È un sollievo sapere che Kamski è arrivato, puoi lavorare in maniera piu veloce e sicura se gli RK800 sono distatti. Trovi delle gambe compatibili e le connetti al corpo di Connor, appena sarà in grado di camminare potrete spostarvi in un luogo più sicuro per aspettare la fine della rappresaglia.
Senti un forte scoppio sopra la tua testa ed un po di polvere piove dal soffitto.
"Okay, Connor, riesci a muoverle?" Chiedi e lui annuisce.
Un altro scoppio seguito da un susseguirsi di spari.
Con tutti i pezzi al posto giusto ti avvicini per scollegarlo dai cavi che lo tengono sospeso in aria, premi il pulsante sull'interfaccia ma non succede nulla: il dispositivo non risponde e i controlli non sembrano funzionare. Connor è bloccato, aspetti che appaiano delle istruzioni sui tuoi occhiali ma dopo un minuto ti accorgi che sono scarichi. Li togli e te li metti in tasca.
Connor nota il tuo stallo e inizia a guardarsi intorno.
"Q-quel cavo," dice alzando con fatica il braccio per indicare qualcosa. "Connettilo al terminale laggiu"
Ti dirigi verso dove ti ha indicato per recuperare il cavo, la stanza è un disastro, ma dopo un po di ricerche pensi di aver trovato quello giusto. Prendi un'estremità e la connetti al macchinario mentre l'altra la connetti al terminale, sotto suggerimento di Connor.
Guardi lo schermo, un'interfaccia familiare illumina lo schermo il design è un po' datato ma lo riconosci, hai lo stesso macchinario a casa. Premi qualche pulsante e vedi la macchina prendere vita. Rilascia Connor che cade a terra con un forte tonfo.
"Oh mio Dio-" Corri verso di lui. "Tutto bene?"
"Sì," Dice. "Non sono ancora abituato a queste gambe e.... non riesco a sentire il pavimento."
Lo fai alzare mentre supporti il suo peso mentre cerca di trovare l'equilibrio, ma i suoi passi sono troppo incerti e perde l'equilibrio con ogni piccolo movimento. Tu riesci a malapena a tenerlo in piedi, non sei abbastanza forte. Connor non può muoversi.
Sussulti sentendo il rumore di spari che si fa più vicino.
Cerchi un posto dove potervi nascondere, strisciare è un modo troppo lento per muoversi e non ci sono barelle o carrelli vicini. Siete bloccati in questa stanza, se non potete muovervi da qui dovrete inventarvi qualcosa, non vuoi ritrovarti tra il fuoco incrociato o almeno non con Connor in questo stato.
Anche lui si sta guardando intorno, alza lo sguardo ed indica il soffitto.
"Le mie braccia sono abbastanza funzionanti, riesco a vedere dove le metto," Dice, tu annuisci e ti avvicini ad una libreria lì vicino, spingi a terra tutto ciò che la ingombra e la avvicini all'apertura sul soffitto. Aiuti Connor a salire per primo.
Proprio come aveva detto è in grado di arrampicarsi sulla libreria, anche se appena, infila le dita tra le grate che coprono la ventola piegando il metallo e buttandola per terra una volta staccata dal soffitto. Si trascina dentro e vedi che si creano delle piccole crepe. Non terrà il peso di entrambi ma almeno Connor starà al sicuro.
"Non ci terrà entrambi, cerco un altro posto dove nascondermi," Dici.
Potresti uscire da sola, ma non lasceresti il fianco di Connor neanche sotto tortura, non sei sicura che le guardie di Kamski lo riconoscerebbero, rimetti a posto la libreria e nascondi la grata che Connor aveva tolto, l'ultima cosa che vuoi è che lo trovino e lo uccidano se tu dovessi morire.
Senti dei passi che si avvicinano, qualcuno sta correndo verso la vostra posizione. Merda, è troppo tardi per nasconderti? Tiri fuori la pistola e ti appoggi dietro una scrivania.
STAI LEGGENDO
Imparare ad essere umani
FanfictionCOMPLETA Gli androidi hanno vinto la loro libertà e Connor non prende più ordine dalla Cyberlife. Libero di fare ciò che vuole, resta al Dipartimento di Polizia di Detroit. L'essere un deviante è ancora un concetto nuovo per lui, e dopo averti incon...