dovrebbe essere troppo rischioso. Entri, raccogli delle prove sul fatto che stiano facendo qualcosa di illegale, ed esci."

Tentenni. Non sei mai andata sotto copertura finora. Non sei neanche sicura di riuscirti a mimetizzare in un ambiente del genere. Guardi Connor, non riesci neanche lontanamente a pensare di poter fare male ad un'androide.

"Posso togliermi il LED se non te la senti."

È serio, molti androidi avevano già tolto il loro, ma sinceramente non sai cosa possa significare. Dopotutto lui ha ancora il suo.

"No, non devi farlo. Ce la posso fare." Gli dici. "Datemi giusto un po' di tempo per fare delle ricerche."

Fowler annuisce e si gira verso Connor. "Inoltre, preferirei che tu non ti danneggiasti, le cose sono ancora complicate con la CyberLife."

"Ovviamente." Dice Connor. Ora che ci pensi Connor era stato mandato dalla CyberLife per risolvere i casi sui devianti, questo significava che aveva ancora il controllo su di lui? Ora che gli androidi erano liberi e che anche lui è un deviante non dovrebbe essere così. Con le nuove leggi per gli androidi Connor è il padrone di se stesso.

Uscite tutti e tre dall'ufficio di vetro. Guardi Connor, il suo LED è rosso intenso e la sua faccia ti sembra insicura.

-

Connor non vuole che tu vada. Questa sarà la tua prima missione da infiltrata. Sa che sei una persona capace, ma tutta questa storia lo rende... ansioso. Si mette subito alla ricerca di tutto ciò che può esserti utile, dagli studi di psicologia ai rapporti sulle missioni concluse con successo, ti ha persino creato degli scenari pratici per farti esercitare. Una volta che ha finito manda tutti sul tuo computer, ti senti annegare tra le informazioni.

"Oh, wow Connor, ti sei davvero dato da fare eh?" Dici fissando lo schermo.

"Essendo parte del tuo team, voglio assicurarci la più alta possibilità di riuscita della missione. Hai già scelto un'identità da adottare?"

Inclini la testa. "Non ancora. Quale pensi che sia il migliore approccio?"

Connor scannerizza la tua faccia con attenzione. Sei troppo curata per sembrare una disoccupata, perciò far finta di essere arrabbiata perché gli androidi ti hanno rubato il lavoro non funzionerebbe. Forse potresti semplicemente essere viziata? Lo schiavo androide che avevi pagato un sacco di soldi se ne era andato e aveva lasciato te a fare tutto - ma no, Connor sa che non sapresti mantenere questa farsa troppo a lungo senza strafare. Sembri anche troppo gentile, non una persona che vuole essere violenta per l'adrenalina o per il gusto di esserlo.

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