Capitolo 22: Mettiti alla Prova.
Vi avviate per le strade di Detroit allontanandovi da qualsiasi cosa vi aspetti nell'ombra, anche se sai di essere al sicuro ti senti in pericolo.
Siete tornati senza problemi da Hank, ma vi avviate subito verso il DPD dopo aver fatto rapporto su cosa è successo. Se anche tu sei un bersaglio quanto Connor le cose devono cambiare di nuovo, non vuoi essere tenuta in disparte come lui solo perché la tua vita è in pericolo. Il pericolo è parte integrante del vostro lavoro.
Digrigni i denti al pensiero, ma tirando le somme tu sei più sacrificabile rispetto a Connor.
Ma non hai perso le speranze, infatti hai un piano in mente che non hai paura a mettere in atto. Tutti vogliono che il caso si risolva il prima possibile, e tu sei pronta a fare qualsiasi cosa per far sì che questo accada.
Lo proteggerai.
Dici ad Hank e Gavin che hai un'idea mentre vi avviate in centrale.
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Connor ha ricevuto il messaggio sul fatto che eravate stati pedinati da delle figure sospette e corre all'ingresso appena sa che sei arrivata. Era stata una giornata estremamente noiosa in centrale, non aveva mai sperimentato questa emozione prima.
"Connor ti devo parlare," Gli dici prendendolo per un braccio e dirigendovi verso un'area più privata, lui percepisce la tua urgenza nel parlargli e una volta che siete da soli prendi la sua mano tra la tua e la stringi, sei agitata ma determinata.
"Ho un piano. Se sono un obbiettivo tanto quanto te, usatemi come esca."
Connor apre immediatamente la bocca per ribattere ma lo interrompi.
"Non abbiamo piste, Connor. Se tu sei troppo importante allora mandate me."
"No!" Protesta lui, "Sei troppo importante per me. Non puoi semplicemente-"
"Se non abbiamo nulla su di loro prima o poi arriveranno a te!"
"Possiamo fermarli prima che succeda!"
"E tu come fai a saperlo?!"
Connor esita e sospira snervato, hai ragione, i suoi calcoli e predizioni sono opposte a ciò che vuole. Tu stavi offrendo la migliore delle opzioni di vittoria.
"Non si può mai sapere." Dice Connor mentendo a sé stesso, e lo sa benissimo. "Potrebbe sempre sbucare fuori qualcosa mentre aspettiamo. Non devi metterti in pericolo."
Rabbrividisci avvicinandoti ancora di più a lui ed appoggiandogli la testa sul petto mentre lui ti cinge con le sue braccia.
"Sapevo che sarebbe stato difficile convincerti," dici ridendo nervosamente. "Ma non posso vivere con l'idea che sarai portato via da quegli... androidi corrotti."
Connor inizia una serie di valutazioni, nessuno di voi era disposto a far sacrificare l'altro e comunque la situazione sarebbe arrivata ad un punto instabile se nessuno di voi avesse preso questa decisione. A questo punto è solo questione di chi lo farà per primo.
Tu sei un'umana, la tua mente è al sicuro dagli RK800, ma non sei né veloce né forte quanto loro. Cosa poteva fare per aiutarti?
Connor ti allontana dall'abbraccio e ti guida verso la palestra.
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Quando arrivate avete la fortuna di essere da soli, Connor vi chiude la porta a chiave alle spalle e si toglie la cravatta facendola cadere per terra mentre si toglie anche la giacca.
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Imparare ad essere umani
FanfictionCOMPLETA Gli androidi hanno vinto la loro libertà e Connor non prende più ordine dalla Cyberlife. Libero di fare ciò che vuole, resta al Dipartimento di Polizia di Detroit. L'essere un deviante è ancora un concetto nuovo per lui, e dopo averti incon...