Capitolo 8: Sognare

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Capitolo 8: Sognare


È tardi quando tornate a casa, sei esausta dalla giornataccia di oggi ed una parte di te vorrebbe solo buttarsi sul divano ma l'altra è stata totalmente catturata da un turbinio di emozioni che ti rendeva difficile rilassarti.


Connor Ti segue silenziosamente nel tuo appartamento, si è offerto di portarti le borse con il materiale per androidi. Sa quanto tu sia stanca ed Hank vi aveva detto di prendervi due giorni di vacanza. Ha detto che spiegherà a Fowler cosa è successo, si è anche offerto di esagerare se doveste aver bisogno di qualche giorno in più, ma gli avevate assicurato che un paio di giorni erano abbastanza.


Apri la porta di casa tua: è piccola, minimalista ma molto confortevole. Connor si chiude la porta alle spalle e poggia le borse a terra. Stavi palesemente evitando di parlargli finché non fossi stata meno agitata, ma sei a bastanza calma per cominciare a fare la sua manutenzione. Ti metti il guanto e imposti la sua mano a risparmio energetico, la sua pelle artificiale scompare ed una luce sul suo esoscheletro passa da verde a gialla.


Istintivamente Connor chiude la mano e tu ti avvicini per controllare il suo occhio, le tue dita toccano la sua tempia e vi guardate negl'occhi: la sua nuova eterocromia è veramente affascinante e sembra a disagio quanto te per il silenzio imbarazzante. Vedi la sua bocca che si apre per dire qualcosa, ma poi resta in silenzio. Prendi fiato ed attivi manualmente la diagnostica, non notando alcun problema.


"Hai mangiato oggi?" Ti chiede Connor, il suo tono di voce è differente, non il solito tono amichevole, è basso e preoccupato.


"Non ho fame." Rispondi. "D-dovremmo parlare prima."


"Il tuo benessere fisico viene prima."


"Il mio benessere fisico non puo' stare bene se sono nervosa." Dici scuotendo la testa. Connor ti porta vicino al divano e ti fa sedere, poi ti si inginocchia davanti.


"Mi dispiace che tu abbia dovuto assistere a quella scena oggi." Ti dice Connor. "Non volevo spaventarti così."


"Quella è una cosa, ma... Connor, cosa stava succedendo mentre pensavi di star morendo?"


Lo sguardo di Connor si fa accigliato, sembra che stia studiando attentamente le parole.


"Mi era stato ordinato dalla Cyberlife di fermare l'ascesa dei devianti, comunicavo con loro tramite un'interfaccia chiamata Amanda, ma dopo che ho mostrato tendenze da deviante mi è diventata ostile ed ha anche provato a controllarmi quando Markus ha vinto."


Connor evita il tuo sguardo. "Penso che abbia lasciato qualcosa di lei nel mio codice di programmazione che ha tentato di forzarmi lo spegnimento.


Perciò era questo che Kamski intendeva come virus.


"Sei al sicuro da lei ora?" Chiedi.


"Non lo so, Kamski mi ha mandato una patch un paio di minuti fa. Vuole che sparisca dalla mia testa quasi quanto lo voglio io." Un piccolo sorriso gli appare sulla faccia. "Hai proprio preso l'abitudine di salvarmi, huh?"

Imparare ad essere umaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora